06/01/14

3-0 secco ed ineccepibile: Juve a +8 e sempre più capolista!

3-0 secco ed ineccepibile: la Juve, stacca la Roma portandosi a +8 in classifica, ma quello che più conta è sempre più…prima! I due volte Campioni d'Italia sono sempre più soli lassù in cima alla graduatoria a “causa”della loro 10a vittoria consecutiva, cosi come avvenne nel lontano '31-32. La squadra di Antonio Conte si mostra subito chirurgica e senza “pietà”: primo “taglio” al 17' con Vidal, su un’invenzione stratosferica di Tevez; secondo “taglio” con Bonucci al 48', in scivolata dopo punizione di Pirlo; “terzo” ed ultimo tocco con l'ex Vucinic su calcio di rigore, al 76', con tanto di sfogo liberatorio verso la tribuna.
La Roma? Prima, s’illude nel prepartita con le dichiarazioni provocatorie del suo capitano durante un’intervista al Messaggero, poi scesi sul terreno di gioco per Totti e compagni, solo fumo e niente “arrosto”. A chiudere il quadro nel peggiore dei modi per la Roma c’è la doppia espulsione di De Rossi e Castan che mettono la “firma”sulla prima sconfitta stagionale. Conclusione, il platonico ma sempre indicativo titolo di campione d'inverno viene assegnato alla Juventus. con un meritato dieci e lode.

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Juve-Roma 3-0
Da sempre Juve-Roma, non è mai stata una partita qualunque, ed il popolo bianconero lo sa bene trasformando lo Juventus Stadium in una autentica bolgia bianconera! Lo Stadium è una fornace ardente a strisce bianconere. La coreografia è da notti magiche, stupenda. Applausi e cori per i padroni di casa, fischi per i giallorossi della capitale. C’è l'aria delle serate importanti, quel profumo tanto apprezzato e conosciuto da queste parti che sa di quel non so che, di…scudetto.

Intanto si sono giocati altri due incontri: Fiorentina-Livorno 1-0 (Gonzalo Rodriguenz) e Chievo-Caglieri 0-0

Si guarda al passato, proiettandosi sul futuro. L'atmosfera è giusta, sì, da grandi occasioni. In campo le due squadre che giocano il calcio megliore finora vista in questa stagione, sempre in attitudine offensiva. Sui volti si legge concentrazione, occhi di tigre, e pare sentire il ruggito gutturale che viene da dentro l’anima di chi ha in mente un solo scopo: VINCERE. C'è il ritorno di Pirlo da una parte, c'è la conferma di Totti dall'altra. Campioni del mondo a confronto, tanto per non farci mancare nulla. La sfida tra chi sul terreno amico fin qui aveva sempre vinto e chi fin qui non aveva mai perso.

Ci pensa Re Artù - Solitamente l'avvio della Juventus è asfissiante, per gli avversari. Invece, i giallorossi si mostrano sfacciati, belli e reattivi, da subito. Attaccano, pressano, insomma, anticipano e si propongono. Offendono. E Buffon salva su Ljajic. Si lotta su ogni pallone, si sgroppa sulle fasce. Squadre corte e pedalare, squadre che si alzano e si abbassano a fisarmonica. Con un imprevisto: il ginocchio di Pjanic che fa disperare il bosniaco. Conte intanto rimprovera Pirlo: «Sei troppo basso».
Siamo alle schermaglie tecnico tattiche. Fino al guizzo del 17': Tevez fa la magia, lancia Vidal che colpisce. Sì, Vidal il bomber, perché questa ormai è la sua dimensione: ottavo sigillo in campionato, tredicesimo in stagione.  

Re Artù, unico nel suo genere, alla faccia degli osservatori del Manchester United in tribuna. Lui è un simbolo della Juve che vuole vincere in Italia e in Europa. La Roma era il bersaglio preferito della Vecchia Signora in serie A, in quanto a gol: 248. Che diventano 249 in poco tempo. E il miglior attacco buca la miglior difesa. Già tutto finito? No, Pjanic prova a piazzarla, stile biliardo. Nessun problema per il capitano bianconero. E ancora contro risposta di Carlitos. Ok, non ci si ferma mai. Ci prova anche Dodò e Buffon respinge. Gioca bene la Roma? Sì, ma vince la Juve, tanto per capire… E il suo cileno è il primo a mordere le caviglie e a ripartire. E l'argentino indiavolato, che prende pure il giallo per protesta, va con le molle. Bello il duello Pogba-Strootman, con il francese che ogni tanto accelera. La Juve prova ancora l'affondo, sfiora il gol con Tevez: un quasi assist più che un tiro. E con Llorente: un fendente alto di poco, al 40'. Il finale è tutto bianconero, la Roma soffre e Garcia chiede sacrifici a tutti. Si va al riposo: Juve 1 Roma 0.
 
Pronti e via. Al 48' i campioni d'Italia piazzano il secondo pugno: con Bonucci, al secondo exploit in campionato. L’uno-due è terrificante. E i gol dei bianconeri ai giallorossi nella storia diventano 250. Garcia così è costretto a riveder a la strategia: dentro Destro, fuori Pjanic; dentro Torosidis, fuori Dodò. O la va o la spacca. Beh, in realtà si ferma Tevez (crampi, preferisce non rischiare), dopo un tiro, e viene sostituito da Vucinic. La Roma intanto che fa? Perde la testa, De Rossi si fa espellere per un brutto fallo su Chiellini quando mancano 15' minuti e Castan per fallo in area. Mirko Vucinic l'ex segna su rigore al 76': così, sono 251 le reti inflitte dalla Juve ai rivali nella storia, alla fine. Giallorossi esanimi al tappeto, bianconeri sugli scudi per il tripudio dello Stadium. Non c'è storia, troppa Juve per questa Roma fuori di testa e sconfitta per la prima volta. "Tre a zero e tutti a casa", detto simbolicamente da Buffon e compagni. Questa dunque la classifica aggiornata dopo i tre incontri di ieri:

#
SQUADRA
PG
V
P
S
GF
GS
DG
PS
1
Juventus
18
16
1
1
42
11
31
49
2
Roma
18
12
5
1
35
10
25
41
3
Napoli
17
11
3
3
36
20
16
36
4
Fiorentina
18
11
3
4
34
20
14
36
5
Inter
17
8
7
2
37
21
16
31
6
Verona
17
9
2
6
31
26
5
29
7
Torino
17
6
7
4
30
24
6
25
8
Cagliari
18
4
9
5
18
24
-6
21
9
Parma
17
4
8
5
23
25
-2
20
10
Genoa
17
5
5
7
17
20
-3
20
11
Lazio
17
5
5
7
22
26
-4
20
12
Udinese
17
6
2
9
17
22
-5
20
13
Milan
17
4
7
6
25
26
-1
19
14
Sampdoria
17
4
6
7
19
25
-6
18
15
Atalanta
17
5
3
9
18
25
-7
18
16
Chievo
18
4
4
10
13
23
-10
16
17
Bologna
17
3
6
8
17
31
-14
15
18
Sassuolo
17
3
5
9
17
36
-19
14
19
Livorno
18
3
4
11
16
30
-14
13
20
Catania
17
2
4
11
10
32
-22
10
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