22/12/13

Un album di foto…come è cambiata la Terra in trent’anni di osservazione satellitare.

Come chiunque oggi ha trent'anni certamente ha una raccolta di foto che immortalano i propri momenti unici ed indimenticabili, gli episodi clou della propria vita, da vedere, ricordare e soprattutto per mostrare e far vedere i mutamenti avvenuti nella propria vita, anche per la Terra esiste oramai, dopo una trentina di anni di osservazione costante e corposa da parte di decine di satelliti che la osservano in tutte le lunghezze d'onda, dalla luce visibile all'infrarosso fino al radar, in cui peraltro noi italiani siamo fra i maggiori protagonisti mondiali. Telespazio, società fra i maggiori operatori mondiali nel campo dei servizi spaziali, da otto anni ci mette in condizione di vedere svariati aspetti mutanti del pianeta che ci ospita e che non sempre apprezziamo come dovremmo, la Terra, con uno strumento semplice quanto efficace e persistente: il calendario annuale Love Planet Earth.
 

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barriera corallina
Appeso al muro ci rammenta quasi ogni giorno, con le sue immagini, tanto belle quanto ben definite e quasi dotate di fascino magnetico, come i particolari dei posti più sperduti al mondo, così come quelli molto vicini ci mostrano quanto il nostro pianeta sia bello e fragile. I mitici ghiacci della Patagonia, punta estrema dell'Argentina verso il Polo Sud, aprono il 2014 alla grande e sembrano una scultura moderna se osservati con i radar della costellazione di satelliti italiani CosmoSkyMed.

Ci affascinano e poi però ci preoccupano: in soli 11 anni lì abbiamo perso per i cambiamenti climatici ben 3 chilometri di ghiacciaio. Ci sono poi le immagini della barriera corallina australiana, dove l'innalzamento della temperatura dell'acqua fa diventare biancastri i più rossi coralli, le delicate, incredibili anse dei fiumi amazzonici, che nutrono la foresta più grande del mondo dai cui alberi provengono un quarto buono delle sostanze per i farmaci che ci fanno vivere meglio e a lungo. Come non pensare di conservarle al meglio?

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"Costa Dorata"
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Ghiacciai della Patagonia
Immagini che ci stupiscono quindi in un primo tempo, grazie anche alla prodigiosa tecnica con cui sono riprese dai satelliti in alto nello spazio, e poi ci portano a pensare a come preservare questa bellezza, di cui, almeno teoricamente, siamo parte. Si, perché una seconda faccia del calendario, senza inutili allarmismi, ci responsabilizza e ci fa vedere esempi critici anche di città stupende, come Medina, Marocco, dove le concerie tradizionali, vecchie di secoli e già di per sé inquinanti, sono state affiancate da una sessantina di nuove che usano prodotti chimici e tutte versano i rifiuti, senza filtri, nel medesimo bacino d'acqua. Un suicidio annunciato per la ex capitale di uno scintillante impero da mille e una notte.

Per arrivare in Europa abbiamo esempi di riqualificazione urbanistica che si notano fin dal cielo, come nel quartiere di Southwark a Londra, ma anche invasioni di cemento sulla riva del mare in tutto il Mediterraneo, come in Costa Brava in Spagna. La più bella e suggestiva? Forse il merletto incredibile del delta del Danubio, dove vivono 300 delle 500 specie di uccelli europei.
Telespazio, al 67% di Finmeccanica e al 33% di Thales, ha 2500 dipendenti e un fatturato di 562 milioni di euro e oltre all'osservazione della Terra si occupa anche di comunicazioni integrate e navigazione localizzazione da satellite. Un business importante, che però non fa dimenticare un aspetto etico, che ci comunica con le sue immagini scelte con cura e passione di anno in anno, in collaborazione con la controllata e Geos, società mista con l'Agenzia Spaziale Italiana. Vista dal cielo la Terra, come dicono tutti gli astronauti, è ancora più bella, ma appare ancora più delicata. A noi mantenerla per quello che è: uno splendido punto blu nell'Universo.



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