Il-Trafiletto
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18/10/14

Non solo morte anche sdegno | L'epidemia Africana continua lo sterminio di vite e valori umani

Ebola non è soltanto morte e sterminio di vite umane. L’ultima atrocità generata dal virus mortale e quella che ha colpito, non solo le vittime infettate materialmente, quelle che prestano loro soccorso.


Gente comune e non soltanto, l'orrore arriva anche da quelle persone arruolate per fronteggiare l'avanzata di Ebola, tutti quegli operatori sanitari a cui è stato attribuito il gravoso, quanto complesso compito di intercettare le vittime uccise dal virus, raccoglierne i cadaveri e trasportarli nel luogo prestabilito dalle autorità competenti dove si potrà procedere alla cremazione.

Un iter obbligatorio dal momento che gli infettati da Ebola possono rappresentare anche da morti un rischio, far divenire il loro cadavere un vettore della infezione letale anche quando l’anima non è più qui. Ordunque, in base a quello che denuncia il Wall Street Journal, svariate squadre impegnate a recuperare i cadaveri dei morti a causa di Ebola, sarebbero colpevoli di intascare tangenti dalle famiglie delle vittime in cambio dei corpi dei loro amati. Fondamentalmente gli operatori sanitari sono di fatto pagati per emanare certificati di morte dovuta però a causa non riguardante il virus Ebola, in maniera tale che i parenti delle vittime non siano teniti a consegnare i corpi come previsto dalle misure di emergenza introdotte per rispondere alla crisi.
Ebola: non solo morte anche corruzione

Facendo cosi, invece di consegnare i corpi e dare il via alla cremazione, qualche volta in base alle necessità, di gruppo, i congiunti possono dichiarare regolare sepoltura dopo aver dato luogo a tutti i riti funebri previsti delle religioni animiste, o di altro genere, a cui sono legate le popolazioni del luogo. Un fatto grave questo che suscita grande apprensione dal momento che i funerali in Liberia, normalmente prevedono il lavaggio del corpo del defunto e quindi mantenuto in mostra per una veglia che può avere luogo anche per diversi giorni, nel corso dei quali parenti e amici baciano il cadavere prima che questo venga sepolto. Un volontario di nome Vincent Chounse ha fatto sapere di aver assistito più di una volta a queste trattative tra gli operatori corrotti e le famiglie delle vittime, nella periferia di Monrovia.

«Di solito, racconta al Journal - gli operatori affermano di essere nelle condizioni di dare loro un documento del Ministero della Salute nel quale si certifica che non si trattava di Ebola». Il tutto per tangenti che possono variare dai 40.00$, ai 50.00$ . Questo il prezzo della salvaguardia della salute di un intero popolo già devastato, e che la povertà e la corruzione locale rischiano di far cadere in una tragedia umana senza pari. Non solo perché in questo modo si rischia di minare lo sforzo internazionale per fermare l’epidemia, me perché a rischio c’è tutta la regione del West Africa che, nello scenario peggiore dipinto dalle autorità della Banca mondiale, rischia di pagare per questa crisi un prezzo di oltre 32 miliardi di dollari in meno di due anni.


20/12/13

Da antiche feste l'origine del Natale

Fra pochi giorni sarà Natale, ognuno lo festeggia a suo modo, seguendo le proprie tradizioni popolari e familiari. Ma anche il Natale ha il proprio albero genealogico, le cui radici poggiano su antiche feste pagane, intrise però di una potente sacralità.
Iniziamo parlando dei Saturnali, una festività che veniva celebrata nell’antica Roma e che era dedicata all’insediamento nel tempio del Dio Saturno e all’età dell’oro. Si svolgevano proprio in questo periodo, dal 17 al 23 dicembre, e prevedevano degli enormi banchetti, dei sacrifici, lo scambio di doni simbolici (chiamati “strenne”), e addirittura gli schiavi per questo breve periodo potevano considerarsi uomini liberi! Una stupenda sfilata di carnevale, in cui il princeps doveva vestirsi con una buffa maschera e con dei colori sgargianti!
Saturnali, Beiwe, Korochun, Lenee, Festa dei Folli

Il Korochun viene celebrato il 21 o il 22 dicembre, si tratta di una festa di origine slava molto simile a quella che oggi noi chiamiamo “Halloween”. Si diceva che nel giorno in cui veniva celebrata, il Dio nero e altri spiriti del male fossero più potenti. Il Natale potrebbe avere radici anche in questa festa perché “korochun” deriverebbe dal rumeno сrăсiún, che significa appunto Natale. Gli slavi, in quei giorni, appiccavano fuochi nei cimiteri, per scaldare i propri cari, e organizzavano delle cene in onore dei morti, per non farli morire di fame.
Molto particolare era la “Festa dei folli”, che invece aveva luogo leggermente più avanti del Natale, ovvero il 6 gennaio, ed è stata fondamentale per lo sviluppo della commedia. Gli uomini sfilavano per le vie del paese sotto mentite spoglie, sbeffeggiando i simboli di terrore e potere, in groppa ad un asino, insieme al vescovo, e inforcando dei grassi maiali incoronati.  Ci si riallacciava, in tal modo, ai riti della fertilità, e la caratteristica della festa era proprio quella di fare tutto ciò che fosse opposto alla normalità, dunque cantare stonato, suonare le campane, portare maschere e abiti stravaganti e tanto altro ancora.
Il Beiwe Festival,  veniva celebrato solo in Finlandia : per chi non lo sapesse, Beiwe è la dea della fecondità e dell’amore, ma spesso è riconosciuta anche come la primavera e il Sole. Seguendo la tradizione del mito Sami, durante questa festività i fedeli dovevano sacrificare delle renne femmine di colore bianco, e utilizzarne la carne per decorare il letto. Inoltre, le porte delle proprie abitazioni venivano ricoperte di burro, per dar da mangiare alla dea, che dunque poteva ricominciare il viaggio.
Le Lenee, celebrazioni liturgiche annuali che si svolgevano ad Atene, nell’antica Grecia. Erano dedicate al dio Dioniso Leneo, e gli autori vi gareggiavano in agoni comici. Erano feste private, dedicate alla vendemmia, e si svolgevano verso il mese di gennaio. Vi si verificavano anche diversi attacchi ai politici o a personaggi pubblici.
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