Il-Trafiletto
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10/09/14

Redditi delle famiglie fermi a 30 anni fa

Il costo della vita è aumentato in meniera esponenziale: casa, assicurazioni, carburante sono pari al 41% dei consumi, e i redditi? I redditi delle famiglie sono fermi a 30 anni fa, siamo tornati palesemente indietro. 


Ce lo dimostrano alcuni dati ben chiari, nel 2014 il reddito è stato di 17.400 euro (come nel 2013), nel 1986 era di 17.200 euro. E Confcommercio asserisce chiaramente che quello tra il 1992 e il 2014 è stato un «ventennio perso» per i consumi in Italia: i consumi pro capite hanno mostrato uno sviluppo, in termini reali, inferiore al 6%.


E’ quanto emerge dalla nota di aggiornamento del rapporto sui consumi dell’ufficio studi di Confcommercio. «Escludendo gli affitti imputati, tale variazione cumulata scende a poco piu’ del 4%», si legge nel rapporto. Le spese obbligate (casa, carburanti, assicurazioni, etc) hanno raggiunto i livelli massimi: sono pari al 41% del totale dei consumi, in netta crescita rispetto al 1992 (32,3%).

Va a picco invece l’acquisto di beni commercializzabili, passato dal 51,4% del 1992 al 39% del 2014, mentre e’ in progressivo aumento la parte dei consumi destinati ai servizi commercializzabili, che nel 2014 raggiunge il 20 per cento contro il 16,3% del 1992. Tra le spese obbligate, in poco più di 20 anni è cresciuta significativamente la spesa per l’abitazione, passata dal 17,1% al 23,9% e per l’acquisto di carburanti e di servizi per la gestione dei mezzi di trasporto.

Tra i beni commercializzabili, si conferma il progressivo ridimensionamento della spesa per alimentari e bevande, fenomeno che caratterizzato anche altri segmenti di consumo considerati `maturi´ come l’abbigliamento e le calzature, i mobili e l’acquisto di autovetture.

05/08/14

Il prezzo della felicità

Avete letto bene: la felicità si può comprare, basta sapere come. Elizabeth Dunn e Michael Norton ci guidano verso la nuova frontiera della spesa emozionale. 

LA FELICITÀ NON SI COMPRA! Sono in tanti che lo dicono, ma pochi ne sono davvero convinti. Per esempio, avete mai conosciuto qualcuno che abbia rifiutato un aumento di stipendio? Eppure, decenni di ricerche dimostrano che la relazione tra reddito percepito e felicità è sorprendentemente labile.

Uno studio condotto dalla Princeton University su quasi mezzo milione di americani nel 2010 ha dimostrato che, una volta raggiunto il tetto dei 57mila € di introiti annui, eventuali ulteriori guadagni non hanno alcun effetto sulla sensazione di felicità quotidiana Ciò che conta, infatti, non è tanto la quantità di denaro che riusciamo ad accumulare, quanto ciò che riusciamo a fare con la somma a disposizione. Numerose ricerche si sono occupati di recente di quali spese, grandi o piccole, ci rendano più felici: nelle prossime righe, scopriremo come comprare la felicità.
Il prezzo della felicità

Nel corso delle nostre ricerche abbiamo conosciuto Nicole Mantie, 37 anni, e suo marito Dean. Da tempo la coppia sognava un safari in Africa, ma nella casa che avevano comprato, il bagno era in condizioni pietose: gli animali esotici avrebbero dovuto aspettare. Dopo aver ascoltato alcuni amici magnificare una fantastica spedizione, però, decisero di fare una pazzia: al diavolo i sanitari nuovi. È facile etichettare come meno giudizioso chi sperpera soldi in un safari invece di investirli in necessari lavori di ristrutturazione: un decennio di attività di ricerca scientifica, però, rivela tutta l'insospettata saggezza di questa decisione. Studio dopo studio, è apparso chiaro che la felicità viene dall'acquistare esperienze, piuttosto che dall'impossessarsi di beni materiali. Perché?

Fare esperienze di solito ci porta a contatto con altre persone, mentre la fruizione di oggetti spesso avviene in solitaria. Una ricerca svolta dal College of Business della Stony Brook University, New York, ha addirittura dimostrato che, in termini di felicità procacciata, non c'è alcuna differenza tra un'esperienza fatta da soli e un acquisto materiale. Le esperienze, poi, sono molto più interessanti da raccontare. In uno studio, in particolare, ricercatori dell'Università del Colorado hanno scoperto che, se l'argomento trattato era l'acquisto di esperienze invece che di oggetti, coppie di estranei tendevano a dialogare con più soddisfazione e tutto sommato, ad apprezzarsi di più. Nicole ha riferito con trasporto di essere stata baciata da una giraffa durante il suo safari: anche chi adotta un approccio più cauto nel contatto con specie diverse da noi, dovrà ammettere che questo aneddoto tende a destare molto più interesse dell'installazione di un nuovo lavabo.(science)


08/02/14

USA | Obama pensa di sospendere gli acquisti degli F35 perché costosi e poco sicuri. E l’Italia?

Dovevano essere i “cacciabombardieri del futuro”, invece sono troppo costosi ed anche poco sicuri, al punto che il Presidente Obama pensa di bloccare le commesse, mentre l’Italia investe 15 miliardi di euro per questi caccia che forse potrebbero non decollare mai. Secondo il rapporto del Pentagono “le prestazioni sull’efficienza complessiva continuano ad essere immature” e rendono necessarie “soluzioni industriali con assistenza e lavori inaccettabili per operazioni di combattimento”. La fusoliera, in particolare, è soggetta a crepe che richiedono continua assistenza, circostanza che – in caso di guerra o conflitto – rischierebbe di comprometterne in modo pesante l’operatività. E sempre sul fronte dell’affidabilità della fusoliera, già un anno fa la Difesa statunitense aveva sottolineato come, nel tentativo di ridurre il peso del velivolo lo si era reso talmente fragile che – se colpito da un fulmine – poteva esplodere. Risultato: il cacciabombardiere non può volare a meno di 45 km da un temporale. Per non parlare della scarsa visibilità posteriore e del sistema radar incapace di inquadrare gli obiettivi. Anche dal punto di vista economico permangono parecchi dubbi. Barack Obama ha scoperto che gli F35 sono troppo costosi. «I costi previsti di operatività e manutenzione della flotta degli F35, una volta messa in linea, sono stati calcolati insostenibili dai vertici del dipartimento della Difesa» degli Stati Uniti: se le spese non caleranno, l’intero programma di costruzione del nuovo aereo da guerra è destinato a saltare perché anche gli Usa – dopo Canada e Olanda – sarebbero costretti a rinunciare all’acquisto. . E l’Italia rimarrebbe forse il solo Paese al mondo a volere ancora un aereo che costa troppo e non è nemmeno in grado di combattere. E' a questo punto prevedibile che la vicenda possa tornare all'ordine del giorno in politica, sebbene fonti del Ministero della Difesa lascino intendere che al momento non ci sia troppo spazio per ripensamenti. L’intera operazione dovrebbe costare circa 12 miliardi di euro, ma l’incertezza sui costi finali è alta . L’Italia ha già finanziato l’acquisto di 90 caccia F-35 (inizialmente erano 131) per l’aviazione e per la Marina: due terzi sono modelli ‘tradizionali’ Lightning 2; un terzo invece F-35B a decollo corto ed atterraggio verticale

22/01/14

Usato supervalutato | Samsung offre uno dei suoi top gamma a prezzi scontati!

Usato supervalutato: Samsung offre uno dei suoi top gamma a prezzi scontati!
Attraverso l'interessante iniziativa "Samsung Supervaluta" a partire dal 18 gennaio fino al 23 febbraio 2014, si può avere un nuovo smartphone Samsung Galaxy S4, invece di un phablet Galaxy Note 3. Questa iniziativa permetterà di potere acquistare un Galaxy S4 oppure se lo preferite un Galaxy Note 3, scontati fino a 200.00 €! Come? Semplice, restituendo il vostro vecchio smartphone.

Infatti a partire dal 18 gennaio fino al 23 febbraio, chiunque vorrà acquistare uno dei sopracitati smartphone e si registrerà al Club Samsung Exclusive, avrà modo di restituire il proprio vecchio smartphone e ricevere il corrispettivo sotto forma di 'un contributo di valutazione' fino ad un massimo di 200.00 €.
N.B.: Per accedere alla promozione è necessario acquistare Samsung Galaxy S4 (modello GT-I9505) o Galaxy Note 3 (modello SM-N9005). Gli altri modelli non rientrano nella promozione.

Samsung ha deciso di comunicare l’iniziativa “Lasciati sorprendere da Galaxy Note 3 e Galaxy S4” con un promo televisivo che andrà in onda dal 26 gennaio al 9 febbraio, nonché con campagne marketing online sui principali portali di news ed intrattenimento.

Samsung supervaluta il tuo usato
Per fare maggiore chiarezza, chi acquista dal 18 gennaio al 23 febbraio un Galaxy S4 o un Galaxy Note 3 presso un negozio fisico o presso lo store online, purchè sia di garanzia Samsung Italia, lo fa a prezzo pieno, quello di listino del negozio; successivamente, registrandosi al Club Samsung Exclusive si ha la possibilità di ricevere dei soldi indietro in base al valore che viene dato al telefono cellulare vecchio che spediamo a Samsung. Samsung Galaxy S4 monta il chipset Snapdragon 600 con GPU Adreno 320 e processore quad-core con clock a 1.9 GHz.

Il display ha una risoluzione di 5 pollici, è di tipo Super Amoled ed ha risoluzione Full HD a 1920x1080 pixel. Il resto delle caratteristiche comprendono una batteria da 2600 mAh, una fotocamera da 13 megapixel con LED Flash e registrazione video in Full HD e Android 4.2.2 Jelly Bean personalizzato con l’interfaccia Touch Wiz UI (aggiornabile alla versione 4.3). Samsung Galaxy Note 3 ha un ampio display Full HD Super AMOLED da 5.7 pollici, e ha una gestione del multitasking ancora più intuitiva per gestire contemporaneamente più applicazioni.

Il phablet viene abbinato con la nuova S Pen per prendere appunti e disegnare sullo schermo. La memoria interna è di 32 GB espandibile via Micro SD, ed è presente il processore Qualcomm Snapdragon 800 quad core da 2,3 Ghz. Vi è il supporto per l'LTE. Per maggiori informazioni vi rimando al sito Club Samsung Exclusive. Valore della supervalutazione 1.200 € se l’usato sottoposto a valutazione è un Samsung Galaxy S III (modello GT-I9300) o un Samsung Galaxy Note 2 (modello GT-N7100);
2.150 € se l’usato sottoposto a valutazione è un Samsung Galaxy S II (modello GT-I9100) o un Samsung Galaxy Note (modello GT-N7000); 3.100 € se l’usato sottoposto a valutazione è un Samsung Galaxy S (modello GT-I9000).
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