Il-Trafiletto

23/12/13

Il decreto Salva-Roma vuol salvare anche i palazzinari

Si chiede di nuovo la fiducia, e questa volta sul decreto salva-Roma. Il motivo del contendere è la proposta presentata da Fraccaro (M5S), che permette agli enti pubblici di recedere dagli affitti onerosi con un solo mese di preavviso: un provvedimento che riguarderebbe i costosi Palazzi Marini che ospitano Montecitorio (costati 444 milioni di euro in 18 anni, come sollevato da il Corriere della Sera) e che solo due giorni fa era stata annullato dal Senato.
A quel punto il Pd si era detto disponibile a reinserire lo stop, ma all’improvviso, secondo quando denunciato dai 5 Stelle, si è scoperto un emendamento alla legge di stabilità che annullerebbe nuovamente la “norma contro gli affitti lussuosi”.
Buonanno

La proposta del governo è quella di inserire la correzione nel primo decreto utile dopo Natale. I grillini: “Se non sarà messo nel milleproroghe il 27 dicembre, facciamo ostruzionismo fino a fine anno e salta il decreto Salva Roma”. In poche parole, se il governo non manterrà la promessa, Lega Nord e M5S riapriranno le ostilità alla Camera quando, archiviata la fiducia, si tratterà di dare il via libera al decreto con il voto finale sul provvedimento. Ma le opposizioni hanno l’appoggio anche del segretario democratico Matteo Renzi: “La norma contro gli affitti d’oro è giusta”, ha commentato a Che tempo che fa, “sono d’accordo con i 5 stelle. Nessuno ha il monopolio delle buone idee. E’ giusto chiedere sacrifici ai deputati. Possono benissimo avere uffici più piccoli”. E dopo l’apertura subito precisa: ” Il movimento Ciinque stelle non è un movimento fascista, sono sfascisti e in 3 o 4 decidono tutti tra loro perché molti, invece, ci vorrebbero dare una mano”. Neanche il tempo di cantare vittoria per la cancellazione dal decreto dell’emendamento che penalizzava i Comuni impegnati a combattere il gioco d’azzardo, che lo scontro si è spostato sulla delicata questione degli affitti d’oro. “La casta”, hanno commentato i deputati M5S Castelli e Fraccaro, “ha trovato un altro modo per bloccare il nostro intervento contro gli affitti d’oro. Abbiamo trovato un emendamento nella legge di stabilità che impedisce allo Stato di disdire alcuni contratti con i ‘palazzinari”. I responsabili sarebbero la Ragioneria dello Stato ed il Governo: “Abbiamo trovato questa norma, scritto sotto invito della Ragioneria dello Stato, con il quale il relatore del provvedimento della Stabilità esclude dalla rescissione dei contratti di affitto quei privati che hanno dei fondi di garanzia legati agli immobili in questione. Significa – spiega la deputata – che se i proprietari degli immobili hanno una assicurazione su quell’immobile, lo Stato non può disdire il contratto. E guarda caso, sembra che la società Milano 90 che affitta i locali alla Camera dei deputati una assicurazione del genere ce l’hanno”. Il ministro Dario Franceschini ha difeso invece la necessità di procedere con il voto di fiducia senza intervenire sugli affitti: “La commissione Bilancio della Camera ha fatto un lavoro importante sul testo del decreto, approvando alcuni emendamenti soppressivi su materie che erano state poste dal Senato. L’incrocio del calendario parlamentare con la legge di Stabilità, non essendo stato possibile raggiungere alcun accordo nella conferenza dei capigruppo, spingono il governo a porre la questione di fiducia”. E ha aggiunto: “E’ emerso in queste ore un problema nella Legge di stabilità che non si può modificare in questo provvedimento. Prendo l’impegno, a nome del Governo, di approfondire nella pausa di questi giorni come intervenire per correggere nel primo dei provvedimenti di urgenza che il governo sarà chiamato ad affrontare”. Ma in Aula per tutto il giorno è regnato il caos. Leghisti e i cinque stelle hanno chiesto a gran voce che il governo correggesse subito il pasticcio intervenendo sul decreto salva Roma, in discussione a Montecitorio. Uno per tutti il leghista Gianluca Buonanni, che dopo il suo intervento ha mostrato un “forcone” di cartone. Nella notte tra sabato 21 e domenica 22 dicembre, la Commissione bilancio della Camera aveva dato il via libera al testo: nell’ultima versione, erano state eliminate le norme che prevedevano tagli per i Comuni ‘no-slot’ che contrastano il gioco d’azzardo ed era stata reinserita la possibilità di recesso dagli affitti per i palazzi istituzionali. Prevista anche la soppressione del comma 20-septiesdecies dell’articolo 1 che consentiva alle Province la deroga al patto di stabilità. Il testo che a priori dovrebbe intervenire per permetter l’aiuto di alcune municipalizzate a Roma e che ha consentito alla capitale di votare il bilancio previsionale per il 2014, ha al suo interno anche “misure finanziarie urgenti per gli enti locali”.                                            fonte

22/12/13

Lecco, carciofo esplode in cucina.

Lecco, carciofo esplode in cucina. Una donna di Olginate, in provincia di Lecco, ha sporto una singolare denuncia presso la locale stazione dei carabinieri: ha denunciato l'esplosione di un carciofo. La sfortunata signora, tornata dal supermercato, ha cominciato a tagliarne uno per iniziare a cucinarlo, ma una volta affondata la lama del coltello nell'ortaggio, questi le è letteralmente esploso tra le mani: << Il carciofo era molto duro - ha detto la donna ai militi - e ho dovuto forzare non poco per tagliarlo. All'improvviso ho sentito un botto simile quello di un petardo, e dall'ortaggio è uscito del fumo. >> Subito sono scattate le indagini ed è stata allertata la ASL di competenza che ha disposto una serie di analisi sui carciofi acquistati dalla signora, sembra, presso un supermercato Carrefour, il Direttore del quale ha ritirato dalla vendita i prodotti spiegando di averli ricevuti già confezionati ed avviando una indagine interna. L'episodio non è nuovo nel suo genere, in quanto altri due casi analoghi si erano verificati nel 2003 e nel 2008; la causa potrebbe essere legata ad una probabile reazione chimica dovuta all'utilizzo di un fertilizzante.

Mini Imu? Mai più! Parola di Saccomanni.

Difesa ad oltranza riguardo la legge di stabilità che domani avrà il via libera definito del Senato. «Dà un segno di discontinuità». C'è stata «un'azione coerente tra quello che il governo aveva impostato e i cambiamenti del parlamento - spiega il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, in un intervento a Domenica In. Si parla di una legge che non ha una strategia. Io non lo credo. L'impostazione è rimasta tale: poi nuovi interventi importanti tipo quello sugli esodati o le non autosufficienze».
Fabrizio Saccomanni

Riguardo la luce in fondo al tunnel della recessione conferma «Abbiamo avuto una lunga crisi, credo che ne stiamo uscendo. Anche l'Europa é in fase di recupero, ma credo si debba avere fiducia». Anche perché « se si reagisce sempre vedendo gli effetti negativi non se ne esce». Confindustria e sindacati «sono parti sociali importanti - aggiunge -, e il dialogo con queste forze credo che debba continuare: ma oggi l'industria italiana, che é una delle più importanti d'Europa, deve fare uno sforzo di ristrutturazione, di innovazione e di modernizzazione». Il responsabile del Tesoro sottolinea che «i proventi della lotta all'evasione sono aumentati da 2 a 12 miliardi nel 2012. E per il 2013, che è un anno di crisi, abbiamo indicazioni che l'importo sia più o meno lo stesso».
Saccomanni si esprime anche  sulla mini Imu sulla prima casa: in più di 2.300 Comuni i proprietari di abitazione principale chiamati a pagare una quota dell'Imu residua perché la loro aliquota, nel 2012 o nel 2013, si è alzata rispetto al parametro standard del 4 per mille. «Nel 2013 - ricorda il ministro - è stata completamente abolita la tassa sulla casa. A fine anno c'è un piccolo onere...». Alla domanda sul fatto che non succederà più risponde deciso: «No assolutamente». Ha avuto problemi con i Comuni e con il presidente dell'Anci Fassino? «Non c'è mai stato un vero problema. Ma abbiamo risorse limitate», risponde Saccomanni.
Per concludere una battuta sull'intervista di Diego Armando Maradona durante la trasmissione Che tempo che fa sulle tasse ed evasione fiscale. «Come ministro responsabile dell'agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza mi sono sentito personalmente offeso», afferma Saccomanni.

Un album di foto…come è cambiata la Terra in trent’anni di osservazione satellitare.

Come chiunque oggi ha trent'anni certamente ha una raccolta di foto che immortalano i propri momenti unici ed indimenticabili, gli episodi clou della propria vita, da vedere, ricordare e soprattutto per mostrare e far vedere i mutamenti avvenuti nella propria vita, anche per la Terra esiste oramai, dopo una trentina di anni di osservazione costante e corposa da parte di decine di satelliti che la osservano in tutte le lunghezze d'onda, dalla luce visibile all'infrarosso fino al radar, in cui peraltro noi italiani siamo fra i maggiori protagonisti mondiali. Telespazio, società fra i maggiori operatori mondiali nel campo dei servizi spaziali, da otto anni ci mette in condizione di vedere svariati aspetti mutanti del pianeta che ci ospita e che non sempre apprezziamo come dovremmo, la Terra, con uno strumento semplice quanto efficace e persistente: il calendario annuale Love Planet Earth.
 

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barriera corallina
Appeso al muro ci rammenta quasi ogni giorno, con le sue immagini, tanto belle quanto ben definite e quasi dotate di fascino magnetico, come i particolari dei posti più sperduti al mondo, così come quelli molto vicini ci mostrano quanto il nostro pianeta sia bello e fragile. I mitici ghiacci della Patagonia, punta estrema dell'Argentina verso il Polo Sud, aprono il 2014 alla grande e sembrano una scultura moderna se osservati con i radar della costellazione di satelliti italiani CosmoSkyMed.

Ci affascinano e poi però ci preoccupano: in soli 11 anni lì abbiamo perso per i cambiamenti climatici ben 3 chilometri di ghiacciaio. Ci sono poi le immagini della barriera corallina australiana, dove l'innalzamento della temperatura dell'acqua fa diventare biancastri i più rossi coralli, le delicate, incredibili anse dei fiumi amazzonici, che nutrono la foresta più grande del mondo dai cui alberi provengono un quarto buono delle sostanze per i farmaci che ci fanno vivere meglio e a lungo. Come non pensare di conservarle al meglio?

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"Costa Dorata"
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Ghiacciai della Patagonia
Immagini che ci stupiscono quindi in un primo tempo, grazie anche alla prodigiosa tecnica con cui sono riprese dai satelliti in alto nello spazio, e poi ci portano a pensare a come preservare questa bellezza, di cui, almeno teoricamente, siamo parte. Si, perché una seconda faccia del calendario, senza inutili allarmismi, ci responsabilizza e ci fa vedere esempi critici anche di città stupende, come Medina, Marocco, dove le concerie tradizionali, vecchie di secoli e già di per sé inquinanti, sono state affiancate da una sessantina di nuove che usano prodotti chimici e tutte versano i rifiuti, senza filtri, nel medesimo bacino d'acqua. Un suicidio annunciato per la ex capitale di uno scintillante impero da mille e una notte.

Per arrivare in Europa abbiamo esempi di riqualificazione urbanistica che si notano fin dal cielo, come nel quartiere di Southwark a Londra, ma anche invasioni di cemento sulla riva del mare in tutto il Mediterraneo, come in Costa Brava in Spagna. La più bella e suggestiva? Forse il merletto incredibile del delta del Danubio, dove vivono 300 delle 500 specie di uccelli europei.
Telespazio, al 67% di Finmeccanica e al 33% di Thales, ha 2500 dipendenti e un fatturato di 562 milioni di euro e oltre all'osservazione della Terra si occupa anche di comunicazioni integrate e navigazione localizzazione da satellite. Un business importante, che però non fa dimenticare un aspetto etico, che ci comunica con le sue immagini scelte con cura e passione di anno in anno, in collaborazione con la controllata e Geos, società mista con l'Agenzia Spaziale Italiana. Vista dal cielo la Terra, come dicono tutti gli astronauti, è ancora più bella, ma appare ancora più delicata. A noi mantenerla per quello che è: uno splendido punto blu nell'Universo.



A Sedlec, in Repubblica Ceca, ossa umane "decorano" una Chiesa

Per la serie "ai confini della realtà", ecco che per gli amanti del genere gotico c'è una meta da non perdere. Nella Repubblica Ceca infatti, e più precisamente a Sedlec, nella Chiesa di Tutti i Santi, si trova un Ossario incredibile. Vi sono raccolte più di 50.000 ossa di scheletri umani scomposti, con cui sono state realizzate delle decorazioni. So già che qualcuno leggendo queste righe penserà che l'idea è davvero macabra......
Ossario di Sedlec

Ma dove affondano le radici di tutto ciò? Nel lontano 1278 il re Ottocaro II di Bohemia, mandò in Terra Santa l’abate Enrico. Una volta tornato, Enrico aveva portato con se della terra raccolta dal Golgota che decise di  spargere per il cimitero di Sedlec. A partire da quel momento, furono tantissime le persone che vollero far seppellire i propri parenti in quel luogo: tale gesto, secondo la tradizione locale, veniva riconosciuto come salvezza terrena. Dopo essersi accumulati tutti quei corpi, fu costruito dai frati un ossario, nel 1400, il cui stile è chiaramente gotico. Ma per chi non lo sapesse questo non è l’unico ossario in circolazione: anche in Italia ve n’è uno nella Chiesa di Santa Maria della Concezione, a Roma.
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