Ingredienti per 4 porzioni • 4 FETTE DI TACCHINO DI 150 G L'UNA • 1 CETRIOLO • l GROSSO MAZZETTO DI RUCHETTA • 4 CUCCHIAI DI OLIO EVO • 1 SCALOGNO • l DL DI VINO BIANCO SECCO • 1 ARANCIA • 1 CEDRO O 1 GROSSO LIMONE • 5 CUCCHIAI DI SENAPE RUSTICA • SALE E PEPE
PELATE in parte il cetriolo, riducetelo a fettine sottili con l'affettatartufi, salatelo e mettetelo nel colapasta, affinché perda l'acqua di vegetazione. Scottate metà della ruchetta per l minuto in acqua a bollore, sgocciolatela per bene e sistematela sulle 4 fette di tacchino. Salate, pepate e arrotolate la carne, formando degli involtini, che fisserete con spago da cucina o con stecchini di legno.
SCALDATE 2 cucchiai di olio con lo scalogno tagliato a metà, lasciate insaporire per un istante, poi aggiungete gli involtini, rosolateli su tutti i lati, bagnate con il vino, salate, pepate, coperchiate e cuocete a fuoco basso per circa 20 minuti. Controllate di tanto in tanto la cottura e bagnate con un goccio d'acqua se occorre
TAGLIATA CON VERDURA E FRUTTA |
VERSATE nella stessa ciotola il rimanente olio e la senape, dunque emulsionate il tutto con una forchetta. Disponete nei piatti i cetrioli, gli spicchi di arancia e cedro, gli involtini a fettine e la restante ruchetta. Condite con la salsina alla senape e servite.
VARIANTI APPETITOSE
1 • AI posto degli involtini di tacchino, servite questa insalata con fettine sottili di lonza di maiale cotte ai ferri o sulla piastra.
2 • Oppure con filetti di nasello al vapore.
LA SCELTA GIUSTA RUCOLA O RUCHETTA? La prima, Eruca sativa, è a tutti gli effeti un'insalata, dalle foglioline ovaliformi, poco calorica (salo 72 kcal per 700 g), discreta fonte di vitamina A e in grado di svolgere un'azione stimolante della digestione. L'effetto è ancora più evidente nella ruchetta, o Diplotaxis tenuifolia o muralis, riconoscibile dalle foglie lanceolate e soprattutto per il suo sapore piccantino. Quest'ultima è considerata un'erba aromatica, spesso presente nelle composizioni di misticanza. Meglio usarla in piccole quantità, proprio perché è un concentrato di sapidità.