Il-Trafiletto

14/12/13

Ma che freddo fa!

Brrr che freddo che fa! Siamo appena a 5° e sentiamo un freddo barbino. Ma quanto freddo farà nei luoghi vicino ai poli?  E quale sarà la temperatura più bassa registrata sul nostro pianeta?
Recentemente un nuovo record è stato registrato in Antartide, sulla dorsale di Dome Argus. In questo altopiano, durante il 2010, è stata rilevata dai satelliti una temperatura di ben -93,2 gradi. A renderlo noto uno studio scientifico americano. Il record precedente apparteneva alla stazione russa di Vostok, con -89,2 gradi rilevati nel 1983.
Località più fredda della terra
 Questa comunque resta la temperatura più fredda mai rilevata direttamente. Per quanto riguarda i luoghi abitati, invece, il record del freddo spetta a due villaggi siberiani: Verkhojansk e Ojmjako, dove venne registrata una temperatura di -67,8 gradi rispettivamente nel 1892 e nel 1933. I dati sono stati rilevati con gli strumenti a bordo del satellite Landsat 8, un progetto del Servizio geologico degli Stati Uniti e della Nasa.

Bimbo salvato da un paio di corna artificiali

Ci sono casi veramente strani, ed è grazie all'ingegno dei medici che spesso si giunge ad una soluzione che non solo salva la vita al paziente ma fa sì che possa vivere una vita normale e piena, senza traumi. Nel caso del piccolo George i medici hanno davvero avuto un'idea geniale.
 George aveva  un ematoma molto evidente posizionato proprio sulla fronte e che mostrava un aspetto non molto rassicurante e si presentava come un insieme di grumi rossi, ossa, vasi sanguigni che erano cresciuti in modo anomalo. L’unica preoccupazione di mamma Karen, malgrado suo figlio ai suoi occhi fosse bellissimo, era che crescendo, George sarebbe stato vittima di bullismo e che altri bambini lo avrebbero evitato, preso in giro e di mira.
George prima e dopo

La mamma del piccolo ha così dichiarato: “quando nacque George la mia mente andò avanti negli anni e immaginai George senza amici, non avrebbe mai avuto una fidanzata…”. Ma per evitare tutto questo i dottori hanno avuto una bella ma particolare soluzione. All’età di quattro anni, George ha subito un intervento chirurgico per allungare ed estendere la pelle della sua fronte, così da avere la possibilità di utilizzarla per rimuovere e quindi ricoprire, la zona in cui era presente l’angioma. Per rendere questo possibile, i medici gli hanno dovuto inserire due espansori di tessuto cutaneo sotto la pelle i quali, gradualmente, si sono gonfiati a tal punto da prendere le sembianze di due vere e propria corna come un diavoletto. Queste le considerazioni di mamma Karen quando ha visto per la prima volta quest’impianto di “corna” sulla fronte del suo piccolo: “quando ho visto per la prima volta gli impianti sono rimasta ammutolita, erano molto più grandi di quanto mi aspettassi. Erano posizionati su ambo le parti della fronte così da sembrare davvero due corna da diavolo. La faccina del mio angioletto si era trasformata in quella di un piccolo diavolo in carne ed ossa.” Nel 2009, dopo quattro mesi dall’operazione, George è stato nuovamente ricoverato in ospedale al Great Ormond di Londra per rimuovere le protesi. In questo modo è stato rimosso anche l’evidente angioma e la parte di pelle che si era formata sopra le protesi, è stata utilizzata in un certo senso come “toppa” per rendere ottimale il tessuto, lasciando quindi solo un’innocua cicatrice sulla sua fronte.

L'arcobaleno di fuoco

 E' come vedere fiamme bellissime alte e colorate, lassù in mezzo al cielo azzurro, ma è un fenomeno piuttosto raro. Un arcobaleno davvero particolare, che gli esperti  chiamano “arcobaleno di fuoco”, per una ragione molto semplice: osservandolo dal basso, sembra di vedere una fiamma colorata che brucia nel cielo.
Arcobaleno di fuoco

Il suo nome scientifico è arco circumzenitale: può verificarsi solo in condizioni climatiche particolarmente fredde. Secondo quanto dichiarato dagli scienziati che si sono occupati del caso, i raggi del sole devono colpire i cirri, ovvero delle nuvole che si formano a più di 6 mila metri di altezza, con un’inclinazione precisa di 58°. Di conseguenza, i cristalli di ghiaccio esagonali delle nubi si allineano orizzontalmente e rifrangono la luce creando un prisma dalle enormi dimensioni. Questo raro fenomeno è noto anche come nuvola iridescente. Nonostante si chiamino “arcobaleni”, si distinguono nettamente dagli arcobaleni che tutti conosciamo, perché hanno dei colori molto più vivaci, proprio per l’interazione tra la luce e i cristalli di ghiaccio, che la indirizzano verso il sole. Inoltre, questi archi sono rovesciati e più corti rispetto ai classici arcobaleni.

Perchè si dice: "litigare per l'ombra dell'asino"?

L'asino entra un po' ovunque, è sempre stato un po' bistrattato, e invece è, non solo simpaticissimo, ma diabolicamente intelligente.
Litigare per l'ombra dell'asino, litigare per una cosa futile, insignificante. Demostene mentre difendeva un colpevole che rischiava la pena capitale, si accorse che i giudici non facevano ttenzione a quello che diceva. Allora intercalando nell'orazione un aneddoto, si mise a raccontare di un tale che andando da Atene a Megara aveva preso a nolo un asino.
Asino

Verso mezzogiorno, non potendo resistere al calore del sole e non trovando lungo la strada neanche un cespuglio dove ripararsi, scese dalla cavalcatura e si sedette all'ombra dell'asino. Il padrone della bestia, che l'accompagnava, pretese subito u nnuovo compenso, dicendo che aveva dato a nolo l'asino e non lasua ombra. S'accese una disputa, dalle parole si passò ai fatti, ne risultò un processo. A questo punto Demostene interruppe la narrazione dell'aneddoto e riprese la sua arringa. I giudici, che intanto si erano vivamente interessati, gli chiesero come era andata a finire. "Ah!" disse Demostene. "Voi prestate tutta la vostra attenzione all'ombra di un asino, e non ne date ad un affare in cui è in ballo la vita di un uomo?".

TARTINA DI PORRI E PANCETTA

Un'idea simpatica per variare sul tema delle torte salate. Semplice da preparare e gustoso. Questo tortino si può realizzare anche con altre verdure. Conytenute le calorie: 324 kcal per porzione

Ingredienti per 4 porzioni   • 2 porri • 50 gr di pancetta a dadini • 30 gr di burro • 8 larghe fette di pan carrè  • 1 cucchiaio di senape di Digione  • 2 uova • 100 gr Robiola • 3-4 cucchiai di latte • 1 grattata di noce moscatasale e pepe.

ELIMINATE poca parte verde ai porri, sciacquateli, poi tagliateli a bastoncino, In un tegame fate sciogliere metà del burro, unite i porri e fateli insaporire per 1-2 minuti, quindi versate 2-3 cucchiai di acqua calda; salate, pepate e cuocete per circa 10 minuti.

SPALMATE il pancarré con il burro rimasto e la senape.

Tagliate ogni fetta in 2 rettangoli e con questi rivestite il fondo e le pareti dello stampo quadrato, foderato di carta da forno, sovrapponendoli leggermente fra loro.

SBATTETE in una terrina le uova con la robiola, stemperandola bene, il latte, un pizzico di sale e la noce moscata.

SISTEMATE nel guscio di pane i porri e la pancetta rosolata in tegame nel suo grasso. Su tutto versate le uova sbattute. Cuocete in forno caldo a 180°C per 15- 20 minuti. Servite il tortino caldo o tiepido.

VARIANTI APPETITOSE
l • Ottimo il tartina con indivia belga stufata, sempre completato dal composto di uova e dalla pancetta.
2 • Vanno bene anche gli asparagi, ma con dadini di prosciutto cotto
Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.