Il-Trafiletto
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07/03/14

Maestra arrestata nel viterbese. Malmenava bimbi di tre anni a scuola.

I carabinieri della compagnia di Ronciglione hanno arrestato una maestra con l'accusa di maltrattamenti aggravati: la donna avrebbe percosso, insultato e minacciato gli alunni di appena tre anni. Il fatto è avvenuto alla scuola materna di Monterosi, in provincia di Viterbo. Ad inchiodarla, oltre ai racconti dei bimbi, sarebbero state le immagini delle telecamere installate dagli investigatori. I militari dell’arma le hanno notificato l'ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice del Tribunale di Viterbo su richiesta della Procura. La donna, C. D., 53 anni, è ora agli arresti domiciliari. Ancora una storia d'abusi e ancora in una scuola, il luogo dove i bambini dovrebbero trovarsi più al sicuro al di fuori della famiglia. Le indagini, coordinate dal PM Fabrizio Tucci, sono partite circa sette mesi fa, dopo che i genitori di uno dei bambini hanno notato strani segni sul corpo del figlio, piccoli graffi e lividi e si sono rivolti ai militari, denunciando anche quanto il bimbo aveva raccontato a casa. Sembra che i maltrattamenti andavano avanti da tempo, sebbene la prima segnalazione sia scattata solo qualche settimana fa. I genitori si sono così allarmati e hanno raccontato i loro timori ai carabinieri. D’accordo con la Procura, i militari si sono attivati, ascoltando altri genitori e, con il sostegno degli assistenti, anche gli altri bambini che frequentano la scuola materna di Monterosi. Dopo le prime conferme sono state piazzate delle telecamere all’interno della struttura scolastica. Le immagini registrate mostrerebbero la maestra - originaria di Ronciglione - colpire e insultare i bimbi che a volte venivano anche trascinati quando non volevano sedersi al loro posto. La Procura ha così deciso di agire. I carabinieri hanno atteso la fine delle lezioni e l'uscita delle altre maestre e dei circa 30 alunni che frequentano la scuola materna e hanno arrestato la donna.

28/02/14

Alcol e amici nemici della dieta

Amici

Se siete amanti della compagnia, e vi dilettate in allegre uscite con gli amici, aperitivi, cene e weekend fuori porta, insomma, se la vostra vita sociale è particolarmente attiva, sappiate che, nel caso in cui decidiate di mettervi a dieta, potreste incontrare qualche difficoltà.  E' noto a tutti che per mettersi a dieta occorrono una buona dose di volontà e determinzione, le quali però possono subire attentati non solo dallo stress, ma anche da un contesto sociale e familiare che favorisce la tentazione e la trasgressione alimentare, in particolare per l'alcol che spesso non viene considerato in termini di calorie (ricordate che quelle dell'alcol sono le cosiddette "calorie perse"). E, in questi casi, si rivelano più a rischio abbandono i regimi alimentari più rigidi. Queste le conclusioni di uno studio condotto in Gran Bretagna pubblicato sugli 'Annals of Behavioral Medicine'. La ricerca ha valutato, per una settimana, le abitudini di 80 volontari di cui 64 donne. Tutti dovevano tenere un diario elettronico sul cellulare, dove appuntare ogni tentazione alimentare della giornata e indicare sia se avevano fatto eccezioni rispetto alla dieta, sia la motivazione della trasgressione. Si è scoperto così che la tentazione vince una volta ogni due. E si 'deraglia' soprattutto la sera, senza particolari differenze nel fine settimana. Colpa soprattutto dell'influenza del proprio entourage: essere circondati da persone che non si fanno problemi a tavola aumenta infatti il numero di deroghe alla dieta. Non solo. Le tentazioni in cui si cade più facilmente sono le bibite e gli alcolici in compagnia e non, come spesso si crede, i dolci. "E' dimostrato - spiega Heather McKee, coordinatrice dello studio e ricercatrice all'Università di Birmingham - che siamo più attratti delle bevande zuccherate o alcoliche durante la dieta. Questo soprattutto perché si sottovalutano gli effetti sul peso". Va ricordato, però, che una piccola birra (25 cl) da 4 o 5 gradi alcolici contiene cira 80 chilocalorie, contro le 124 di una barretta di cioccolata da 25 gr con biscotto e caramella mou.

04/01/14

Perchè si dice "essere grebani"?

Luogo grebano
Confesso che ho sentito per la prima volta questa espressione solo qualche anno fa. Mi trovavo in un locale estivo, insieme ad una mia amica e stavamo gustando una fresca e dissetante birra. Essendo un locale all'aperto, era gremito di persone, fra cui alcuni conoscenti, che stavano beatamente scherzando. Uno di questi si rivolse ad un componente della sua compagnia e lo apstrofò così: "Ma sei proprio grebano"!
Grebano? Ne intuii il significato, ma cominciai subito a mettere in moto il mio corpo calloso. Dovevo scoprire l'etimologia della parola e quindi, dell'espressione.
Essere grebani, si riferisce a persone rozze ed ignoranti, terra terra. In verità la parola "grebano" deriva dalo slavo "greben" che significa rupe, cresta di montagna e "grebani" sta ad indicare luoghi impervi. Si dice anche vivere in mezzo ai grebani per indicare qualcuno che vive in un luogo inospitale o vive fuori dal mondo.
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