Il-Trafiletto
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09/06/14

GELATO DI BASILICO E MANGO

PREPARATE IN ANTICIPO QUESTO DELIZIOSO GELATO, CHE ABBINA IN MODO ORIGINALE IL GUSTO ESOTICO DEL MANGO CON IL PROFUMO MEDITERRANEO DEL BASILICO.  kcal per porzione 216 per il gelato al basilico

ingredienti per 12 porzioni • 1 CIUFFO DI BASILICO • 1 DL DI LATTE • 300 G DI YOGURT GRECO • 2 DL DI PANNA FRESCA • 100 G DI ZUCCHERO 
per il gelato al mango • 400 G DI POLPA DI MANGO • 100 G DI ZUCCHERO • 2 DL DI PANNA FRESCA 

SCALDATE il latte in una piccola casseruola, unite 12 foglioline di basilico lavate, lasciate insaporire per l minuto, spegnete il fuoco e lasciate in infusione per circa 30 minuti. Nel frattempo preparate il gelato al mango.

 FRULLATE la polpa di mango con la frusta elettrica, unite lo zucchero, incorporate la panna leggermente montata, versate il composto nella gelatiera e azionatela per 20-30 minuti, finché sarà pronto il gelato. Trasferitelo in un contenitore ermetico e conservatelo nel freezer.

GELATO DI BASILICO E MANGO
TOGLIETE la menta dal latte, quindi mescolate quest'ultimo con lo yogurt e con la panna montata. Trasferite anche questo composto nella gelatiera e azionatela per altri 20-30 minuti. Riponete il gelato in un recipiente e conservatelo nel freezer.

TIRATE fuori dal congelatore i due gelati 1-2 minuti prima di servirli. Disponeteli in una coppa di vetro, decorateli con ciuffetti di basilico fresco e portateli in tavola.

VARIANTI APPETITOSE 
l • Invece del basilico, aromatizzate il latte con 6-7 foglie di menta.
2 • Con lo stesso procedimento seguito per il gelato al mango, potete preparare un gelato alla papaya, dal gusto delicato, simile al melone.

L'IDEA VELOCE
GELATO DI LIMONE ALLA SALVIA Per 6 porzioni: scaldate 1,5 dl di latte, unite 6-7 foglie di salvia, fate sobbollire un istante, spegnete e lasciate raffreddare; alla fine eliminate la salvia. Filtrate il succo di 3 limoni, poi sbattetelo con la frusta elettrica insieme con 100 g di zucchero semolato finissimo e 3cucchiai di sciroppo al limone. Mescolatevi la polpa di l mela grattugiata, il latte aromatizzato freddo, e 2 dl di panna montata. Versate il composto nella gelatiera e azionatela per 20 minuti circa. Servite il gelato in coppette.

07/06/14

PERICOLO TROPICALE

Sempre più consumatori di casa nostra inseriscono abitualmente a tavola la cosiddetta frutta tropicale: non c'è pasto di tendenza in cui non compaia ananas, papaya, frutto della passione, mango, avocado, maracuja. 

Qualcuno si fregia addirittura di servire meloni e arance provenienti da altri paesi. Il fenomeno è così vistoso che si può parlare di una vera e propria passione. Una passione che nasconde, però, non poche insidie. La ragione? Può succedere che i paesi da cui proviene la frutta, in genere extraeuropei, facciano ricorso a metodi di coltivazione, conservazione e spedizione che in Italia sono ormai fuorilegge da decenni.

Ananas
Sotto accusa soprattutto il ricorso scriteriato ai fitofarmaci che sono impiegati per mantenere per lunghi periodi il malcapitato frutto. È evidente che il fenomeno è in relazione con i lunghi tempi di commercializzazione. Tanto per fare un esempio, le arance che arrivano dal nord Africa sono trattate con additivi per farle «marcire» più lentamente. Ma attenzione, ciò non evita certo che i frutti invecchino con inesorabile decadimento dei livelli di vitamina C. In più, le sostanze di sintesi chimica penetrano all'intemo della polpa, facendo assumere al frutto un sapore amarognolo. E non basta. Le arance che arrivano artificialmente a maturazione sono conservate in frigoriferi e poi sono immesse in una «cella di sverdimento» dove sono cosparse di etilene. Si tratta di un gas narcotico, molto dannoso per l'uomo, che «richiama in vita» gli enzimi che colorano la frutta e la fa apparire perfettamente matura.

Allo stesso inesorabile iter sono sottoposte banane e ananas che provengono dall'Africa e dall'America Latina. Avocado e banane, prima della spedizione, subiscono l'ammollo in soluzioni antiparassitarie per contrastare la formazione di funghi che potrebbero svilupparsi sotto la buccia durante il viaggio. Tra queste sostanze brilla il tiobendazolo: può restare attivo per quasi 20 giomi, comparendo tranquillamente nel nostro piatto. Un altro consiglio è di stare alla larga dalla frutta fuori stagione: ciliege, pesche e albicocche, durante la stagione fredda, arrivano certamente da lontano. l'alternativa? Anche se può sembrare arcinoto, in realtà non lo è, occorre scegliere prodotti biologici o provenienti da lotta integrata, nostrani o esotici che siano, che si trovano anche nella grande distribuzione. Se la cosa non fosse possibile, almeno al supermercato o dal «verduraio» sotto casa, pretendete di conoscere la zona di origine di un frutto.

24/05/14

CREMA CON SPIEDINI DI FRUTTA

PIACERA' A TUTTI QUESTO DESSERT DALLE NOTE ESOTICHE CHE RINFRESCA IL PALATO CON UN AROMA DOLCE, MA DELICATO. SERVITELO DOPO UN MENU A BASE DI PESCE D'ACQUA DOLCE.

Ingredienti per 8 porzioni • 2 LIME • 100 G DI LAMPONI • 2 KlWI • MEZZO MANGO • MEZZA PAPAIA • 2 FETTE DI ANANAS FRESCO • 80 G DI ZUCCHERO • 2 UOVA • 4 Dl DI PANNA FRESCA • 4 DL DI CREMA PASTICCERA.

SPREMETE i lime, lavate i lamponi e asciugateli. Pelate i kiwi, il mango, lo papaia, l'ananas e tagliateli a pezzetti. Riponete i frutti in una terrina e bagnateli con metà del succo di lime.

VERSATE in un pentolino 40 g di zucchero con il succo di lime rimasto e portatelo a bollore: cuocetelo per 2-3 minuti, fino a farlo diventare uno sciroppo. Nel frattempo sbattete le uova con lo zucchero avanzato e aggiungetevi a filo lo sciroppo.

METTETE il composto in una casseruola e cuocetelo a bagnomaria. Mescolate costantemente, a fiamma bassa, finché otterrete una crema piuttosto densa. Toglietela dal fuoco e raffreddatela subito, immergendo la base della pentola in acqua fredda.

CREMA CON SPIEDINI DI FRUTTA
MONTATE la panna con la frusta elettrica e amalgamatela delicatamente alla crema pasticcera e alla salsa al lime. Infilate la metà dei pezzetti di frutta sugli spiedini di legno, alternandoli. Distribuite la frutta rimasta e il relativo sughetto di macerazione nei bicchieri in cui servirete il dessert, ricopritela con la crema preparata precedentemente e servitela decorata con i vostri coloratissimi spiedini.

VARlANTI APPETITOSE 
1 • Insaporite ulteriormente i vostri frutti, bagnandoli anche con 1cucchiaio di Rum bianco.
2 • Per ottenere un gusto insolito e gradevole, amalgamate alla crema 2 chiodi di garofano ridotti in polvere nel mortaio.

L'IDEA VELOCE 
CREMA ALLE MORE Lavate e frullate 100 g di more, mettetele in un pentolino e scaldatele con poco acqua e 40 g di zucchero finché otterrete uno sciroppo. Montate 4 dl di panna fresca e unitela a 4 dl di crema pasticcera , e alla salsa di more preparata precedentemente. Servite la crema ottenuta in coppette da dessert, decorando a piacere con more fresche e nocciole tostate e spezzellate.

26/04/14

Tropical drink al caffè

INGREDIENTI
(PER 4 PERSONE)
1 tazza/225 g di sorbetto al mango
4 cucchiai da tavola di Cointreau
1/2tazza/l00 ml di caffè nero freddo
1/2 tazza/l00 ml di succo d'ananas
PER SERVIRE:
8 cannucce corte
PREPARAZIONE
• Passate tutti gli ingredienti assieme nel frullatore,
quindi versate in quattro bicchieri poco profondi (precedentemente
tenuti un po' in frigorifero).
COME SI SERVE
Con due cannucce in ciascun bicchiere
Tropical drink al caffè

27/03/14

LA FRUTTA ESOTICA: contiene sostanze dannose?

LA FRUTTA ESOTICA Spesso contiene sostanze dannose ormai fuorilegge. Sempre più consumatori di casa nostra inseriscono abitualmente a tavola la cosiddetta frutta tropicale: non c'è pasto di tendenza in cui non compaia ananas, papaya, frutto della passione, mango, avocado, maracuja. 


Qualcuno si fregia addirittura di servire meloni e arance provenienti da altri paesi. Il fenomeno è così vistoso che si può parlare di una vera e propria passione. Una passione che nasconde, però, non poche insidie. La ragione? Può succedere che i paesi da cui proviene la frutta, in genere extraeuropei, facciano ricorso a metodi di coltivazione, conservazione e spedizione che in Italia sono ormai fuorilegge da decenni. Sotto accusa soprattutto il ricorso scriteriato ai fitofarmaci che sono impiegati per mantenere per lunghi periodi il malcapitato frutto. È evidente che il fenomeno è in relazione con i lunghi tempi di commercializzazione. Tanto per fare un esempio, le arance che arrivano dal nord Africa sono trattate con additivi per farle «marcire» più lentamente.

frutta esotica
Ma attenzione, ciò non evita certo che i frutti invecchino con inesorabile decadimento dei livelli di vitamina C. In più, le sostanze di sintesi chimica penetrano all'interno della polpa, facendo assumere al frutto un sapore amarognolo. E non basta. Le arance che arrivano artificialmente a maturazione sono conservate in frigoriferi e poi sono immesse in una «cella di sverdimento» dove sono cosparse di etilene. Si tratta di un gas narcotico, molto dannoso per l'uomo, che «richiama in vita» gli enzimi che colorano la frutta e la fa apparire perfettamente matura. Allo stesso inesorabile iter sono sottoposte banane e ananas che provengono dall'Africa e dall'America Latina. Avocado e banane, prima della spedizione, subiscono l'ammollo in soluzioni antiparassitarie per contrastare la formazione di funghi che potrebbero svilupparsi sotto la buccia durante il viaggio. Tra queste sostanze brilla il tiobendazolo: può restare attivo per quasi 20 giorni, comparendo tranquillamente nel nostro piatto. Un altro consiglio è di stare alla larga dalla frutta fuori stagione: ciliege, pesche e albicocche, durante la stagione fredda, arrivano certamente da lontano. l'alternativa? Anche se può sembrare arcinoto, in realtà non lo è, occorre scegliere prodotti biologici o provenienti da lotta integrata, nostrani o esotici che siano, che si trovano anche nella grande distribuzione. Se la cosa non fosse possibile, almeno al supermercato o dal «verduraio» sotto casa, pretendete di conoscere la zona di origine di un frutto. Un consiglio utile per al nostra salute: "Consumiamo frutta e verdura di stagione".
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