Il-Trafiletto
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25/10/14

L'ex direttore del Tg 4 Mediaset Emilio Fede indagato dalla Procura di Milano per false foto porno.

L'ex direttore del Tg4, indagato dalla Procura di Milano per associazione a delinquere finalizzata alla diffamazione tramite foto scottanti, si sfoga ai microfoni de La Zanzara: ”Ho pensato al suicidio”. 


 Emilio Fede, il popolare giornalista ex Rai ed ex direttore del TG4 di Mediaset si è sfogato tra le lacrime davanti ai microfoni de la “zanzara”, il programma radiofonico trasmesso da Radio 24 e condotto da Giuseppe Cruciani con la collaborazione di David Parenzo. Si è lasciato andare senza mezzi termini: “ Ho perso tutto ,– ha detto - tutto ciò che ho guadagnato in 60 anni di carriera ,con la mia storia e con la mia famiglia, alla quale ho chiesto di dimenticare il mio cognome”.

Il popolare giornalista è indagato dal pm di Milano Silvia Perrucci con l’ipotesi di associazione per delinquere finalizzata alla diffamazione assieme ad altre persone. Secondo la Procura milanese, Emilio Fede avrebbe voluto uno scandalo a luci rosse, divulgando alcune foto compromettenti riguardanti Mauro Crippa, capo dell’informazione di Mediaset. Tutto ciò con l’obiettivo di vendicarsi per essere stato licenziato dall’azienda nel 2010. A sua discolpa il giornalista confessa che quelle immagini, che ritrarrebbero il Crippa in compagnia di transessuali, sarebbero dei fotomontaggi. 

 Lancia inoltre accuse al suo ex personal trainer Gaetano Ferri, ex pugile e
pregiudicato, accusato di tentata estorsione ai danni di Fede; il Ferri è già salito sulle cronache giudiziarie per una registrazione estorta al giornalista su presunti rapporti tra Silvio Berlusconi, Marcello Dell’Utri e la mafia.

“Ho pensato anche al suicidio – ha continuato - ma voglio arrendermi soltanto quando avrò visto Ferri in galera. E’ un disegno per farmi sparire dalla scena completamente. C’è molta gente che è contro di me, per la mia fama, per la mia vicinanza a Berlusconi. Ora ho paura e temo per la mia famiglia.

01/02/14

Giorgio Stracquadanio, politico fedelissimo di Berlusconi - morto a 54 anni

Giornalista e politico "scomodo" per la sua veemenza. Sempre al centro di polemiche con politici e giornalisti. Ammalato di tumore ai polmoni è morto a 54 anni ancora giovane per lasciare il suo impegno politico.


Giorgio Stracquadanio è scomparso venerdì sera, intorno alle 21, all’ospedale Humanitas di Milano. Giornalista, 54 anni. Stracquadanio è stato per anni una delle voci più veementi del berlusconismo, uno dei sostenitori più convinti e decisi. Anche se nel novembre 2011 firma con altri quattro parlamentari pdl una lettera in cui si invita Silvio Berlusconi a comportarsi «da uomo di Stato e formare un nuovo governo». Nel 2012 si è infine distaccato dal fondatore di Forza Italia definendolo, in un’intervista al Corriere , «un leader in declino».  La storia politica del giornalista inizia però molti e molti anni prima, negli anni Ottanta, che lo vedono militare nel Partito radicale di Marco Pannella. Si lega poi politicamente a Tiziana Maiolo, con cui dà vita, nel 1993, a una lista antiproibizionista per le amministrative di Milano, lista che però non riesce a entrare in consiglio comunale.
Giorgio Stracquadanio

Si avvicina successivamente a Forza Italia, con cui sarà eletto al Senato nel 2006.  La sua capacità argomentativa negli anni successivi lo renderà un personaggio televisivo molto popolare, al centro di polemiche anche incandescenti con colleghi e giornalisti: il sostegno delle leggi ad personam, il no al ritorno al voto di preferenza, l’invocazione del «metodo Boffo» contro Gianfranco Fini. Sostiene attivamente la nascita del Pdl fondando il quotidiano online Il Predellino . Giorgio Stracquadanio è scomparso per un male incurabile che lo aveva colpito nello scorso ottobre. Lascia la compagna Tina.

05/01/14

"Restituisco irrevocabilmente il mio incarico al presidente Letta" e un viceministro si dimette per un "Fassina chi?"

E di nuovo l'Italia in balia dell'importanza personale di chi ci dovrebbe governare. Un viceministro si dimette per un "Ma chi è?". E quanta perfidia in quete due parole per offendere ed ignorare un compagno di partito? Ma questi politici se li armassero ci porterebbero ad una guerra civile per il proprio orgoglio! altro che destra o sinistra, questi sono tutti di centro ..egocentro.

Fassina chi? Così Matteo Renzi ha interrotto la domanda di un giornalista che gli stava chiedendo: "So che è allergico al termine rimpasto, ma Fassina...". Renzi lo ha guardato sorridendo ribattendo "chi?" Fassina si dimette: "Lascio dopo le parole di Renzi".
Il viceministro dell'Economia Stefano Fassina ha presentato al premier Enrico Letta le proprie "dimissioni irrevocabili", secondo quanto ha riferito all'ANSA. "Le parole del segretario Renzi su di me confermano la valutazione politica che ho proposto in questi giorni: la delegazione del Pd al governo va resa coerente con il risultato congressuale. Non c'è nulla di personale. È questione politica. È un dovere lasciare per chi, come me, ha sostenuto un'altra posizione". Così Fassina spiega le sue dimissioni.
Fassina e Renzi

"È responsabilità di Renzi, che ha ricevuto un così largo mandato - osserva Fassina, nel motivare le sue dimissioni dal governo - proporre uomini e donne sulla sua linea".

 Di conseguenza "restituisco irrevocabilmente il mio incarico al presidente Letta - aggiunge - Ringrazio il presidente Letta per la fiducia che mi ha concesso. Ringrazio anche il ministro Saccomanni per l'opportunità che mi ha dato per lavorare con lui. Ringrazio i colleghi, il viceministro Casero e i sottosegretari Giorgetti e Baretta per l'ottima intesa che abbiamo avuto. Continuerò - conclude Fassina - a dare il mio contributo al governo Letta dai banchi della Camera"                                    fonte ANSA

01/01/14

Fai buon viaggio Puccio! | Scomparso Puccio Corona storico giornalista Rai

È morto martedì pomeriggio, a Roma, lo storico giornalista della Rai Puccio Corona. Lo rende noto il collega e amico di sempre Paolo Di Giannantonio. Corona, 71 anni, nel corso della sua lunga carriera in Rai è stato tra l’altro conduttore dei programmi «Lineablu» e «Uno Mattina» oltre che inviato di «Tutto il calcio minuto per minuto» e poi per «Speciale Tg1».

LA CARRIERA - Nato a Catania il 9 aprile del 1942, Puccio Corona inizia la carriera da giornalista a 24 anni. Fratello di Vittorio, anch’esso giornalista, e zio di Fabrizio Corona, Puccio si è occupato di cronaca, sport e non solo, collaborando molto anche con le testate del Tg1 e Tg2 della Rai. Inviato speciale in Italia e all’estero, in particolare si ricorda una sua inchiesta sulle vittime dell’immigrazione clandestina, la strage di Porto Palo, che anticipò di anni argomenti che sono oggi di tragica attualità.



«UNO MATTINA» - Dal 1986, Puccio Corona diventa colonna portante del nuovo programma «Uno Mattina» che condurrà dal 1989 al 1994 e poi ancora nel 2001. I telespettatori della Rai l’hanno visto, inoltre, nel 2005 come conduttore della trasmissione domenicale «Vivere il Mare» di Rai 2. Una lunga carriera da professionista, fino al 2007, quando Puccio Corona è andato in pensione. La morte di Puccio Corona, uno dei volti più familiari della tv, ha suscitato il cordoglio in tutto il mondo del giornalismo ed in particolare alla Rai e al Tg1.                                                                       fonte
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