Il-Trafiletto
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10/09/14

La gioia di vivere una giornata al positivo

Il momento più bello delle ventiquattro ore della giornata è quando si aprono gli occhi la mattina e ci si sveglia, contemplando il creato che si riveste di luce e di gioia per il nuovo giorno. 


Non importa quanto si è dormito o se si è stanchi, tristi, malinconici, ma si possiede la certezza che abbiamo tutta una giornata davanti, da vivere e da inventare e qualsiasi cosa può accadere, succedere, cambiarci, modificarci e trastullarci,avremo la possibilità comunque di vivere la nostra nuova, unica e buona giornata

Quindi il consiglio è iniziare con un sorriso e guardare al nuovo giorno, come ad un altro dono speciale che ci è stato fatto, un'altra opportunità d'oro per completare quello che non siamo riusciti a finire ieri e provando a pensare ad un’azione positiva da fare lungo tutta la giornata

Non sprechiamola con una falsa partenza, pensando alle solite cose o ai problemi che sicuramente ci saranno e dovremo risolvere personalmente, ma facciamo che il positivo possa lavorare dentro di noi e scavare il solco giusto per seminare, nel nuovo giorno, tante cose belle e propositive, che daranno le giuste risposte, quando saremo chiamati ad affrontare le difficoltà del quotidiano.
Lascia passare il sole della vita

05/08/14

Il CV delle esperienze | Il prezzo della felicità

Il CV delle esperienze
Alcuni perseguono attività estreme, memorabili, o addirittura spiacevoli, solo per rimpolpare ciò che i ricercatori chiamano "il CV delle esperienze". 

In Kenya, Nicole e Dean soggiornavano presso un hotel particolarissimo chiamato "The Ark", dove è consuetudine far alzare gli ospiti in piena notte. Un brusco risveglio non è certo auspicabile in vacanza, ma Nicole e Dean ne sono stati entusiasti volevano vedere i Big Pive, i cinque animali più ambiti (elefante, rinoceronte, bufalo africano, leopardo e leone) ed erano dunque prontissimi a rinunciare al sonno per aggiungere un nuovo esemplare alla loro "collezione".

Un cartello sulla parete dell'hotel informava che un avvisatore acustico avrebbe suonato una volta per un elefante, due per un rinoceronte, tre per un leopardo, e quattro per un "avvistarne insolito". Alle 3 del mattino, sentendo quattro richiami, Nicole e Dean si sono precipitati fuori per vedere quell'animale fuori dal comune. Che cos'era? "Era", ride Nicole, "un istrice!". Ecco un'altra caratteristica delle esperienze, che le superiori ai prodotti: spesso riusciamo a vederne il lato positivo, o perlomeno sorriderne, anche quando tradiscono nostre aspettative. Ripensando al viaggio fatto, Nicole dice di non avere rimpianti.

Una recente ricerca condotta presso la Cornell University mostra che le persone tendono a rimpiangere l'acquisto di esperienze molto più raramente rispetto all'acquisto di oggetti. I ricercatori hanno chiesto agli studenti di ripensare ad alcune spese decise in passato e di parlare del loro più grosso pentimento. In tema di beni materiali, la maggior parte dei partecipanti ha descritto qualcosa che avrebbe preferito non acquistare, ma in tema di acquisto di esperienze, oltre l'80 per cento degli studenti ha invece raccontato un'esperienza mancata e che invece avrebbero voluto concedersi. Le esperienze sembrano talmente uniche e irripetibili da suscitare maggiori rimpianti quando non le viviamo. Nicole è felice di aver partecipato a un safari, anche se l'appartamento, a distanza di anni, è ancora da ristrutturare. Lei, però, commenta così: "Per nulla al mondo rinuncerei ai ricordi di quel viaggio. Né per un bagno, né per un'intera casa nuova".

Oltre a consentirci di partire per emozionanti avventure, il denaro ci aiuta a trasformare la nostra quotidianità, affidando ad altri l'esecuzione di compiti particolarmente odiati. Un nostro collega, Mike, riferisce di provare "terrore esistenziale" ogni volta che lava i piatti. Se non tutti provano un sentimento così forte di fronte al lavello pieno di schiuma, uno studio di caratterizzazione di una giornata tipo effettuato dallo psicologo Daniel Kahneman ha dimostrato che, prevedibilmente, i lavori di casa figurano tra le attività meno piacevoli. Le ultime ricerche condotte dallo stesso Kahneman suggeriscono anche che il nostro umore dipende, più che dalle circostanze generali della nostra esistenza, da come e con chi trascorriamo il tempo che abbiamo a disposizione. Invece di acquistare auto sempre più lussuose e case sempre più grandi, dunque, dovremmo spendere il nostro denaro per tenere lontano tutto ciò che interferisce con la nostra felicità quotidiana.(science)


18/06/14

Un po' artisti per sentirsi meglio

L'arteterapia non richiede nessuna predisposizlone particolare, e la soddisfazione, durante l'esecuzione del lavori, e a opera compiuta, modifica in positivo il nostro stato d'animo

Da sottolineare subito che non esistono ricette precise né formule rigide. Se si ha una spontanea preferenza per determinati materiali si può cercare di usare questi in vari modi, tradizionali o anche completamente nuovi. Altrimenti si può sperimentare un po' per volta fino a trovare il campo che gratifica maggiormente.

Partire dalle cose oggettivamente più facili, e da materiali e attrezzi che si hanno già in casa o che si possono comprare per cifre molto modeste, oggettivamente è la via migliore. In poche parole: la creatività viene ... creando.
È utile avere un'idea o un progetto, oppure un modello da copiare. Ma anche il semplice fatto di prendere tra le mani i materiali da usare può innestare la capacità di inventare oggetti e usi nuovi. Non essendoci alcun obbligo di produttività o di reddito, la creatività è lasciata libera d'esprimersi

Quando è una vera e propria cura. E il pensiero vola positivo. Le indicazioni più importanti sono relative ai problemi psichici, dal disagio sociale alla depressione. Disegnare, modellare o creare in altro modo permette di esprimere i sentimenti repressi senza necessità di articolarli verbalmente. l'espressione spontanea permette il rilassamento e un senso di appagamento che migliora la condizione psicologica. Quest'ultima è importante in ogni processo di guarigione; spesso scompaiono le tensioni muscolari e i dolori. Il distrarsi dalla propria condizione di «malato» e sentirsi realizzati dirige i pensieri su piani positivi. È scientificamente provato che la qualità del pensiero che la persona ha su se stessa condiziona il funzionamento del suo sistema immunitario. In altre parole: se i pensieri sono focalizzati sulla malattia, il disagio e il dolore tendono ad aumentare e la guarigione è più lenta. Una forte motivazione, invece, come può essere data da un'applicazione di tipo «artistico», accelera la guarigione e rende la malattia più sopportabile.

Centro di Arteterapia a Milano
Dove viene praticata? I risultati positivi della terapia artistica sono molto evidenti ma sono soprattutto empirici. Allo stato attuale, più che studi sistematici, esistono numerosi rapporti sull'esito favorevole ottenuto nelle numerose cliniche, pubbliche e private, in molti paesi. Di solito i medici non si oppongono all'esercizio di un'attività che in nessun caso ostacola le altre terapie praticate. Ma sono per ora relativamente poche le strutture, almeno in Italia, che chiamano al loro interno dei professionisti disponibili ad aiutare e a indirizzare i pazienti verso un'attività manuale specifica.

Il valore della prevenzione Dedicarsi all'esercizio di un hobby manuale ha aspetti terapeutici per tutti, non solo per chi si trova costretto a letto. Si ottiene un capovolgimento delle proprie abitudini dannose: un rilassamento delle aree cerebrali e muscolari troppo impegnate nello stress quotidiano e una stimolazione di altre zone cerebrali, nonché una sana emotività. Il risultato è un maggiore senso di benessere generale e persino un miglioramento del quoziente d'intelligenza (QI), grazie allo stimolo del pensiero creativo e originale

15/05/14

E fatti una risata

La psicologia positiva insegna a evocare autostima, altruismo, senso dell'humour Il buon umore, le risate e più semplicemente le emozioni positive sono in grado di assicurare la perfetta forma psicofisica riescono ad abbassare la produzione degli ormoni dello stress, come il cortisolo e a stimolare la produzione di Beta endorfine, analgesici naturali dell' organismo. 

Durante le esperienze piacevoli s'innalza la quantità di un anticorpo, l'immunoglobulina A (SIgA) che preserva dalle infezioni delle vie respiratorie. Per non parlare di tutti gli ormai noti guai che procura lo stress. Insomma, chi è ottimista è capace di garantirsi spazi da dedicare al proprio personale piacere e si ammala di meno: affronta meglio le prove cui lo pone di fronte la vita. Da questi semplici assunti, grazie alle ricerche condotte per più di 20 anni dallo psicologo americano Martin E.P. Seligman, nasce la psicologia positiva: non sterile ottimismo ma darsi da fare perché nella propria esistenza le cose vadano sempre al meglio.

E in effetti la psicologia positiva insegna a evocare autostima, altruismo, estroversione, sublimazione, autoanalisi, senso dell'humour. Vedete tutto nero? Non sopportate l'humour del vostro vicino? Beh, allora avete bisogno di cambiare rotta: coltivare il lato meno piacevole della vita oltre a rendere introversi e antipatici fa anche ammalare. Vediamo come uscirne. Diminuire l'insicurezza. È indispensabile sentire meno pressanti i problemi e cominciare a valutare con obiettività le proprie capacità. Esercitarsi a pensare positivo.

Cancellare dal vocabolario espressioni come «ho paura»: il pericolo è quello di evocare un disagio che peggiora la situazione negativa che si sta attraversando. Andare a cercare il lato positivo in ogni situazione negativa. Il «non essere capace di realizzare un bel niente» si trasforma in «se lo voglio sono in grado di fare qualsiasi cosa».

immagine presa dal web
Riavvicinarsi al gioco, alle piccole gioie di ogni giorno. In definitiva è sufficiente far riaffiorare la parte ludica della vita, di vederla sotto un' ottica diversa: accordare più spazio agli hobby, favorire l'irruzione delle attività che più ci piacciono. Amarsi per star bene con se stessi e con gli altri. Avere fiducia nelle proprie potenzialità, tenere lontani i sensi di colpa, avere una buona immagine di sé. Èevidente che occorre praticare ciò con equilibrio, evitando di sconfinare nel narcisismo, nel senso di onnipotenza.

Riappropriarsi delle proprie emozioni. Ridere o piangere quando è necessario. Cercare ogni occasione per evocare il riso: è una sferzata di salute e di energia (ci si può aiutare con libri comici, film, barzellette, ecc.) L'ideale è scoppiare in una fragorosa risata senza una ragione apparente. Una risata innesca un ciclo di eccitazione e rilassamento che dirada le tensioni e le nuvole nere. E il pianto? È altrettanto benefico: rappresenta un'incredibile valvola di sfogo per emozioni e sentimenti che se lasciati inespressi a lungo aprono la strada ad angoscia e depressione.

Aromaterapia. Ci sono molti oli essenziali che se inalati o effusi in un' ambiente attraverso un apposito diffusore stimolano sensazioni positive e buon umore (bergamotto, arancio, limone, rosmarino, eucalipto, gelsomino, salvia, sandalo, cannella). Lavoro sul corpo. Comprende un insieme di tecniche tipo Trager, Rolfing, Metodo Feldenkrais che sono incentrate sul controllo della postura e degli squilibri muscolari, sul controllo della respirazione e sui massaggi. Gli effetti? Aiutano a rilassarsi, a ottenere una migliore visione di sé, a dissipare le tensioni psicocorporee. Scrittura creativa. Buttare giù poesie, racconti, idee, un diario - senza pretese da grande narratore - permette di stimolare la pace interiore, di mettere ordine nei pensieri, di conoscersi più a fondo.
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