Il-Trafiletto
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06/03/14

Perchè si dice "scaldare a bagno maria"?

Chi ha un po' di dimestichezza in cucina, conosce la procedura usata in alcuni casi per la preparazione di alcuni alimenti, che è  scaldare a bagno maria. Si dice così e in mente già sappiamo cosa fare. Certo è che però viene automatico chiedersi perchè si dica così.
Scaldare a bagno maria, l'invenzione di questo modo di scaldare i cibi viene attribuita a Maria, sorella del biblico profeta Aronne, vissuta in Egitto trenta secoli fa e identificata per tradizione anche con Myriam, sorella di Mosè.
Bagnomaria

L'uso che ne fu fatto anticamente è però molto lontano da quello che conosciamo oggi. Maria infatti fu considerata nel mondo antico, ma soprattutto nel Medio Evo, come la depositaria dell'arte magica e alchimistica del popolo ebreo. Questo particolare modo di cucinare prese in un primo momento il nome di kaminos Marias, quindi balneum Mariae e infine “bagnomaria”. A Maria si fa risalire anche l'invenzione dell'alambicco, strumento ancora oggi usato per la distillazione dei liquori e composto da una caldaia in cui il liquido viene scaldato a fiamma viva oppure, manco a dirlo, a bagno-maria.

24/01/14

Muore un santone indiano. 18 morti ai suoi funerali.

Una vicenda che ha dell’incredibile. Nella popolosa città indiana di Mumbai, capitale dello stato del Maharashtra, almeno 18 persone sono morte la settimana scorsa in una calca avvenuta durante una veglia di preghiera in memoria di un di un leader di una setta mussulmana morto il giorno prima a 102 anni. Syedna Mohammed Burhanuddin, questo il nome del santone , leader della setta Dawoodi Bohra, era un personaggio molto influente, a capo di una comunità di imprenditori che ha uffici e università in Asia, Medio Oriente e Africa. L’uomo era molto amato anche perché considerato discendente diretto del Profeta Maometto. 
Alle esequie del ‘santone’ sono giunti in migliaia ( secondo la tv NewsX, la folla era costituita da 300 o 400mila persone ), così tanti che ben presto si è creata una ressa umana rischiosissima, e 18 persone ci hanno rimesso la vita, mentre altre 40 sono rimaste ferite. Lo riferiscono i media locali, secondo i quali la tragedia sarebbe avvenuta nel quartiere di Malabar Hill, per rendere omaggio al leader indiano. Tra la folla non c’erano solo abitanti di Mumbai, ma anche gente dei paesi limitrofi. La calca scoppiata all’improvviso, ancora senza una motivazione chiara, ha creato un effetto domino che ha portato alla morte delle 18 persone. Come in altri casi, purtroppo sono mancate le misure di sicurezza: in caso di raduni di migliaia di persone, bisognerebbe ideare delle vie di fuga egente, esequie, cercare sempre di evitare la calca.
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