Il-Trafiletto

17/12/13

Anomalie genetiche del passato, l'assurda vita di alcune coraggiose persone

La natura a volte è davvero maligna, e nel passato molti sono stati vittime del suoi giochi genetici perversi. Oggi certi casi sono rari, ma prima certe malformazioni erano molto più comuni di adesso. Di alcuni di questi casi ci rimangono testimonianze scritte e alcune foto. Eppure costoro hanno avuto il coraggio di vivere la loro vita seppur particolare con grande dignità.
Ella Harper, è vissuta veramente. Nacque a Hendersonville, nel Tennessee (USA), nel 1873. Purtroppo,  nacque con una rarissima malformazione causata da una malattia ortopedica: le sue ginocchia erano rivolte nel verso sbagliato. Così, la bambina è molto simile alla bambina de “L’Esorcista”, in una nota scena del film. I medici, oggi, hanno classificato la malattia come una forma avanzata di “Genu Recurvatum Congenito”, ovvero “deformità del ginocchio ricurvo”.
Fanny Mills era la ragazza con i piedi più grossi del mondo, e il padre, disperato, promise terre, ricchezze ed oro a chi avesse avuto il coraggio di prendere in moglie la sfortunata figlia.
Il suo vero nome è Joseph Carey Merrick, ma è noto in tutto il mondo come l’Uomo Elefante. Nato a Leicester, in Inghilterra, nel 1862, a causa della deformità del suo corpo acquistò una ottima popolarità nella società britannica. Le uniche parti del corpo che non si erano deformate a causa della sua malattia erano i genitali e il braccio sinistro. Come se non bastasse, da piccolo cadde e si ruppe una gamba, che non poté mai curare perché la sua famiglia non aveva i soldi, e che quindi rimase storpia. Fu anche cacciato di casa, quando la madre morì e il padre rimase con la matrigna, che non lo voleva più vedere. Diventò un fenomeno da baraccone, ma fu ugualmente maltrattato.
Ella Harper, Fanny Mills, Siamesi, Uomo Elefante,Uomo Leone, Shrek, Josephine
 Vi è un particolare caso relativo ai gemelli siamesi. Questa è una rara malformazione congenita che viene chiamata “craniopagus parasiticus”. Il corpo di un gemello,  non è totalmente sviluppato. Questo cranio apparteneva a un bambino del Bengala, ed è il primo caso simile mai registrato. Si trova ora nel Museo del Royal College of Surgeons di Londra.
Stephan Bibrowski è il famoso “uomo leone”, un polacco nato nel 1890 che ha sofferto purtroppo di ipertricosi; il suo corpo era interamente ricoperto da uno spesso strato di peluria. Egli era visto come il figlio del demonio: la madre lo abbandonò, donandolo ad un uomo di spettacolo, che lo portò in America e lo fece esibire con una compagnia di circo. Si esibì addirittura a un Museo a New York. Dopodiché, andò a far fortuna in Germania al Museo delle Cere e all’Oktoberfest, e continuò così ad esibirsi e a far soldi. Morì nel 1932.
Lo sapevate che Shrek è stato ispirato ad un uomo di nome Maurice Tillet, e come potete vedere dalla foto, infatti, assomiglia in un modo incredibile al mostriciattolo verde che ha fatto impazzire tutto il mondo. Egli nacque in Francia nel 1910: era un wrestler abbastanza noto, ma purtroppo la sua vita prese una tragica piega quando sviluppò l’acromegalia, una malattia a causa della quale gli ormoni della crescita si producono in eccesso. Per questo, egli era così sproporzionato. Inoltre, a causa di tale patologia, egli morì prematuramente, e patì tantissimi dolori fisici, tra cui emicranie, artriti e diabete.
Josephine Myrtle Corbin, ed è nota in tutto il mondo come la donna con quattro gambe. È nata a Claborune, in Texas, nel 1868, ed era una gemella siamese dalla vita in giù, con due corpi separati. Le gambe interne riusciva a muoverle, ma non vi riusciva a camminare poiché erano troppo deboli. Nonostante ciò, si sposò con un dottore a 19 anni, e partorì ben 5 figli, quattro femmine e un maschio. Tre di essi nacquero da una vagina, e due dall’altra. Morì nel 1927.

Leggendari mostri di Natale: state attenti

Il Natale si avvicina e con esso ritornano. Ma come chi? E me lo domandate? Ma i mostri di Natale! E ve sono diversi che in questi giorni si aggirano per le strade, e sono davvero spaventosi. Non so quanto sia salutare incontrarli, ma non si sa mai. In ogni caso sarà bene conoscerli, perchè se vi dovesse capitare un incontro ravvicinato saprete riconoscerli.
I Krampus sono degli uomini-caproni davvero inquietanti, che si aggirano per le strade cercando dei bambini cattivi. Appaiono il 6 dicembre, poiché accompagnano San Nicolò. La loro faccia è diabolica e spaventosa, e i loro abiti sono sporchi e lacerati. Si tratta di una tradizione originaria dell’area austro-ungarica. A mascherarsi sono sempre e solo gli uomini, talvolta anche in abiti femminili, e il nome in tal caso diventa Krampa.  
Hans Trapp è un “anti Babbo Natale”, le cui mani secondo la leggenda puniscono i bambini cattivi o che comunque si comportano male, nelle regioni dell’Alsazia e Lorena, in Francia. Pare che Trapp fosse un uomo in carne ed ossa, ricco, avido e cattivo, che venerava Satana e che era stato scomunicato dalla Chiesa Cattolica. Fu esiliato in una foresta, e si dice che ancora oggi faccia visita ai bambini prima di Natale, vestito da spaventapasseri, per spaventarli ed imporgli di comportarsi bene!
Krampus, Hans, Belsnickel, Gatto, Frau Perchta
 Belsnickel è un personaggio di sesso maschile, originario dal sudovest della Germania, e tradizione volle che si diresse verso gli USA, in Pennsylvania, e che da quel momento fino ad oggi vada a trovare i bambini prima di natale, vestito con vecchi vestiti rotti e con una vecchia pelliccia lacerata. Se i bambini si comportano bene, gli porta caramelle, anche se questi hanno paura di lui per il suo aspetto inquietante, e perché si tratta effettivamente di un mostro. Si dice che malmeni i bambini cattivi, il giorno della sua apparizione, ovvero il 6 dicembre!
Il gatto di Natale: si chiama Jólakötturinn, è di origine islandese, e come avrete avuto modo di capire non si tratta assolutamente di un gatto buono. Secondo la tradizione, per incoraggiare i bambini a lavorare sodo, i genitori islandesi dicono ai propri bambini che se non si comportano bene e se non fanno il proprio dovere verranno sacrificati a questo gatto!
E ora  Frau Perchta, una strega che si dice appaia nel periodo natalizio in Germania ed in Austria. Dal 25 dicembre al 6 gennaio, questo personaggio punisce i bambini cattivi e ricompensa quelli buoni: a quelli cattivi, si dice che strappi via gli organi interni e che al loro posto metta della spazzatura!
Dunque inquietanti davvero ma sappiate  che se vi comportate bene non potrà accadervi nulla.

Quando un banale scambio di regali da origine al caos

Il periodo Natalizio ormai imminente e la ricerca spasmodica di qualcosa da regalare sono il momento ideale per parlarvi di Un regalo da Tiffany. Come avrete notato, il titolo del libro di cui vi parlerò oggi nella mia rubrica, è molto simile alla prima recensione da me pubblicata, ma capirete presto che di simile c'è solo il titolo.

Un regalo da Tiffany
Ethan, sua figlia Daisy e la sua fidanzata Vanessa, sono a New York per il Natale, per mantenere la promessa di Ethan alla madre di Daisy prima che questa morisse. Con l'occasione Ethan decide che è arrivato il momento di fare il passo e chiedere a Vanessa di sposarlo e quale modo migliore se non con un anello di Tiffany?
Gary e la sua fidanzata Rachel sono anche loro a New York per Natale. Rachel gli ha regalato questo viaggio insieme e Gary ne sta approfittando per fare spese nonostante i problemi economici. All'ultimo momento, prima di tornare in albergo da Rachel, si ricorda di aver dimenticato il regalo di Natale per lei. Gary decide così di ripiegare con un gioiello da Tiffany, un braccialetto portafortuna che costi poco.
Tutto perfetto per entrambe le coppie, peccato che un piccolo incidente porti i due preziosi doni provenienti da Tiffany ad essere invertiti, dando una svolta inaspettata alle vite di tutti.

Una trama che gioca su un evento banale come lo scambio di doni, che genera però una valanga dalle conseguenze impensabili per tutti i protagonisti del romanzo. La tematica dello scambio viene frequentemente utilizzata nella tv, in film per bambini ma anche per quei film solitamente guardati dalle donne che gli uomini però detestano. Ritrovare questa stessa tematica in un libro è una sorpresa, banale ma originale allo stesso tempo.

Da New York a Londra, passando per Dublino e senza dimenticare anche un pizzico di Italia,
Melissa Hill
seguiamo il povero Ethan alle prese con il recupero del prezioso anello, se non per il significato e il valore affettivo, almeno per la cifra che ha dovuto spendere per un simile gioiello. Pochi sono i personaggi coinvolti in questa girandola di eventi, ciascuno di loro con le proprie caratteristiche e peculiarità, ben descritte e analizzate ma che risultano comunque un po' superficiali e banali, come se l'autrice non si fosse impegnata poi molto nell'inventarli.

Il vero protagonista del romanzo però rimane comunque il famigerato anello di Tiffany che scompare e appare nei luoghi più impensati, in grado di regalare amore e magia come nelle migliori favole natalizie. E' proprio l'atmosfera di magia natalizia a convincere di più in questo romanzo, dandogli la verve necessaria per non farlo risultare noioso e scontato.

Con un inizio un po' strascicato il romanzo decolla a metà per volare finalmente in un finale prevedibile ma allo stesso tempo rassicurante e piacevole. Se avete un'amica, una sorella o una fidanzata, che è anche un'inguaribile romantica, regalatele questo libro, lo apprezzerà sicuramente.

VIAGGIATORI NELLA NOTTE UN LIBRO DI BARTOLO FEDERICO CHE PARLA DI AMORE PER LA MUSICA


"È stata la musica che mi ha protetto dalla pazzia ed è venuta a stanarmi fin dentro la mia stanza anonima della mia anonima casa di periferia. Quella che bussava alla porta era una generazione cresciuta ascoltando Hendrix, Jim Morrison, Stones, Velvet, Mott The Hoople, Who, Kinks. Una generazione che prendeva in prestito la poesia di Baudelaire e di Rimbaud e la trasformava in energia, in rock’n’roll. E tutti prendevamo coscienza, per emanciparci, per crescere."
Bartolo Federico,Viaggiatori nella notte
Un libro sulla musica: "Viaggiatori nella notte" di  Bartolo Federico con la collaborazione di Evil Monkey,  illustrazioni Giovanni Lo Re .
Un viaggio attraverso i racconti dell’autore  alcuni dei quali tratti dal suo blog “Dusty road”.
Illustrazione di  Giovanni Lo Re

Un viaggio a fari spenti nella notte, attraverso le strade del blues, le chitarre slide alla fermata degli autobus, le file al collocamento, quei risvegli che sanno di alcool e rimpianto.
Bart ci accompagna, tenendoci la mano, tra le miserie, gli eroismi, i marciapiedi e i dischi di una vita spezzata ma non infranta, piegata ma non rotta.
Il tutto avvolto in una caldissima, sabbiosa, dolciastra, meravigliosa atmosfera blues.
Racconti che hanno la Musica come assoluta protagonista.
Il Blues come  stato d’animo e  a volte, spesso, come stile di vita,  certamente non   “le solite 12 battute”, “i soliti tre accordi “ frasi spesso pronunciate da chi crede di liquidare una forte esperienza emotiva come puro e semplice genere musicale. Certo è che, come genere musicale, il blues rappresenta le origini del  jazz ed ha influenzato gran parte del rock degli anni ’60-’70. Il bluesman, per definzione, raccoglie  in sé tristezza  e  rassegnazione, considera questa sua vita come una sorta di viaggio, un errare da un posto all’altro per sfuggire al suo malessere senza avere una meta precisa. Dustyroad ha come riferimento Jack Kerouac, Allen Ginsberg, William Burroghs, Gregory Corso e tutta la generazione di poeti e scrittori On the Road che insieme ai giovani di allora vissero il sogno della Beat GenerationE chiudendo con le parole dell’autore:
Le loro canzoni non avevano produttori. Quelle canzoni ascoltate oggi, a distanza di ottanta e più anni, sono tali e quali a quelle che suonavano nelle strade, nelle feste o davanti alle loro case, e non hanno perso un briciolo della loro forza, della loro poesia. Per questo, definire il blues la purezza assoluta della musica non è esagerazione.
Soffiate via la polvere che c’è un tesoro nascosto.”

Mr.Hyde


Napolitano fa gli auguri di Natale al Quirinale e impone il suo diktat: "no al voto anticipato"

Napolitano, in occasione degli auguri di Natale al Quirinale, davanti alle alte cariche dello Stato ribadisce e rinsalda la sua determinazione al non voto per il 2014 : “ L'europa ci chiede le riforme non il voto. Il mio incarico è gravoso, renderò noti i limiti del mio mandato
Parole che arrivano al termine di un discorso in cui l'inquilino del Colle chiede al Parlamento di proseguire sulla strada delle riforme, a partire dalla legge elettorale. Ma senza andare a votare.
Il presidente della repubblica

Davanti ai ministri, al premier Letta e al segretario Pd Matteo Renzi (che se ne va prima del brindisi), ribadisce:" No al voto anticipato. Gli italiani vogliono risposte".
E ritorna sulla questione Berlusconi: "Non evochi colpi di Stato. Ma i suoi collaborino". Tanto che se il Parlamento non procederà con le riforme, lui potrebbe abbandonare. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano detta l’agenda delle riforme urgenti e ribadisce i limiti del suo mandato.“Non mancherò di rendere nota ogni mia ulteriore valutazione della sostenibilità in termini istituzionali e personali, dell’alto e gravoso incarico affidatomi”.

Ad ascoltarlo tutte le più alte cariche dello Stato, dai ministri del governo Letta fino al neoeletto segretario del Pd Matteo Renzi. Il sindaco di Firenze, l’unico a violare il dress code della serata e il primo ad andarsene senza partecipare al brindisi, è reduce da un discorso di apertura dell’assemblea del Pd dove non ha mai citato il Capo dello Stato. Inesperienza e disattenzione per alcuni, strategia
per altri. Il rottamatore potrebbe essere il nuovo motivo di instabilità nel governo delle larghe intese e Napolitano davanti alla platea di ministri e politici ribadisce: “No al voto anticipato“.

E soprattutto ricorda che il regista delle larghe intese è sempre il Colle: “Nel ringraziare il Parlamento e i rappresentanti delle Regioni per la fiducia, ebbi modo di indicare inequivocabilmente i limiti entro cui potevo impegnarmi a svolgere ancora il mandato di presidente. Anche di quei limiti credo abbiate memoria“. Un avvertimento che suona come una minaccia: in caso di crisi e di mancate riforme il Capo dello Stato potrebbe dimettersi, invece di sciogliere le Camere, lasciando il Paese in una situazione di stallo. “Gli italiani chiedono risposte”, ha continuato il Presidente, “non elezioni dall’esito incerto”. Tra i provvedimenti più urgenti da affrontare secondo Napolitano: la riforma della legge elettorale e della giustizia, per le quali lancia un appello anche a Forza Italia perché non resti in disparte. E il premier Letta risponde sull’attenti: “Domani il Consiglio dei ministri darà seguito ai moniti di Napolitano. Il suo è un discorso che dà speranza”.
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