Il-Trafiletto
Visualizzazione post con etichetta Skype. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Skype. Mostra tutti i post

08/05/14

La visita medica si fa su Skype

Chi non conosce Skype? E' uno strumento a noi tutti noto perchè ci consente di chiamare, videochiamare, chattare con amici, conoscenti, fare videoconferenze per motivi di lavoro. Che dire del connubio Skype- medici?
Sembra che presto anche in Italia sarà possibile effettuare una visita con il proprio medico curante: basterà un click,  tramite smartphone, tablet, Skype, e altre applicazioni web, senza muoversi da casa. In base alle linee d'indirizzo nazionali approvate dalla Conferenza Stato-Regioni, sarà possibile usufruire di prestazioni sanitarie a distanza, monitorare dei malati cronici e, fare interventi d'emergenza in zone isolate e impervie del Paese.
Immagine presa dal web
Il documento d'intesa, siglata tra il Governo e le Regioni definisce, si occupa di tutti gli aspetti della telemedicina: dall'organizzazione del servizio alla sua integrazione nel Servizio sanitario nazionale, fino agli aspetti etici e regolatori, incluso il tema della privacy. Definisce i criteri di autorizzazione e accreditamento da parte delle strutture sanitarie per l'erogazione di prestazioni in telemedicina, l'organizzazione del servizio, le modalità e i criteri di efficienza. Secondo l'intesa sarà creata una commissione tecnica costituita da sei componenti, tre designati dal ministero della Salute e tre dalle Regioni, vigileranno sulle eventuali criticità. Non sono previsti compensi per i membri della commissione. Il bello di questa iniziativa è che tutta l'operazione sarà 'costo zero'. "All'attivazione delle presenti linee guida - recita l'articolo 4 dell'accordo - si provvederà nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie previste dalla legislazione vigente e comunque senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica". A scanso di equivoci, le linee guida danno una definizione precisa di "telemedicina" : "La telemedicina non sostituisce la prestazione sanitaria tradizionale nel rapporto personale medico-paziente, ma la integra per potenzialmente migliorare efficacia, efficienza e appropriatezza". E specifica: "Non rientrano nella telemedicna portali di informazioni sanitarie, social network, newsgroup, posta elettronica o altro". La telemedicina dovrebbe offrire delle nuove opportunità quali ad esempio più equità di accesso alle prestazioni, riduzione dei ricoveri, miglioramento dell'assistenza sanitaria in carcere. La televisita, ad esempio, coinvolgerà, a distanza, il medico e il paziente, senza escludere la presenza di una terza persona: la presenza di un operatore sanitario che assista il paziente coadiuvando il medico. Attenzione, televisita e non  teleassistenza, che è invece un sistema socio-assistenziale per la presa in carico della persona anziana o fragile a domicilio. Sarà inoltre attivo anche il teleconsulto, un'attività di consulenza a distanza tra medici. Chi beneficerà di questo servizio?  I malati cronici, come i diabetici o i cardiopatici che, pur conducendo una vita normale, devono sottoporsi a costante monitoraggio di alcuni parametri vitali. Indispensabili al buon funzionamento del servizio saranno necessari strumenti come apparati biomedicali, sistemi hardware e software; dispositivi mobili (smartphone, tablet); applicazioni web. Le informazioni sanitarie che saranno trasmesse saranno: video (endoscopia, ecografia); audio (suoni stetoscopio); cartaceo (storia clinica del paziente, dati anagrafici). E' chiaro che affichè questo servizio sia efficente ed efficace è prevista la formazione non solo dei medici e degli operatori sanitari, ma anche dei pazienti. Si parla di formazione dei teleassistiti poichè in gran parte si tratta di pazienti anziani, con scarsa dimestichezza delle tecnologie. La formazione non sarà certo limitata agli aspetti meramente tecnologici, ma verterà anche sugli aspetti sociali e sul cambiamento del rapporto medico-paziente, che dovrà avere la certezza che, pur a distanza, sarà assistito e curato. Da non dimenticare tra l'altro, che vi sono e non meno importanti, gli aspetti etici, legati al rapporto fiduciario medico-paziente in un nuovo contesto come questo. Stesso dicasi per la privacy, infatti le operazioni sui dati personali e sanitari del cittadino necessarie per l'erogazione di servizi di telemedicina rientrano tra i trattamenti di dati sensibili. Speriamo che questa iniziativa possa presto essere operativa.

06/03/14

Microsoft ci sta pensando bene | Sarà gratuita oppure a basso prezzo la versione di prova del Windows 8.1

Microsoft ci sta pensando bene. Sarà gratuita oppure a basso prezzo la versione di prova del Windows 8.1!

Appare evidente che stiamo ancora nel settore "rumor", ma chi è avezzo a captare in anticipo le mosse di Microsoft, pare si sia convinto che la Statunitense stia pensando bene un passaggio chiave per il futuro del sistema operativo Windows!
Quale? Semplice, distribuire l'ultima versione del software per la precisione la 8.1, gratuitamente, altrimenti a basso costo, introducendo il motore di ricerca Bing, applicazioni quali Xboxe Music e Video e l'universo dei suoi sterminati servizi online: dal programma di posta outlook a quello di storage OneDrive per arrivare a Skype. Si parla nello specifico di una Starter Edition, la più misera in termini di prestazioni, ma è il cambio di approccio ad assumere importanza particolare.

Windows 8.1
Come dicevo prima, niente di ufficiale, ma l'ipotesi ripresa da due siti tech sempre bene informati sulle questioni della casa di Redmond, The Verge e Zdnet, non è da escludere a priori. Per alcune valide ragioni.
La prima per altro ben nota, si rifà alla volontà (necessità direi...) di Microsoft di spingere gli utenti delle vecchie versioni di Windows verso il sistema a mattonelle animate, quello che ha segnato la svolta del software in chiave touch e in orbita app e quella che certifica di fatto la sfida (sottoforma di piattaforma integrata) che la compagnia di Bill Gates ha lanciato a Google ed Apple in campo mobile!

Perchè sarebbe una decisione logica

Se allargare la base installata con tutti i benefici (diretti e indiretti) sul fronte dei costi per le licenze che ne conseguirebbero a livello per i produttori Oem partner, è da considerarsi l'obiettivo prioritario, non meno importante è l'idea di mettere nella mani di chi usa un pc o un tablet i servizi e le applicazioni di Microsoft, dal motore di ricerca (dell'aggiornamento "Windows 8.1 with Bing" si legge tantissimo in Rete sebbene formalmente ancora non esista a livello di road map) al browser passando per le soluzioni cloud based.

Immaginiamo una versione gratuita o "low cost" di Windows 8.1 omnicomprensiva degli strumenti di comunicazione, storage e navigazione Web targati Microsoft: riscuoterebbe maggiore credito e popolarità presso gli utenti attualmente operativi su Windows 7?
Probabilmente sì, ed è (forse) questo pensiero su cui stanno riflettendo seriamente in quel di Redmond in attesa di presentare le doti di Windows 9 (nome in codice "Threshold), che dovrebbe essere svelato (e forse pure rilasciato) prossimamente in occasione della Build edizione 2014, la conferenza mondiale degli sviluppatori in programma a San Francisco a inizio aprile.

L'aggiornamento di Windows 8.1 arriverà con l'uscita di scena di Xp?

I due "eventi", il termine del supporto per Windows Xp e il rilascio del nuovo upgrade per Windows 8.1, dovrebbero più o meno coincidere a livello di date e siamo quindi intorno all'8 di aprile, quando è fissata l'interruzione degli aggiornamenti per il vecchio sistema operativo. Ce lo dice il blog Neowin, citando un tweet postato da Supersite for Windows e quindi prendiamo per buona la notizia. Per il momento, però, a godere delle ulteriori evoluzioni della piattaforma saranno gli utenti che appartengono al programma Msdn: a loro il compito e il privilegio di testare con mano se le modifiche in rampa di lancio (nuovi menu sensibili al contesto, capacità di bloccare le applicazioni touch alla barra delle applicazioni desktop, aggiunta di pulsanti dedicati di ricerca alla schermata Start) daranno al nuovo Windows quella spinta all'adozione che a Redmond si aspettano.

Nel frattempo, il conto alla rovescia per il pensionamento definitivo di Xp è iniziato: fra un mese Microsoft interromperà qualsiasi rilascio di patch di sicurezza e l'assistenza tecnica per il sistema operativo e a partire da sabato 8 marzo sui computer che hanno ancora installato il vecchio sistema e hanno attivato gli aggiornamenti automatici inizieranno a visualizzare messaggi di popup per ricordare agli utenti la scadenza di fine supporto.
Da Redmond, bene ricordarlo, hanno altresì confermato che la distribuzione degli aggiornamenti della suite Security Essentials proseguiranno per un altro anno e precisamente fino al 14 luglio 2015 e lo stesso faranno Mozilla e Google per i rispettivi browser. Resta però il fatto che Windows Xp in febbraio ha riguadagnato quote di mercato crescendo più di Windows 8.1.

L'ormai obsoleto software di Microsoft vanta attualmente, secondo le rilevazioni di NetApplications, una fetta su scala globale del 29,53%, 0,30 punti percentuali rispetto a gennaio. L'ultima versione della piattaforma si ferma invece al 10,68% (l'incidenza della release 8.1 è pari al 4,3%) mentre Windows 7 è sceso dal 49 al 47%. Per inciso la piattaforma di Microsoft è ancora installata su circa il 91% dei pc in attività sul pianeta.

11/12/13

Micorsoft dà la scalata a Skype

Micorsoft non si accontenta, dopo Nokia, ecco che concorre all'acquisizione di Skype. Così oggi il Tribunale Ue ha dato  il suo assenso all'acquisizione  in quanto compatibile con le norme del mercato unico europeo.  La fusione dei due colossi informatici non restringe la concorrenza né nel mercato delle videochiamate per il grande pubblico né in quello delle comunicazioni per le imprese. Lo ha chiarito il Tribunale Ue, con la sentenza 11 dicembre 2013, nella causa T-79/12, bocciando il ricorso di Cisco Systems Inc e Messagenet SpA.  Si tratta infatti di settori soggetti ad una espansione talmente rapida, osservano i giudici di Lussemburgo, per cui tali quote possono rivelarsi “effimere”.
Skype-Microsoft

Bocciato anche l’argomento relativo al mercato delle comunicazioni per le imprese dove Microsoft potrebbe riservare al suo prodotto Lync un’interoperabilità preferenziale con Skype a discapito dei suoi concorrenti. Si tratta, osserva la Corte, di un pericolo soltanto teorico e ancora non attuale.  Nel settembre 2011 Microsoft aveva notificato alla Commissione l’intenzione di acquisire il controllo di Skype. La Cisco e la Messagenet, che forniscono servizi e software di comunicazione via Internet per le imprese ed il grande pubblico, hanno subito reagito inviando alla Commissione osservazioni volte a dimostrare gli effetti anticoncorrenziali della fusione. Nell’ottobre 2011, però, la Commissione ha dichiarato la concentrazione compatibile con il mercato interno. Da qui il ricorso di Cisco e Messagenet dinanzi al Tribunale per chiedere l’annullamento della decisione.  Non solo, Microsoft non è altrettanto forte nel segmento tablet e smartphone – dove fra l’altro ci sono analoghe concentrazioni - che insistono sul medesimo mercato. Per cui qualsiasi tentativo di aumentare i prezzi potrebbe indurre i consumatori a cambiare piattaforma.  A proposito, invece del mercato business, il Tribunale ricorda, in primo luogo, che una concentrazione può essere dichiarata incompatibile con il mercato interno solo se nuoce in modo diretto ed immediato alla concorrenza. Mentre la supposta interoperabilità preferenziale di Lync con Skype, entrambi Microsoft, ed il relativo successo dell’operazione sono ancora tutti da dimostrare. Non solo, Skype non consente alle imprese di rivolgere proposte commerciali ai suoi utenti, i quali si servono di norma di uno pseudonimo e possono essere contattati unicamente previa autorizzazione. Mentre i clienti potranno sempre liberamente contattare via Skype le imprese (anche se prive del sistema Lync e i Skype). Infine, il Tribunale sottolinea che nel settore imprese vi sono già ampie concentrazioni, come per esempio quella di Cisco, la quale, di per sé sola, detiene una quota di mercato maggiore di Microsoft. Una condizione che riduce considerevolmente la capacità di Microsoft di ostacolare la concorrenza in tale mercato. Per tutte queste circostanze il Tribunale ha respinto integralmente il ricorso della Cisco e della Messagenet.
Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.