George, JaneE, Judy ed Elroy non si dovevano preoccupare di cucinare e lavare i piatti: potevano gustare le loro pietanze preferite (costata, pollo fritto e pizza) semplicemente ingoiando una pillola.
I Pronipoti, serie animata degli anni Sessanta, era ambientata nel 2062: ma malgrado gli sforzi creativi di innumerevoli autori di fantascienza e futurologi, gli scienziati hanno da tempo abbandonato l'idea di consumare pasti in pillole. Gli ostacoli sono insormontabili. Un maschio europeo medio deve assumere circa 2500 calorie al giorno, mentre il fabbisogno quotidiano medio per una donna è di quasi 2000 calorie.
I nutrizionisti consigliano di alternare le fonti energetiche secondo rapporti variabili: il preparatore atletico britannico Brian Mackenzie, per esempio, raccomanda di ricavare il 57 per cento dell'energia dai carboidrati, il 30 per cento dai grassi e il 13 per cento dalle proteine. I lipidi, in quanto fonte energetica più altamente concentrata, hanno circa 9 calorie per grammo, mentre i carboidrati e le proteine ne contengono circa 4 calorie per grammo. Le pillole più grosse pesano circa un grammo, e dunque, se applicassimo il rapporto calorie/fonte appena citato, in media un uomo dovrebbe ingerire almeno 521 pillole e una donna 417 pillole al giorno semplicemente per soddisfare il fabbisogno calorico essenziale, e questo senza contare le vitamine, i sali minerali e altri principi nutritivi importanti per i nostri regimi alimentari.
"Per consumare in questa forma la giusta quantità delle sostanze necessarie, dovremmo passare gran parte della giornata a buttar giù pillole", dice Marion Nestle del Dipartimento di Nutrizione, Studi Alimentari e Salute Pubblica dell'Università di New York. Per risolvere questi inconvenienti, servirebbero radicali passi avanti: non sorprende dunque che, invece di tentare di fare a meno degli alimenti, la DARPA (Agenzia di ricerca avanzata della Difesa USA) abbia sovvenzionato studi volti a garantire l'efficienza del personale militare anche in assenza di cibo per periodi prolungati.
Nel 2004, la DARPA ha lanciato un programma di sovvenzioni denominato Metabolic Dominance. Nel documento di presentazione del progetto, l'agenzia ha dichiarato di puntare alla "massima efficienza fisica e funzionalità cognitiva per la durata di tre o quattro giorni, per 24 ore al giorno, senza necessità di assumere calorie". Per conseguire questo obiettivo, secondo DARPA, i militari potrebbero essere sottoposti a tecniche di metabolizzazione forzata temporanea delle riserve di grasso accumulate. Per ora, però, nessun dato è stato reso pubblico.(science)
I Pronipoti, serie animata degli anni Sessanta, era ambientata nel 2062: ma malgrado gli sforzi creativi di innumerevoli autori di fantascienza e futurologi, gli scienziati hanno da tempo abbandonato l'idea di consumare pasti in pillole. Gli ostacoli sono insormontabili. Un maschio europeo medio deve assumere circa 2500 calorie al giorno, mentre il fabbisogno quotidiano medio per una donna è di quasi 2000 calorie.
I nutrizionisti consigliano di alternare le fonti energetiche secondo rapporti variabili: il preparatore atletico britannico Brian Mackenzie, per esempio, raccomanda di ricavare il 57 per cento dell'energia dai carboidrati, il 30 per cento dai grassi e il 13 per cento dalle proteine. I lipidi, in quanto fonte energetica più altamente concentrata, hanno circa 9 calorie per grammo, mentre i carboidrati e le proteine ne contengono circa 4 calorie per grammo. Le pillole più grosse pesano circa un grammo, e dunque, se applicassimo il rapporto calorie/fonte appena citato, in media un uomo dovrebbe ingerire almeno 521 pillole e una donna 417 pillole al giorno semplicemente per soddisfare il fabbisogno calorico essenziale, e questo senza contare le vitamine, i sali minerali e altri principi nutritivi importanti per i nostri regimi alimentari.
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Cibo in pillole |
"Per consumare in questa forma la giusta quantità delle sostanze necessarie, dovremmo passare gran parte della giornata a buttar giù pillole", dice Marion Nestle del Dipartimento di Nutrizione, Studi Alimentari e Salute Pubblica dell'Università di New York. Per risolvere questi inconvenienti, servirebbero radicali passi avanti: non sorprende dunque che, invece di tentare di fare a meno degli alimenti, la DARPA (Agenzia di ricerca avanzata della Difesa USA) abbia sovvenzionato studi volti a garantire l'efficienza del personale militare anche in assenza di cibo per periodi prolungati.
Nel 2004, la DARPA ha lanciato un programma di sovvenzioni denominato Metabolic Dominance. Nel documento di presentazione del progetto, l'agenzia ha dichiarato di puntare alla "massima efficienza fisica e funzionalità cognitiva per la durata di tre o quattro giorni, per 24 ore al giorno, senza necessità di assumere calorie". Per conseguire questo obiettivo, secondo DARPA, i militari potrebbero essere sottoposti a tecniche di metabolizzazione forzata temporanea delle riserve di grasso accumulate. Per ora, però, nessun dato è stato reso pubblico.(science)