Il-Trafiletto
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18/08/14

Cronologia della levitazione | Ricerca sulla levitazione: sempre più in alto

Levitazione: i passi avanti
effettuati durante gli anni
dal 1909 al 2013

Questa è una breve cronologia riguardo i passi avanti effettuati dalla ricerca riguardo la levitazione nel corso degli anni. 

1909 Robert Millikan e Harvey Retcher dell'Università di Chicago tanno levitare goccioline d'olio dettncamente cariche all'interno di un campo elettrico, allo scopo di misurare la carica di un elettrone.

1971 Presso i Laboratori Bell, negli USA, Arthur Ashkin e Joseph Dziedzic utilizzano un laser per far levitare otticamente particelle di vetro. Moderne versioni delle loro "pinzette ottiche" sono tuttora in uso ne! campo della ricerca.

1980 La NASA sviluppa un sistema di levitazione acustica per simulare condizioni di microgravità, riuscendo a sollevare oggetti quali una sfera di legno del diametro di 5 mm e una gocciolina di glicerina.

1997 Andre Geim della Radboud University Nijmegen, nei Paesi Bassi, conduce un celebre esperimento facendo levitare una rana viva all'interno di un campo magnetico. La prodezza gli vale un premio Ig-Nobel nel 2000.

2006 Scienziati della Northwestern Polytechnical University, in Cina, utilizzano onde sonore per far levitare piccoli animali, tra cui formiche, coccinelle, scarafaggi, ragni, api e pesci.

2013 Ricercatori dell'Istituto Tecnologico Federale Svizzero di Zurigo scoprono una tecnica per spostare e manipolare più oggetti contemporaneamente utilizzando onde sonore.(science)


16/07/14

Le strisce magnetiche | La loro importanza si chiari' negli anni '60

Nel 1962 Harry Hess, all'epoca direttore del dipartimento di geologia dell'Università di Princeton, negli Stati Uniti, avanzò un'ipotesi stupefacente.

L'espansione dei fondali oceanici, come fu chiamata la teoria di Hess, prevedeva che, via via che "sezioni in sollevamento delle celle di convezione del mantello" sgorgavano dalle profondità al di sotto delle dorsali medio-oceaniche, il nuovo materiale spingesse via il precedente in modo tale che metà si allontanasse da una parte della dorsale e metà dall'altra, ampliando così lievemente l'oceano. Prima o poi il flusso iniziale si sarebbe ritrovato a migliaia di chilometri dalla dorsale. I due continenti, un tempo uniti, sarebbero finiti a grande distanza. Inoltre, anziché avere continenti che arrancavano sulla crosta oceanica come proposto da Wegener, Hess li descriveva trasportati su un nastro trasportatore dato dai moti convettivi del mantello. Menzionò solo di sfuggita il lavoro di Holmes, precedente di 35 anni.

CODICE A BARRE DELLA TERRA 
L'importanza delle strisce magnetiche del fondo dell'oceano si chiarì grazie a due geofisici britannici, Fred Vine e il suo relatore di dottorato a Cambridge, Drummond Matthews. Nel 1963 ipotizzarono che se l'espansione dei fondali oceanici si svolgeva come immaginava Hess, le strisce dovevano rappresentare il ribaltamento periodico del campo magnetico terrestre, fossilizzato nei basalti via via che fluivano lentamente dalla dorsale medio-oceanica. Nel corso di milioni di anni l'orientamento del campo magnetico terrestre era rimasto registrato come un codice a barre. Nel gennaio dello stesso anno il canadese Lawrence Morley propose una spiegazione simile, ma il suo lavoro fu respinto dai giornali scientifici perché considerato troppo discutibile.

Nel 1965 venne svolto un nuovo studio magnetico della dorsale Juan de Fuca nel Pacifico nordorientale. Vine correlò i dati con i tempi delle inversioni magnetiche nella lava sulla terraferma e calcolò le epoche delle inversioni sul fondo marino. Fu immediatamente evidente che le rocce più giovani erano più vicine alla dorsale, mentre le più antiche erano le più distanti, adiacenti al continente. L'anno successivo i campioni da profondi carotaggi dal Pacifico mostrarono che la cronologia e la disposizione delle inversioni magnetiche nei campioni coincidevano con quelle determinate dalla lava sulla terraferma. Ciò confermava il lavoro di Vine e la teoria della deriva dei continenti diventava finalmente incontestabile.(science)


15/07/14

Mondo sottomarino | Origine dei continenti | Strisce magnetiche sul fondo dell'oceano

Strisce magnetiche
sul 
fondo dell'oceano
Per Holmes alla base del movimento dei continenti c'erano le correnti convettive del mantello. 

Negli anni Cinquanta le rilevazioni dei fondali oceanici da parte dei geologi statunitensi mostrarono che l'Atlantico aveva ampie pianure interrotte da un'estesa catena montuosa ricca di valli e creste: nella dorsale medio-atlantica risiedono gli epicentri di molti terremoti.

In seguito si scoprì che era parte di un sistema lungo 80mila chilometri di dorsali medio-oceaniche che circondano il mondo. Nello stesso periodo altri gruppi di ricerca, raccogliendo dati magnetici dai fondali oceanici, scoprirono una sorpresa sotto il Pacifico: una struttura di tracciati magnetici rettilinei sul fondo dell'oceano, che si rispecchiavano dalle due parti della dorsale medio-oceanica con simmetria quasi perfetta. Dall'inizio del XX secolo si è capito che quando rocce come il basalto (che hanno origine lavica) si raffreddano dopo essere state fuse, le particelle magnetiche al loro interno si "fossilizzano" seguendo la direzione del campo magnetico terrestre. Anche se si era osservato che alcune rocce si mostravano magnetizzate nel verso opposto, solo negli anni Cinquanta ci si rese conto che questo era dovuto al fatto che la polarità del campo magnetico terrestre si ribalta periodicamente, scambiando i poli nord e sud magnetici. Datando ricchi giacimenti sulla terraferma si riuscì a ricostruire una cronologia di queste inversioni magnetiche. Ci volle però qualche anno prima di cogliere la portata delle strisce magnetiche sul fondo dell'oceano.(science)


02/04/14

Sperduti mentre passeggiate con il vostro cane? Fidatevi della sua "bussola"!

Sperduti mentre passeggiate con il vostro cane? Fidatevi della sua "bussola"! Nel momento in cui vi capiterà che passeggiando con il vostro cane, abbiate smarrito la strada, non vi avvilite: basterà che fissiate lo sguardo ed aspettiate pazientemente che il vostro “migliore amico” obbedisca al richiamo della natura, conducendovi nella giusta direzione!

Un team di ricercatori tedeschi e cechi, ha rinvenuto infatti, che per fare i loro bisogni i cani hanno la tendenza di allinearsi con l’asse nord-sud del campo magnetico terrestre. Gli scienziati hanno monitorato 70 cani di 37 razze diverse in un periodo temporale di 2 anni, registrando in totale 5583 minzioni e 1893 evacuazioni.
Bussola canina

“Per la prima volta è stata dimostrata la sensibilità magnetica nei cani e provata in un mammifero l’esistenza di una reazione misurabile e prevedibile alle fluttuazioni del magnetismo naturale”, ha dichiarato Hyneka Burda, principale autore della ricerca. “I nostri risultati aprono la strada a nuove linee di indagine sulla magnetoricezione”.

Se state pensando di eliminare definitivamente il vostro navigatore GPS per sostituirlo con il vostro cane, vi consiglio di rifletterci su per bene: l’effetto è stato osservato solamente in periodi di calma magnetica che durante il giorno, corrispondono ad appena il 20% del numero di ore totali. (science)
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