Il-Trafiletto

12/12/13

TACCHINO CON SALSA D I CAROTE

Ecco una ricetta semplice, leggera e originale, che propone le carote non solo come contorno, ma anche come cremoso condimento. Calorie contenutissime in 310 kcal per porzione.

Ingredienti per 4 porzioni • 600 gr di fesa di tacchino • 6 carote • 2 spicchi di aglio fresco • 4 cucchiaio di olio EVO • l dl di vino bianco secco • 2 steli di erba cipollina • 2 rametti di timo • sale e pepe. 

PELATE le carote, tagliatene due a pezzetti e lessatele in acqua leggermente salata a bollore per circa 20 minuti. Quando saranno ben tenere scolatele, quindi frullatele; trasferite il purè ottenuto in una ciotola e tenete da parte.

TAGLIATE la fesa di tacchino a fette dello spessore di circa l cm e ricavatene poi delle piccole scaloppine; appiattitele leggermente con il batticarne. A questo punto sbucciate l'aglio, schiacciatelo con lo spremiaglio quindi fatelo appassire in un grande tegame con l'olio.
Tacchino con carote

UNITE le fettine di tacchino, cuocetele a fiamma media 2-3 minuti per lato, bagnatele con il vino bianco, salate e pepate. Coprite il tegame con un coperchio e lasciate cuocere lo carne per l0 minuti circa. Tagliatele a rondelle le restanti carote, unitele alla carne e proseguite lo cottura per altri l0 minuti; regolate di sale e spegnete

DISPONETE le fettine di tacchino con le carote a rondelle in un piatto da portata. Versate il purè di carote nel fondo di cottura della carne, scaldate lo salsa, poi versatene un cucchiaio su ogni fetta. Cospargete con l'erba cipollina e il timo tagliuzzati e decorate a piacere con fettine di limone.

VARIANTI APPETITOSE
l • Per un secondo più raffinato sostituite il tacchino con fette di filetto di vitello, cuocendolo insieme alle carote per soli 8-10 minuti.
2 • Al posto delle carote usate le patate, anch'esse in parte tagliate a rondelle sottili, in parte lessate e frullate.

Perchè si dice "acqua alle corde"?

Forse non avrete sentito questo modo di dire così come lo propongo, ma in forme diverse, in ogni caso qualcosa di simile vi sarà capitato di sentire. L'origine è marinaresca, e affonda le sue radici  nell'esperienza di navigazione.
Acqua alle corde, nel 1586, per ordine di papa Sisto V, l'architetto Domenico Fontana doveva doveva innalzare sull'apposito piedistallo l'obelisco che oggi si ammira al centro di Piazza San Pietro a Roma. Era un'operazione che richiedeva la massima concentrazione e il massimo silenzio, quindi, per evitare confusione, il papa aveva fatto emanare un editto che vietava a chiunque non fosse addetto ai lavori, di entrare nel recinto o semplicemente di parlare.
Acqua alle corde

Bastava già il parapiglia creato dai 140 cavalli e dagli 800 uomini impiegati nei lavori. I trasgressori agli ordini del papa, sarebbero stai impiccati seduta stante e, per l'occasione, all'interno del recinto,il bargello e i suoi sbirri avevano eretto il patibolo. Secondo la tradizione, un certo Bresca, di San Remo, capitano di un bastimento genovese, si accorse ad un dato punto che le corde che reggevano il monolito tendevano ad allungarsi, a causa dell'eccessivo peso, e quindi avrebero finito per rompersi, provocando la distruzione dell'obelisco. Quindi, incurante dell'editto papale, si mise a gridare: "Acqua alle corde!" ( per l'esattezza, come narra Daniele Morchio, Aiga, dai de l'aiga ae corde). Da buon marinaio sapeva che la canapa, bagnata, si restringe e si accorcia. L'architetto, per fortuna, dette immediatamente l'ordine di bagnare tutte le corde, e così l'operazione fu felicemente portata a termine. Inutile dire che invece di essere impiccato, il Bresca ricevette, insieme agli elogi papali, anche consistenti privilegi, tra cui una lauta pensione mensile, estensibile ai discendenti, il titolo di capitano del primo reggimento di linea pontificio, con l'autorizzazione a protarne la divisa e innalzare la bandiera pontificia sul suo bastimento.

11/12/13

La Juve…”scivola” nell'Arena Turk ! Immeritata l’eliminazione dalla Champion decisa da Sneijder a 5’ minuti dalla fine.

La Juventus…”scivolanell’Arena Turk! Finisce 1-0 per il Galatasaray l’incontro sospeso ieri sera ed i se ed i ma già “scivolano” via senza requie in casa bianconera. Il fato ha sentenziato: e la squadra del “Mancio” a passare agli ottavi di finale. Una partita “segnata”per i bianconeri che vengono puniti immeritatamente da Sneijder, bravo a trovare il diagonale vincente che trafigge Buffon e manda in visibilio il pubblico sugli spalti. Disperazione ed incredulità per la squadra di Conte che nonostante il campo ai limiti dell’impraticabilità era riuscita a tenere in ogni modo con immensa personalità il risultato sullo 0-0 che sarebbe valso la qualificazione. Poi il goal degli uomini di Mancini che a 5' dalla conclusione mette fine a due giorni a dir poco allucinanti relegando la Juventus immeritatamente in Europa League. Tanti troppi i rimpianti e soprattutto il meteo ingiusto per una gara che avrebbe meritato migliore sorte per il valore delle due compagini ma che ancora una volta ha “punito”una Juve meritevole di andare avanti in Champions. Ma proviamo a rigor di logica di parlare della cronaca della partita.

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Tevez scivola durante un'azione di gioco!
Juventus in palla- In avvio le squadre si presentano con le stesse formazioni della sera precedente quando Proenca aveva fermato il gioco. L'arbitro portoghese scodella il pallone nella metà campo turca dando nuovamente avvio al match. La Juve riparte subito bene prendendo in mano il possesso del gioco nonostante le pessime ed inaccettabili condizioni del terreno di gioco. E la prima azione pericolosa è proprio dei bianconeri che con Lichsteiner al 35', servito egregiamente da Tevez, va vicino al vantaggio. La difesa del Galatasaray si salva in calcio d'angolo. Al 41' nuova occasione colossale per Tevez:

l'argentino si libera benissimo del suo marcatore su assist perfetto di Llorente, entra in area di rigore, ma al momento del tiro…indovinate? Scivola spedendo sul fondo! Proenca però dice che il gioco era già fermo per un fantomatico fallo di mano di Llorente in occasione dello stop prima del passaggio filtrante per l'argentino. Dopo un solo minuto di recupero l'arbitro manda tutti negli spogliatoi. Conte però non si da per vinto e dopo il fischio finale si reca dal portoghese Proenca protestando: «Questo non è calcio». Il tecnico della Juve chiede la sospensione del match e nello stesso momento arrivano anche Drogba e Yilmaz. L'arbitro rimanda poi tutti negli spogliatoi ma Conte prende sottobraccio l'ivoriano cercando di convincerlo a perorare la causa con l'arbitro che resta irremovibile, e mi vien da chiedere il buon gustaio del bel calcio al secolo Mancini? Probabilmente se ne sta zitto perchè sa che un terreno cosi infame è la sua unica possibilità di giocarsela contro una grande Juventus!

Il destino sceglie Sneijder- Alla ripresa delle operazioni è sempre la Juve ad impostare la manovra. Al 49' ci prova Pogba dalla distanza ma il tiro è centrale e bloccato in due tempi da Muslera. Al 54' arriva la risposta del Galatasaray, ma solo perchè Barzagli, probabilmente disturbato dagli attaccanti turchi, sbaglia un rinvio. Dalle retrovie arriva di corsa Sneijder che prova a sorprendere Buffon dai 25 metri ma la palla termina sul fondo. Al 58' occasione colossale per il Galatasaray. Pogba sbaglia un disimpegno a centrocampo sempre a causa dell'infido terreno di gioco ( grazioso arbitro portoghese!), Drogba riceve un assist perfetto servito da Sneijder, l'ivoriano si porta al centro dell’area di rigore e spara di destro a botta sicura! M tra i pali c’è non un portiere, ma bensì il PORTIERE, Gigi Buffon si supera e respinge da fenomeno qual’è! Al 60' ci prova Yilmaz su punizione ma il suo sinistro a giro finisce alta sopra la traversa. Al 62' Galatasaray ancora pericoloso: ci pensa Eboue a provare la conclusione dai 25 metri ma la sfera va alta sul fondo. Conte si sbraccia e urla dalla panchina «Ci stiamo abbassando troppo» impreca ma è impresa impossibile anche per la Juventus di questi tempi fare gioco in questo terreno infame.

Dall'altra parte invece guarda un pò il redivivo Mancini applaude i suoi, soprattutto Drogba per la grande carica che mette sul campo in ogni singola azione. La Juve però non molla di un centimetro, si appoggia su Tevez che cerca di tenere su la squadra con la sua infinità voglia di fare di autentico guerriero. Al 74' corner per i bianconeri e girata al volo di Bonucci ma la palla termina sul fondo di un nulla. La Juve continua però a guadagnare metri, a tenere alta la sua difesa mettendo in risalto una grande personalità e un carattere da grande squadra.

Il Galatasaray è schiacciato nella propria metà campo e al 79' la Juve costruisce la più grande palla gol dell’intera partita: Tevez viene servito in profondità da Vidal, il cileno appoggia al volo per Marchisio che prova la conclusione al volo ma Muslera è attento e blocca. L'impresa sembra in dirittura d'arrivo ma all'86' arriva, ingiusta, la beffa mortale. Lancio dalle retrovie per Drogba che di testa fa una sponda perfetta per Sneijder che in area di rigore non sbaglia incrociando perfettamente sul secondo palo. Nulla da fare nemmeno per super Gigi: uno a zero per il Galatasaray e pubblico in visibilio sugli spalti. Conte prova il tutto per tutto: fuori Marchisio, dentro Quagliarella per gli ultimi quattro minuti di passione. All'88' Tevez prova il jolly su punizione ma il tiro finisce sulla barriera vanificando la chance per i bianconeri. Al 90' altro cambio per Conte che leva Bonucci ed inserisce Giovinco nel tentativo di risolvere la questione. Ma non c'è più tempo. Proenca ( che coraggio, ma riuscirà a dormire la notte?) fischia la fine e la Juve dice addio alla Champions!

Micorsoft dà la scalata a Skype

Micorsoft non si accontenta, dopo Nokia, ecco che concorre all'acquisizione di Skype. Così oggi il Tribunale Ue ha dato  il suo assenso all'acquisizione  in quanto compatibile con le norme del mercato unico europeo.  La fusione dei due colossi informatici non restringe la concorrenza né nel mercato delle videochiamate per il grande pubblico né in quello delle comunicazioni per le imprese. Lo ha chiarito il Tribunale Ue, con la sentenza 11 dicembre 2013, nella causa T-79/12, bocciando il ricorso di Cisco Systems Inc e Messagenet SpA.  Si tratta infatti di settori soggetti ad una espansione talmente rapida, osservano i giudici di Lussemburgo, per cui tali quote possono rivelarsi “effimere”.
Skype-Microsoft

Bocciato anche l’argomento relativo al mercato delle comunicazioni per le imprese dove Microsoft potrebbe riservare al suo prodotto Lync un’interoperabilità preferenziale con Skype a discapito dei suoi concorrenti. Si tratta, osserva la Corte, di un pericolo soltanto teorico e ancora non attuale.  Nel settembre 2011 Microsoft aveva notificato alla Commissione l’intenzione di acquisire il controllo di Skype. La Cisco e la Messagenet, che forniscono servizi e software di comunicazione via Internet per le imprese ed il grande pubblico, hanno subito reagito inviando alla Commissione osservazioni volte a dimostrare gli effetti anticoncorrenziali della fusione. Nell’ottobre 2011, però, la Commissione ha dichiarato la concentrazione compatibile con il mercato interno. Da qui il ricorso di Cisco e Messagenet dinanzi al Tribunale per chiedere l’annullamento della decisione.  Non solo, Microsoft non è altrettanto forte nel segmento tablet e smartphone – dove fra l’altro ci sono analoghe concentrazioni - che insistono sul medesimo mercato. Per cui qualsiasi tentativo di aumentare i prezzi potrebbe indurre i consumatori a cambiare piattaforma.  A proposito, invece del mercato business, il Tribunale ricorda, in primo luogo, che una concentrazione può essere dichiarata incompatibile con il mercato interno solo se nuoce in modo diretto ed immediato alla concorrenza. Mentre la supposta interoperabilità preferenziale di Lync con Skype, entrambi Microsoft, ed il relativo successo dell’operazione sono ancora tutti da dimostrare. Non solo, Skype non consente alle imprese di rivolgere proposte commerciali ai suoi utenti, i quali si servono di norma di uno pseudonimo e possono essere contattati unicamente previa autorizzazione. Mentre i clienti potranno sempre liberamente contattare via Skype le imprese (anche se prive del sistema Lync e i Skype). Infine, il Tribunale sottolinea che nel settore imprese vi sono già ampie concentrazioni, come per esempio quella di Cisco, la quale, di per sé sola, detiene una quota di mercato maggiore di Microsoft. Una condizione che riduce considerevolmente la capacità di Microsoft di ostacolare la concorrenza in tale mercato. Per tutte queste circostanze il Tribunale ha respinto integralmente il ricorso della Cisco e della Messagenet.

Anche Facebook pubblica le tendenze top 2013

Il social network in livrea blu ha pubblicato una classifica dei temi che più hanno coinvolto il popolo dei naviganti del web. E non poteva non farlo, dato che è stato preceduto da Yahoo e Bing.
Papa Francesco, le elezioni (di vari Paesi) e il Royal Baby: sono questi i tre macro argomenti che hanno tenuto banco nel 2013 su Facebook.
Facebook
 Dopo Yahoo! e Bing di Microsoft, in attesa dello Zeitgeist di Google, anche FB ha pubblicato la classifica dei temi più 'chiacchierati' quest'anno sulla sua piattaforma. Nella top ten globale al decimo posto entra Mandela. In Italia sul podio c'è Lampedusa seguita da Elezioni politiche e Mario Balotelli. Le dimissioni di Benedetto XVI e l'arrivo del pontefice sudamericano sono la ''notizia dell'anno'' anche su Facebook. Fra tutti i post e i commenti della platea globale del social network - oltre un miliardo di persone - il tema più menzionato è stato proprio Papa Francesco. A seguire ''Elezioni'', visto che in diversi Paesi - Italia in testa - si sono svolte importanti consultazioni politiche. La nascita del Royal Baby è al terzo posto, davanti a ''Tifone'' e a Margaret Thatcher. Nelson Mandela al decimo posto. In testa agli argomenti più 'chiacchierati' in Italia c'è Lampedusa, con il naufragio degli oltre 360 migranti, seguito da elezioni e Balotelli. Il Royal Baby è al quarto posto davanti a Margherita Hack, Giulio Andreotti, Meteorite, Aumento dell'Iva, Papa Benedetto, Costa Concordia. Facebook ha stilato anche la classifica degli ''avvenimenti'' più importanti per i suoi iscritti: al top ci sono le relazioni sentimentali e i viaggi. Fra i luoghi in cui sono stati effettuati più check-in in Italia spicca piazza San Marco a Venezia.
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