Il-Trafiletto
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21/03/14

L'Ora della Terra

Il 29 marzo sarà celebrata in tutto il mondo l'Earth Hour, il grande movimento globale organizzato dal WWF giunto, quest'anno, all'ottava edizione. In tutto il pianeta, per un'ora intera, si spegneranno le luci; un gesto semplice ma carico di significato.
Un modo per lanciare un messaggio importante: ridurre le emissioni di gas serra, causa dei cambiamenti climatici, pericolosi per il pianeta e, di conseguenza, per la nostra vita; modificare le nostre abitudini di consumo energetico, prestare maggiore attenzione e interesse alle energie rinnovabili e all'efficienza energetica, considerare il problema come una delle priorità dell'azione politica. L'ora della Terra è la più importante manifestazione a livello globale realizzata per sensibilizzare tutti: cittadini, società, istituzioni, governi, riguardo la necessità di un cambiamento, di un miglioramento, per la salvaguardia del nostro pianeta e del nostro futuro. 
Anche quest'anno, tante saranno le iniziative in tutto il mondo dai concerti, sfilate, flash mob, esibizioni in piazza, alle iniziative sul web. Vedremo spegnersi le luci del Tower Bridge a Londra, dell'Empire State Building negli USA, del Castello di Edimburgo, della Piazza Rossa a Mosca. In Italia, invece, Firenze lascerà al buio, tra gli altri, il David di Michelangelo, Palazzo Vecchio e la cupola del Duomo mentre sarà organizzata una serata di osservazione del cielo in collaborazione con l’Osservatorio Astrofisico di Arcetri e l’Associazione Astronomica Amici di Arcetri; a Roma si spegneranno le luci della Cupola e la facciata della Basilica di San Pietro; a Napoli il WWF sarà presente all'Energy Med, la fiera dedicata all’efficienza energetica e alle rinnovabili, con attività educative e di sensibilizzazione. 
Nel corso delle varie manifestazioni, inoltre, sarà predisposta una raccolta fondi per la tutela dell'Orso Polare, simbolo della campagna Earth Hour. La raccolta sarà attiva anche online.
Chiunque può aderire, con un semplice gesto, a questo grande evento e segnalare la propria partecipazione sul sito wwf.it/oradellaterra, oppure su facebook alla pagina dedicata.

Facciamo del bene... spegniamo la luce..

22/12/13

Un album di foto…come è cambiata la Terra in trent’anni di osservazione satellitare.

Come chiunque oggi ha trent'anni certamente ha una raccolta di foto che immortalano i propri momenti unici ed indimenticabili, gli episodi clou della propria vita, da vedere, ricordare e soprattutto per mostrare e far vedere i mutamenti avvenuti nella propria vita, anche per la Terra esiste oramai, dopo una trentina di anni di osservazione costante e corposa da parte di decine di satelliti che la osservano in tutte le lunghezze d'onda, dalla luce visibile all'infrarosso fino al radar, in cui peraltro noi italiani siamo fra i maggiori protagonisti mondiali. Telespazio, società fra i maggiori operatori mondiali nel campo dei servizi spaziali, da otto anni ci mette in condizione di vedere svariati aspetti mutanti del pianeta che ci ospita e che non sempre apprezziamo come dovremmo, la Terra, con uno strumento semplice quanto efficace e persistente: il calendario annuale Love Planet Earth.
 

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barriera corallina
Appeso al muro ci rammenta quasi ogni giorno, con le sue immagini, tanto belle quanto ben definite e quasi dotate di fascino magnetico, come i particolari dei posti più sperduti al mondo, così come quelli molto vicini ci mostrano quanto il nostro pianeta sia bello e fragile. I mitici ghiacci della Patagonia, punta estrema dell'Argentina verso il Polo Sud, aprono il 2014 alla grande e sembrano una scultura moderna se osservati con i radar della costellazione di satelliti italiani CosmoSkyMed.

Ci affascinano e poi però ci preoccupano: in soli 11 anni lì abbiamo perso per i cambiamenti climatici ben 3 chilometri di ghiacciaio. Ci sono poi le immagini della barriera corallina australiana, dove l'innalzamento della temperatura dell'acqua fa diventare biancastri i più rossi coralli, le delicate, incredibili anse dei fiumi amazzonici, che nutrono la foresta più grande del mondo dai cui alberi provengono un quarto buono delle sostanze per i farmaci che ci fanno vivere meglio e a lungo. Come non pensare di conservarle al meglio?

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"Costa Dorata"
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Ghiacciai della Patagonia
Immagini che ci stupiscono quindi in un primo tempo, grazie anche alla prodigiosa tecnica con cui sono riprese dai satelliti in alto nello spazio, e poi ci portano a pensare a come preservare questa bellezza, di cui, almeno teoricamente, siamo parte. Si, perché una seconda faccia del calendario, senza inutili allarmismi, ci responsabilizza e ci fa vedere esempi critici anche di città stupende, come Medina, Marocco, dove le concerie tradizionali, vecchie di secoli e già di per sé inquinanti, sono state affiancate da una sessantina di nuove che usano prodotti chimici e tutte versano i rifiuti, senza filtri, nel medesimo bacino d'acqua. Un suicidio annunciato per la ex capitale di uno scintillante impero da mille e una notte.

Per arrivare in Europa abbiamo esempi di riqualificazione urbanistica che si notano fin dal cielo, come nel quartiere di Southwark a Londra, ma anche invasioni di cemento sulla riva del mare in tutto il Mediterraneo, come in Costa Brava in Spagna. La più bella e suggestiva? Forse il merletto incredibile del delta del Danubio, dove vivono 300 delle 500 specie di uccelli europei.
Telespazio, al 67% di Finmeccanica e al 33% di Thales, ha 2500 dipendenti e un fatturato di 562 milioni di euro e oltre all'osservazione della Terra si occupa anche di comunicazioni integrate e navigazione localizzazione da satellite. Un business importante, che però non fa dimenticare un aspetto etico, che ci comunica con le sue immagini scelte con cura e passione di anno in anno, in collaborazione con la controllata e Geos, società mista con l'Agenzia Spaziale Italiana. Vista dal cielo la Terra, come dicono tutti gli astronauti, è ancora più bella, ma appare ancora più delicata. A noi mantenerla per quello che è: uno splendido punto blu nell'Universo.



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