Il-Trafiletto

03/12/13

Piccoli semi aromatici di sesamo: contro colesterolo, trigliceridi e altro ancora

Da bambina amavo gustare delle barrettine di semi di sesamo e miele, che trovavo assolutamente deliziose al palato, croccanti e dolci, ma mai stucchevoli. Le avevo assaggiate presso un'erboristeria antica, il cui titolare, colpito dalle mie curiosità, me ne aveva regalate un paio per farmele provare. Divenni una sua cliente affezionata.
I semi di sesamo possono essere considerati come una delle fonti vegetali di calcio principali. 100 grammi di semi di sesamo contengono infatti contenere dagli 800 ai 1000 milligrammi di calcio. Nella stessa quantità di semi di sesamo sono presenti circa 470 mg di fosforo, 815 mg di magnesio e 20,1 mg di ferro, oltre al 18,7% di proteine.
Semi di sesamo

Altre fonti vegetali di calcio sono rappresentate dai semi di chia, dalla quinoa, dai fichi secchi e dalle mandorle, oltre che da verdure come spinaci e broccoli. Essi rappresentano inoltre una fonte di manganese, zinco e selenio. Sono inoltre ricchi di acidi oleici, che contribuiscono a ridurre i livelli di colesterolo LDL nel sangue e ad incrementare la presenza di colesterolo "buono" HDL. 100 grami di semi di sesamo contengono il 25% della dose giornaliera raccomandata di acido folico. Tra le vitamine del gruppo B, contengono niacina, nella quantità di circa 4,5 mg ogni 100 grammi, il 28% del fabbisogno quotidiano. Ai semi di sesamo sono state attribuite proprietà antiossidanti e anticancro. Essi inibirebbero lo sviluppo del cancro al colon, per via del loro contenuto di acido fitico. Il loro contenuto di lignani permette il controllo della pressione sanguigna, con effetti anti-ipertensivi. Il consumo di semi di sesamo può contribuire a prevenire la formazione di placche sulle pareti delle arterie. L'assunzione di semi di sesamo è benefica per le ossa, migliora le funzioni del fegato, è efficace nella rimozione dei vermi intestinali, riduce i reumatismi e i dolori articolari, stimola la circolazione e contribuisce a migliorare la digestione. L'olio di sesamo, ricavato dai semi, viene impiegato per la cura della pelle, per effettuare massaggi rinvigorenti, contro la forfora e per contrastare la congestione nasale. La medicina occidentale utilizza massicciamente i farmaci per controllare colesterolo e trigliceridi e c’è voluta la rivista medica Archives of Iranian Medicine a pubblicare uno studio che dimostra come i semi di sesamo riescano a regolare i trigliceridi e lipidi nei pazienti diabetici.   Il tahini, noto anche in Italia come la tahina (un alimento ottenuto dai semi di sesamo bianco), riesce ad arrecare grandi benefici nei diabetici nella regolazione del metabolismo dei lipidi. Non si tratta certo della panacea per tutti i mali , ma questo alimento è riuscito a ridurre i markers delle malattie cardiovascolari del 39% in sole sei settimane. Lo studio è stato condotto su 41 pazienti con diabete di tipo 2 che sono stati assegnati in maniera randomizzata a due gruppi. Ad un gruppo sono stati somministrat 28 grammi di Tahini (nota cone Ardeh in persiano) a colazione, mentre l’altro gruppo faceva colazione normalmente. Dopo sei settimane il gruppo che aveva mangiato Tahini mostrava una diminuzione del colesterolo totale, di quello LDL e di altri parametri lipidici aterogenici oltre a un lieve aumento del colesterolo buono, HDL.

Seduzioni a tavola: Gazpacho andaluso


Seduzioni a tavola
Cari seduttori della cucina romantica, prima di spiegarvi come lanciarvi nella preparazione di questa ricetta è necessario che io faccia delle premesse importanti.
 Ingredienti
1 litro di succo di pomodoro
1/2 peperone rosso
1/2 peperone verde
1/2 cipolla
1/2 cetriolo
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
2 fette di pane casereccio
1 spicchio d'aglio
aceto rosso
sale 
peperoncino

Sappiate che il pomodoro è il re della cucina estiva, e sono molti ormai a conoscere e ad apprezzare questa fresca e saporitissima ricetta della cucina andalusa dove il pomodoro la fa da padrone. L'unico problema del gazpacho è che, secondo la ricetta classica, bisogna usare i pomodori freschi, sbolentarli, pelarli e diluirli con l'acqua dopo averli frullati. se si vuole preparare il gazpacho all'ultimo momento si va incontro ad uno scoglio insormontabile, perchè anche se si dispone di tutti gli ingredienti, spesso non si ha il tempo di raffreddarlo adeguatamente; ricordo infatti che la seconda caratteristica di questa minestra estiva, è che deve essere servita gelata. Una cuoca spagnola mi suggerì di usare il pomodoro da bere in bottiglia (ovviamente senz'acqua) e questo è stato illuminante.
Gazpacho

Sappiate però che dovrete aver enel freezer tutte le verdure tagliate a cubetti, insieme ad una confezione di pane casereccio affettato. Tagliate per bene gli ortaggi e riunite in un sacchettino il peperone rosso e metà della cipolla e del cetriolo (se al vostro lui/lei il cetriolo non piace, sostituitelo con cetriolini sott'aceto). Tenete invece in un sacchetto separati il peperone verde e le altre 2 verdure tagliate.
E ora prepariamolo: prendete una delle 2 fette di pane, togliete la crosta e ammollatela in acqua e aceto. Tagliate a dadini l'altra fetta e friggete i crostini. Mettete nel frullatore 2 scodelle circa di pomodoro, il peperone rosso, l'aglio schiacciato, metà della cipolla e del cetriolo, la mollica bagnata nell'aceto, l'olio, il sale e un po' di peperoncino in polvere. Frullate fino a ridurre tutto in  crema, assaggiate e regolate gli ultmi due ingredienti. Versate la crema di pomodoro in una larga coppa di cristallo e tenetela in frigorifero finio al momento di mangiare. Accompagnatela con delle ciotoline contenenti il peperone verde e le altre verdure a dadini, non dimenticando i crostini fritti. Se volete un tocco più coreografico, mettete la ciotola di cristallo su un piatto circondata da una corona di ghiaccio tritato o a cubetti e tanti rametti di basilico. 



Perchè si dice: "do ut des"?

E rieccoci con il "latonorum", a volte cari lettori, penso che sia diventata una fissazione. E forse lo è, ma la curiosità di approfondire è tanta e se possibile soddisfare la curiosità cibando la mente è un ottimo allenamento per le nostre cellule grigie.
Do ut des

Do ut des, do perchè tu dia. Si usa per indicare accordi in cui i reciporci vantaggi più o meno si equivalgono. O come per enunciare la legge che ogni dare umano pretende ed è soggetto ad un compenso. In tempi antichissimi, quando non esisteva ancora la moneta, tutto il commercio si svolgeva secondo queste quattro formule: do ut des (ti do la mercanzia, perchè tu me ne dia un'altra di genere diverso); do ut facias (ti do mercanzia perchè tu lavori per me); facio ut facias (lavoro per te, perchè tu lavori per me); facio ut des (lavoro perchè tu mi dia mercanzia).
Praticamente le basi orali dei contratti moderni.

Co.Re.Com.

Spesso ci sentiamo disarmati di fronte alle numerose e piccole prepotenze della vita quotidiana e si finisce per lasciar perdere.
Una delle tante è la poco simpatica abitudine dei gestori telefonici di affibbiarci servizi non richiesti, piccoli importi in bolletta possono dare inizio ad una lunga ed estenuante trafila di telefonate con segreterie telefoniche prive di soluzioni.
Esiste il Co.Re.Com.  il Comitato Regionale per le Comunicazioni: non siamo disarmati.
Vi riporto la mia personale esperienza.
Circa un anno fa mi sono accorta di ben due voci sconosciute sulle mie bollette telefoniche, servizi mai richiesti e che non avrei nemmeno utilizzato: chiamo il gestore, segnalo la cosa e chiedo il rimborso di quanto già pagato.
Mi rispondono di stare tranquilla, tutto a posto.
Invece no, nella bolletta successiva ritrovo le due voci di spesa e li richiamo. Questa volta rispondono che per avere il rimborso avrei dovuto chiederlo prima della scadenza del periodo di prova!
Mi sono rivolta al Co:Re.Com., gentili ed efficaci in meno di un mese sono stata risarcita  fino all'ultimo centesimo, in un anno era diventato un bel gruzzolo: circa cento euro.

TORTA DI SCAROLA E FIORI DI ZUCCA

Antipasto per otto persone o piatto unico per quattro: scegliete voi come servire questa croccante sfoglia, gustosa e ricca di fibre. Attenzione se ne fate un antipasto, ha 301 kcal per porzione

Ingredienti per 8 porzioni
2 dischi di pasta sfoglia pronta • 2 grossi cespi di scarola • 12 fiori di zucca (sostituire con carote gratuggiate se non sono reperibili i fiori di zucca) • 2 cucchiai di olio EVO • 3 spicchi d'aglio • 1 pizzico di peperoncino in polvere • 2 uova e un tuorlo • 40 gr di pecorino romano grattugiato • 1 cucchiaio di semi di sesamo • sale.

Torta salata di scarola
PULITE i fiori velocemente sotto l'acqua, eliminate il pistillo e tenetene da porte i più belli. Poi riducete a striscioline le corolle. Mondate la scarola, spezzettatela con le mani, lavatela e sgrondatela, quindi tritatela grossolanamente con lo mezzaluna o con il coltello trinciante.

SCALDATE l'olio in un tegame, insaporitevi gli spicchi d'aglio schiacciati e, quando tendono a diventare trasparenti, aggiungete la scarola; salate, aggiungete il peperoncino e cuocete per circa 5 minuti.

ELIMINATE l'aglio (se vi piace lasciatelo e schìccciatelo bene con una forchetta in modo da sminuzzorlo). Unite i fiori di zucca e cuocete altri 2-3 minuti. Raccogliete lo scarola con i fiori di zucca in una terrina. Incorporatevi le 2 uova intere e il pecorino, amalgamando bene il tutto.

FODERATE una tortiera con carta da forno. Sistemate il primo disco di pasta, bucherellate la superficie e versatevi il composto di scorola. Livellatelo e coprite con il secondo disco di pasta, sigillando i bordi. Bucherellate di nuovo e spennellate con il tuorlo sbattuto con un goccio d'acqua.

COSPARGETE con il sesamo e cuocete in forno caldo a 200°C per circa 25 minuti. Lasciate intiepidire, affettate e servite, decorando a piacere con i pistilli dei fiori di zucca.

VARIANTI APPETITOSE 
1-• Sostituite lo scorola con circa 800 g di zucchine, tagliate a rondelle e schiacciate con lo forchetta una volta che sono cotte.
2• Il risultato è ottimo anche con 4 cespi di insalata belga, cotti come lo scorola.
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