Il-Trafiletto

20/12/13

Da antiche feste l'origine del Natale

Fra pochi giorni sarà Natale, ognuno lo festeggia a suo modo, seguendo le proprie tradizioni popolari e familiari. Ma anche il Natale ha il proprio albero genealogico, le cui radici poggiano su antiche feste pagane, intrise però di una potente sacralità.
Iniziamo parlando dei Saturnali, una festività che veniva celebrata nell’antica Roma e che era dedicata all’insediamento nel tempio del Dio Saturno e all’età dell’oro. Si svolgevano proprio in questo periodo, dal 17 al 23 dicembre, e prevedevano degli enormi banchetti, dei sacrifici, lo scambio di doni simbolici (chiamati “strenne”), e addirittura gli schiavi per questo breve periodo potevano considerarsi uomini liberi! Una stupenda sfilata di carnevale, in cui il princeps doveva vestirsi con una buffa maschera e con dei colori sgargianti!
Saturnali, Beiwe, Korochun, Lenee, Festa dei Folli

Il Korochun viene celebrato il 21 o il 22 dicembre, si tratta di una festa di origine slava molto simile a quella che oggi noi chiamiamo “Halloween”. Si diceva che nel giorno in cui veniva celebrata, il Dio nero e altri spiriti del male fossero più potenti. Il Natale potrebbe avere radici anche in questa festa perché “korochun” deriverebbe dal rumeno сrăсiún, che significa appunto Natale. Gli slavi, in quei giorni, appiccavano fuochi nei cimiteri, per scaldare i propri cari, e organizzavano delle cene in onore dei morti, per non farli morire di fame.
Molto particolare era la “Festa dei folli”, che invece aveva luogo leggermente più avanti del Natale, ovvero il 6 gennaio, ed è stata fondamentale per lo sviluppo della commedia. Gli uomini sfilavano per le vie del paese sotto mentite spoglie, sbeffeggiando i simboli di terrore e potere, in groppa ad un asino, insieme al vescovo, e inforcando dei grassi maiali incoronati.  Ci si riallacciava, in tal modo, ai riti della fertilità, e la caratteristica della festa era proprio quella di fare tutto ciò che fosse opposto alla normalità, dunque cantare stonato, suonare le campane, portare maschere e abiti stravaganti e tanto altro ancora.
Il Beiwe Festival,  veniva celebrato solo in Finlandia : per chi non lo sapesse, Beiwe è la dea della fecondità e dell’amore, ma spesso è riconosciuta anche come la primavera e il Sole. Seguendo la tradizione del mito Sami, durante questa festività i fedeli dovevano sacrificare delle renne femmine di colore bianco, e utilizzarne la carne per decorare il letto. Inoltre, le porte delle proprie abitazioni venivano ricoperte di burro, per dar da mangiare alla dea, che dunque poteva ricominciare il viaggio.
Le Lenee, celebrazioni liturgiche annuali che si svolgevano ad Atene, nell’antica Grecia. Erano dedicate al dio Dioniso Leneo, e gli autori vi gareggiavano in agoni comici. Erano feste private, dedicate alla vendemmia, e si svolgevano verso il mese di gennaio. Vi si verificavano anche diversi attacchi ai politici o a personaggi pubblici.

L'affascinante mondo delle piante afrodisiache: il Guaranà

Stanchi, affaticati, in convalescenza? Conosciamo tutti le proprietà energizzanti e ricostituenti del Guaranà. In erboristeria ve ne sono di prodotti e integratori che ne contengono i principi attivi. E' un albero i cui frutti sembrano occhi aperti, che ti osservano curiosi dall'alto dei loro dieci metri di altezza, allo stato selvatico, dai tre se coltivato. Gli indigeni dell'Amazzonia, sua partria di origine, raccontano che il Guaranà, nasca dagli occhi degli dei. Una leggenda racconta che una ragazza molto bella che si chiamava Cereaporanga incontrò un guerriero di una tribù nemica e si innamorò di lui. I due giovani consapevoli che l'odio tra le due tribù li avrebbe divisi decisero di fuggire insieme. Durante la fuga incontrarono un'anaconda ferito e nonostante il pericolo che rappresentava, la ragazza decise di aiutarlo. A causa di questa sosta i guerrieri della sua tribù li localizzarono e li raggiunsero. Poichè la ragazza era consapevole che se li avessero presi, il suo compagno sarebbe morto, chiese all'anaconda di stringerli forte insieme in un ultimo abbraccio. Le persone della tribu' vedendo tanto dolore ed amore invocarono la dea della bellezza e della vita affinche' salvasse lo spirito della ragazza. La dea, commossa, dai grandi occhi neri della fanciulla fece nascere una pianta, il Guaranà, i cui frutti sembravano, all'aprirsi, dei magnifici occhi neri, come quelli della ragazza.
Guaranà

La Paullinia cupana della famiglia delle Sapindaceae meglio nota come "Guaranà" e' originaria delle foreste amazzoniche ed e' considerata una potente fonte di energia naturale.  Il Guaranà è un eccezionale tonico in campo maschile, oltre ai numerosissimi effetti benefici che produce. Sono tanti e tutti collaudati: combatte l'invecchiamento precoce, lo stress, ha un'azione regolarizzante sull'intestino, è efficace contro le nevralgie e le emicranie, svolge una funzione di regolazione dell'appetito e tonifica la muscolatura. Inoltre il Guaranà e' usato nei prodotti per la cura del corpo come astringente, per ridurre la cellulite, per curare i capelli grassi e la perdita di capelli. Combatte anche l'arteriosclerosi fatto che ne giustifica il nome di "elisir di lunga vita" che nei secoli passati correva tra gli indios brasiliani. Il semi di Guaranà contengono caffeina ma contrariamente a quanto avviene ad esempio con il caffè, non produce fenomeni di eccitazione o di insonnia perchè è presente in forma solida e, in concomitanza con le altre sostanze presenti, la farmacocinetica della caffeina viene equilibrata ottimizzandone l'effetto e pertanto viene ceduta e assorbita dall'organismo molto lentamente. Il Guaranà esercita un’azione stimolante sulle zone corticali favorendo lo stato di veglia e rende più attenti contrastando l'affaticamento fisico. Il Guaranà agisce anche da vasodilatore e spasmolitico a livello bronchiale svolgendo anche attività glicogenolitiche e lipolitiche vale a dire fa liberare grassi e zuccheri dai depositi e ciò favorirebbe il calo di peso soprattutto in persone che praticano attività sportiva. Un altro effetto del Guaranà è quello di favorire la perdita di peso attraverso un aumento della termogenesi, che favorisce il consumo dei grassi di riserva. La Food Drug Administration la considera una sostanza sicura e senza rischi. Del Guaranà si utilizzano solo i semi, ed ogni tribù ha la propria metodologia di preparazione. Il modo piu' comune è di recuperare i semi raccogliendo i frutti semi-aperti quindi pulirli e tostarli lo stesso giorno in cui vengono raccolti. Successivamente vengono ridotti in polvere e trasformati in "panetti" che si lasciavano al sole quandi venivano affumicati con legni resinosi e quindi utilizzati. Il Guaranà e' molto conosciuto ed e' usato universalmente ed è anche l'ingrediente base della bevanda nazionale del Brasile la "Soda di Guaranà".

Perchè si dice "essere sul libro nero"?

Libro Nero

Io di solito dico che iscrivo qualcuno nella lista nera, ma il significato non cambia. Interessante è comunque capire perchè si dice così.
Essere sul libro nero, si dice di un individuo sospetto, o che comunque ha dei conti da regolare con la legge o con altre persone. Per risalire all'origine di questa frase bisogna rifarsi alla Rivoluzione Francese. In quel periodo tutte le persone sospette di essere nobili, o di simpatizzare per la monarchia, venivano annotate su un apposito libro, che probabilmente doveva avere la copertina nera. In seguito l'espressione fu estesa a tutto quanto conteneva elenchi di persone da tenere sotto controllo: registri, schedari ecc.

Cena della vigilia low cost: Sarde in crosta

Per la cena della vigilia vi propongo, dopo all'antipasto, un piatto di mezzo, che personalmente sostituisco al primo, specialmente per una cena. Questo è un piatto povero, ma il sapore è intenso ed anche il suo valore nutrizionale. Il pesce azzurro è ricco di omega3, fa bene alla salute e alla tasca: costa poco!
Ingredienti per 4 persone  • 600 g di sarde freschissime • 3 uova • 1 limonepangrattatoolio EVO  per friggere • sale .
Tempo occorrente 40'
SQUAMATE le sarde, raschiando la pelle con un coltello e procedendo dalla coda verso la testa.

LAVATELE e asciugatele; poi apritele al lato del ventre, togliete le interiora e diliscatele, facendo attenzione a non separare i filetti; infine,  salate leggermente nella parte interna.

PONETELE in coppia l'una sull'altra, premendo bene con le dita, e passatele prima nel pangrattato, poi nelle uova, precedentemente sbattute con un pizzico di sale, e poi di nuovo nel pangrattato.

SCALDATE l'olio nella padella per fritti o nella friggitrice elettrica e, quando avrà raggiunto la giusta temperatura, versatevi le sarde impanate.


FRIGGETE e appena avranno preso un bel colore dorato, raccogliete le con la schiumarola e disponetele su carta assorbente, per eliminare lolìo in eccesso.

SERVITE le sarde calde, insaporite con una presa di sale e contornate con il limone tagliato a spicchi.

VARIANTE CONSIGLIATA: per chi piace il sapore dell'aglio e prezzemolo, consiglio di fare un trito dei due, aggiungete una manciata di pane grattugiato, impastate con un po' d'olio EVO e farcite le due sarde che accoppierete per impanarle prima nel pane poi nell'uovo poi di nuovo nel pane.






Parola di Gianroberto Casaleggio: "Abbiamo sbagliato noi" | Il cofondatore del M5S ammette le sue colpe?

Nel giorno in cui i parlamentari 5stelle ottengono l'apertura di un conto, ove versare le loro diarie (a favore delle piccole e medie imprese), Casaleggio arriva a sorpresa a palazzo Madama e incontra i senatori e lo staff della comunicazine. Ma non è il ‘Restituition Day‘ il motivo del ‘tour’ nei palazzi romani. Casaleggio è a Roma per discutere di gestione della comunicazione politica, di strategia per le prossime elezioni regionali in Abruzzo e per le Europee. Ma anche per ascoltare “le proposte e le critiche” di deputati e senatori.
Casaleggio
E proprio in questa sede, il “guru” del M5S ha fatto un parziale mea culpa: “A volte abbiamo sbagliato noi”. All’uscita dal Senato, poi, una battuta ai cronisti sulla tenuta del governo. A chi gli chiede se ci sarà a breve un cambio di esecutivo, Casaleggio risponde: “A breve forse no. L’anno prossimo sì. Sarebbe una cosa enorme“. Casaleggio ha affrontato anche altre questioni: dalla promessa di un pronto riscatto, con un “grosso cambiamento il prossimo anno” fino all’ottimismo per i sondaggi interni che danno il M5S in crescita. Il mea culpa di Casaleggio: “A volte abbiamo sbagliato”. Nell’incontro a Palazzo Madama, secondo le agenzie di stampa, il “guru” Cinque Stelle ha fatto un parziale esame di coscienza. “Ci sono stati degli errori: a volte abbiamo sbagliato noi, a volte avete sbagliato voi”. Nell’incontro, si è discusso delle frizioni interne e dei problemi di comunicazione degli ultimi mesi. Il caso più clamoroso è stata la sconfessione, proprio da parte di Grillo e Casaleggio, dell’iniziativa di due senatori per abolire il reato di immigrazione clandestina. Durante la riunione, gli eletti avrebbero chiesto a Casaleggio chi sia l’autore degli articoli sul blog di Grillo, lamentando che proprio dal sito di riferimento del movimento spesso sono arrivati loro attacchi durissimi. Nelle scorse settimane alcune lettere ‘delatorie’ nei confronti degli staff ‘romani’ sono state recapitate alla Casaleggio Associati a Milano. Ancora una volta, però, le questioni interne hanno preso il sopravvento nella comunicazione ‘cinque stelle’. Non a tutti è andata giù la presenza di Casaleggio mentre si celebra il “Restituition Day“: “Una mossa inopportuna – spiegano alcuni – Ha tolto l’attenzione su uno dei temi che più ci sta a cuore”.
L'immagine è quella di una continua gazzarra, dove invece di discutere dei problemi del Paese si pensa soltanto alle proprie faide interne.                                           fonte





Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.