Esso è appartenuto ad un umano vissuto 400mila anni fa nella Sima de los Huesos della Sierra de Atapuerca, Burgos, Spagna, e sta rivoluzionando le conoscenze sull’evoluzione umana. L’analisi del Dna ha messo in relazione l’uomo di Atapuerca con i denisoviani, specie sconosciuta fino al 2010, quando è stata identificata grazie a un piccolo osso di un mignolo e a due denti appartenuti a un bambino, in una grotta nei pressi di Denisova, Siberia.
Dna |
Juan Luis Arsuaga, direttore del sito spiega: “ In precedenza non avevamo dati relativi a questi periodi. Ma grazie a questa nuova metodologia e a questo sito eccezionale possiamo scrutare segni in un passato molto lontano”. Come possono avere un antenato comune persone vissute a tante migliaia di km di distanza? L’uomo della Sima de los Huesos ha tracce dei Neanderthal, per cui ci si aspettava che il suo DNA confermasse questo legame. La sorpresa è il legame con i denisoviani. Secondo la prima ipotesi, potrebbe essere che nel Pleistocene Medio, questa specie umana di cui non sappiamo niente, occupasse buona parte dell’Europa e dell’Asia: dal sud-ovest europeo fino al sud-est asiatico. Arsuaga inoltre afferma: "La scoperta ci porta a capire meglio come sia andata l’evoluzione dei Neanderthal, le caratteristiche della nostra specie, le relazioni evolutive fra le specie, i lignaggi e le cronologie fino a mezzo milione di anni fa”. La Sierra de Atapuerca è uno dei più importanti depositi di ossa e resti preistorici d’Europa. Con questa scoperta le nostre conoscenze sullo sviluppo umano sono tutte da rivedere.