Come chiunque oggi ha trent'anni certamente ha una raccolta di
foto che immortalano i propri momenti unici ed indimenticabili, gli episodi clou della propria
vita, da vedere, ricordare e soprattutto per mostrare e far vedere i
mutamenti avvenuti nella propria vita, anche per la
Terra esiste oramai, dopo una trentina di anni di
osservazione costante e corposa da parte di decine di
satelliti che la osservano in tutte le lunghezze d'onda, dalla
luce visibile
all'infrarosso fino al
radar, in cui peraltro noi italiani siamo fra i maggiori protagonisti mondiali.
Telespazio,
società fra i maggiori
operatori mondiali nel
campo dei
servizi spaziali, da otto anni ci mette in condizione di vedere svariati aspetti mutanti del
pianeta che ci ospita e che non sempre apprezziamo come dovremmo, la
Terra, con uno
strumento semplice quanto efficace e persistente: il
calendario annuale Love Planet Earth.
|
barriera corallina |
Appeso al muro ci rammenta quasi ogni giorno, con le sue
immagini, tanto belle quanto ben definite e quasi dotate di fascino
magnetico, come i
particolari dei posti più sperduti al
mondo, così come quelli molto vicini ci mostrano quanto il nostro
pianeta sia bello e fragile. I mitici
ghiacci della
Patagonia, punta estrema dell'Argentina verso il Polo Sud, aprono il 2014 alla grande e sembrano una scultura moderna se osservati con i
radar della costellazione di
satelliti italiani CosmoSkyMed.
Ci affascinano e poi però ci preoccupano: in soli 11 anni lì abbiamo perso per i
cambiamenti climatici ben 3 chilometri di ghiacciaio. Ci sono poi le
immagini della
barriera corallina australiana, dove l'innalzamento della
temperatura dell'acqua fa diventare biancastri i più rossi
coralli, le delicate, incredibili anse dei fiumi amazzonici, che nutrono la foresta più grande del
mondo dai cui alberi provengono un quarto buono delle sostanze per i farmaci che ci fanno vivere meglio e a lungo. Come non pensare di conservarle al meglio?
|
"Costa Dorata" |
|
Ghiacciai della Patagonia |
Immagini che ci stupiscono quindi in un primo
tempo, grazie anche alla prodigiosa
tecnica con cui sono riprese dai
satelliti in alto nello
spazio, e poi ci portano a pensare a come preservare questa bellezza, di cui, almeno teoricamente, siamo parte. Si, perché una seconda faccia del
calendario, senza inutili allarmismi, ci responsabilizza e ci fa vedere esempi critici anche di città stupende, come
Medina, Marocco, dove le concerie tradizionali, vecchie di secoli e già di per sé inquinanti, sono state affiancate da una sessantina di nuove che usano prodotti chimici e tutte versano i rifiuti, senza filtri, nel medesimo bacino d'acqua. Un suicidio annunciato per la ex capitale di uno scintillante impero da mille e una notte.
Per arrivare in
Europa abbiamo esempi di
riqualificazione urbanistica che si notano fin dal cielo, come nel quartiere di
Southwark a Londra, ma anche invasioni di cemento sulla riva del mare in tutto il Mediterraneo, come in Costa Brava in Spagna. La più bella e suggestiva? Forse il merletto incredibile del delta del Danubio, dove vivono 300 delle 500 specie di uccelli europei.
Telespazio, al 67% di Finmeccanica e al 33% di Thales, ha 2500 dipendenti e un fatturato di 562 milioni di euro e oltre all'osservazione della
Terra si occupa anche di
comunicazioni integrate e
navigazione localizzazione da
satellite. Un business importante, che però non fa dimenticare un aspetto etico, che ci comunica con le sue immagini scelte con cura e passione di anno in anno, in collaborazione con la controllata e
Geos, società mista con
l'Agenzia Spaziale Italiana. Vista dal cielo la
Terra, come dicono tutti gli
astronauti, è ancora più bella, ma appare ancora più delicata. A noi mantenerla per quello che è: uno splendido punto blu
nell'Universo.