Il-Trafiletto
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11/09/14

Un impatto a 42.000 km/h

Meteor Crater, il primo
cratere meteoritico accertato

Sono all'incirca 60 i km ad est di Flagstaff, Arizona, dove è situato il celebre Meteor Crater, ovvero sia il primo cratere meteoritico terrestre fino ad ora di cui ci si è accertati.


All'incirca 50.000 anni fa, esattamente durante il Pleistocene, periodo in cui nell'altopiano del Colorado non c'era la temperatura calda e l'umidità attuale.

Il diametro è di 1.200 metri, possiede una circonferenza dal bordo rialzato che tocca punte di 45 metri e una profondità di 170 metri (idealmente si potrebbe costruire un palazzo di 60 piani) si trova a circa 1.740 metri sopra il livello del mare. Inizialmente si pensava che la velocità di impatto fosse di 70.000 km/h, ma la stima esatta è di circa 42.000 km/h; si pensi che la separazione del primo stadio dell'Apollo 11, avvenne a 10.000 km/h.

Ricco di nichel e ferro il meteorite che impattò con la Terra, possedeva un diametro di 30-50 metri e, al momento dello schianto emanò una forza d'urto di quasi 10 megaton. Dai calcoli effettuati si pensa che vennero mosse più o meno 300 milioni di tonnellate di sedimenti. L'urto che ne scaturì ha dato vita ad una stratigrafia inversa generando una presentazione invertita degli strati  rispetto al normale: dal bordo del cratere verso l'esterno troviamo uno strato di arenaria formatasi 265 milioni di anni fa, uno strato calcareo formatosi 255 milioni di anni fa, uno di dolomite di 250 milioni di anni fa e uno di mudstone formatosi 245 milioni di anni fa.


27/07/14

Attenzione a quel che mangiate o indossate, il Nichel è in agguato con le sue reazioni allergiche.

Il nichel è un metallo di transizione di color bianco argenteo presente in concentrazioni minime nell’organismo umano mentre in natura è molto diffuso ed è presente in moltissimi oggetti usati comunemente. L'allergia a questo tipo di sostanza è abbastanza frequente, si calcola che ne soffra circa il 10% della popolazione, in massima parte di sesso femminile. Gli individui con problemi di allergia al nichelsi ritrovano ad avere, nei punti di contatto con oggetti contenenti questa sostanza, un arrossamento della pelle, con un leggero gonfiore e con bollicine che rompendosi possono dar luogo alla formazione di croste. Le zone interessate da questo tipo di allergia sono prevalentemente i lobi degli orecchi, probabilmente a causa degli orecchini, ed altre parti ben specifiche del corpo, come il centro schiena, causa il gancio del reggiseno, il collo per le collane indossate. La reazione allergica è dovuta ad una reazione di tipo immunitario; infatti il nichel viene riconosciuto come “corpo estraneo” e l’organismo attiva le sue difese, rilasciando istamina; questa sostanza provoca il caratteristico prurito allergico e determina un aumento della permeabilità dei piccoli vasi sanguigni che sono presenti nell’area interessata favorendo così l’accumulo di liquidi che danno origine alle bollicine. Il nichel è presente in numerosissimi oggetti di uso quotidiano, tra i quali fibbie, forcine da capelli, ganci del reggiseno, spille da balia, stanghette degli occhiali per quanto riguarda l'abbigliamento; anelli, bracciali e braccialetti, orecchini e tutti gli oggetti in oro bianco e argento per quanto riguarda la bigiotteria e gioielleria; inoltre oggetti più quotidiani come chiavi, cellulari, penne e quant'altro. In campo alimentare si dovrebbe innanzitutto fare attenzione ai cibi confezionati in scatolette di alluminio e lattine, nonchè ad alimenti come il cioccolato, pomodori e ortaggi, spinaci, frutta secca, cereali e frutti di mare, in particolare ostriche, salmone, cozze, gamberi. Non esiste una terapia che curi l'allergia al nichel, se non quella di evitare più che si può il contatto o l'assunzione di sostanze contenenti questa sostanza.(immagine presa dal web)
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