Il-Trafiletto
Visualizzazione post con etichetta figlia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta figlia. Mostra tutti i post

30/08/14

Educare con il gioco

Il vero protagonista nella crescita di un bambino è il gioco, con le sue regole e la sua passione e il coinvolgimento di tante persone che hanno a cuore l'amore e la gioia.


La casa quando arriva un bambino deve diventare piena di giochi, ma non andando al supermercato e svaligiando tutto il negozio sicuri di aver portato a casa il meglio per il proprio figlio o figlia, ma facendo diventare quello che si ha un gioco e ve lo dico in due passi.

1. Si deve rompere con i vecchi schemi a cui eravamo abituati e iniziare fin da quando ci si sveglia a inventare qualcosa di bello, di unico e di accattivante, perchè il gioco della giornata, ti chiede innanzitutto di viverla fino in fondo, pronti ad accettare le regole, a tirar fuori la grinta e a vivere il tutto con passione.
2. Imparare a giocare conivolgendo più persone possibili e a tutte loro spiegare che bisogna sempre divertirsi ed essere positivi e propositivi con il motto sempre fresco che: l’unione fa la forza e la forza sta nell’aprirsi agli altri e giocare ai nostri e ai loro giochi.

Sarà quindi importante educare, giocando e giocandosi, senza mai perdere di vista che il vero protagonista è il bambino, che da noi deve trarre sempre grandi insegnamenti e consigli e deve sorridere al mondo, perchè noi per primi ci crediamo e facciamo in modo che la serenità, sia la culla perfetta per la sua crescita.

Educare con il gioco

13/06/14

Ex senatore della Repubblica Italiana Marcello Dell'Utri, al sicuro in carcere

E' atterrato questa mattina alle 7 all'aeroporto romano Leonardo Da Vinci di Fiumicino, l'aereo proveniente da Beirut con a bordo l'ex senatore della Repubblica Italiana Marcello Dell'Utri, estradato dal Libano dove si era rifugiato e dove era stato arrestato il 12 aprile scorso. 

Il 23 maggio il presidente libanese Michel Suleiman ha firmato il decreto di estradizione. Con lui nell'aereo c'era la figlia Chiara, non ha potuto viaggiare vicino al padre ma riuscendo comunque a lanciargli qualche piccolo saluto. All'arrivo allo scalo romano, mentre la figlia usciva per le vie normali, Dell'Utri è stato condotto negli uffici della Polizia Giudiziaria dove ufficiali e funzionari della Direzione investigativa antimafia gli hanno notificato l’ordine di arresto emesso dalla procura generale della Repubblica di Palermo, procedendo poi alla perquisizione personale e del bagaglio di Dell’Utri, a seguito della quale gli è stata sequestrata una cospicua somma di denaro, circa 25mila euro, telefoni cellulari, due carte di credito e documentazione personale. A metà mattinata l'ex senatore ha lasciato l'aeroporto a bordo di un'ambulanza alla volta del carcere di Parma, il quale sembra sia attrezzato per seguire e controllare la patologia di Dell’Utri dopo l’intervento cardiaco a cui è stato sottoposto in Libano. Non sarà quindi ricoverato nel reparto reclusi dell'ospedale Maggiore della città emiliana. Nella stessa struttura sanitaria del carcere di Parma in passato era stato ospitato il boss della mafia Bernardo Provenzano, poi trasferito a Milano, mentre ora vi è detenuto l'altro mafioso Totò Riina. (immagine presa dal web)

26/02/14

Montecchio (RE) | agenzia pompe funebri per errore scambia due salme.

Succede anche questo. Ospedale di Montecchio, provincia di Reggio Emilia. La bara era quella giusta, e anche gli abiti, gli stessi che la figlia del defunto aveva scelto assieme alla famiglia e che aveva poi consegnato all’impresa di onoranze funebri affinché li facesse indossare al padre, morto poche ore prima. Ma quando si è recata nella camera mortuaria per l’ultimo saluto e ha guardato in volto la salma ha capito subito che c’era qualcosa che non andava: che il signore adagiato nella cassa non era suo padre. l’ increscioso “incidente” si è registrato lunedì sera nelle camere ardenti dell’ospedale Franchini di Montecchio, dove le salme di due anziani signori sono state scambiate. Il papà di Rossana Barani, Medardo, 86 anni, dopo un periodo di ricovero di quindici giorni, è deceduto lunedì scorso intorno a mezzogiorno. “Così ho consegnato all’impresa i vestiti e poi siamo tornati alla sera, verso le 19, quando finalmente sarebbe stato possibile vederlo – racconta Rossana - Ma quando sono entrata nella stanza, mi sono subito accorta che quello non era mio padre. Più lo guardavo, più mi convincevo che non era lui.” Momenti di sgomento e costernazione tra i parenti del defunto. “Sono allora andata nell’altra stanza e ho guardato l’altro defunto – continua Rossana Barani - ed ho visto che quello era veramente mio padre. Solo, nella bara e con i vestiti di un altro.” Probabilmente quelli dell’altro defunto al quale erano stati messi gli abiti del padre. Le onoranze non hanno potuto far altro che scusarsi e adoperarsi per rivestire le salme con i propri abiti. Ieri a San Polo si è svolto regolarmente il funerale dell’altro anziano. Oggi alle 10 toccherà a Barani. Ma resta da capire come sia stato possibile l’errore. La direzione Ausl fa sapere che «ai pazienti, al momento del ricovero, viene messo al polso il braccialetto di identificazione, che non viene mai rimosso dal personale ospedaliero durante il ricovero, viene tolto dal personale delle imprese di pompe funebri nella fase di preparazione della salma. L’errore che si è verificato non è pertanto responsabilità del personale sanitario dell’Ospedale».
Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.