Il-Trafiletto

08/12/13

Renzi-Civati-Cuperlo: è solo questione di...contenuti!

Soltanto una questione di...contenuti! I tre candidati del Pd, che si aoprestano a seguire gli esiti delle primarie scelgono postazioni differenti: Gianni Cuperlo e Pippo Civati a Roma. Matteo Renzi a Firenze. Seguiranno gli esiti delle primarie del Pd di domenica da queste due città i tre candidati. Si potrà votare dalle 8 alle 20. Al momento fra i tre la differenza è il distacco, è tutto nei contenuti piuttosto che nelle battute finali di questa campagna elettorale.

Cuperlo: in gioco l'autonomia della sinistra
«Domenica non si decide sulle sorti del governo nè le sorti personali dei tre candidati. Domani è in gioco l'autonomia della sinistra», ha detto, fra l'altro, Gianni Cuperlo, ospite a "Omnibus" in onda su La7. «Se non dovessi vincere, mi metterei al servizio dell'unità del Pd, difendendo e promuovendo le idee e il progetto che abbiamo messo al centro di questo programma» ha aggiunto nel giorno di vigilia delle primarie del partito. Se, invece, dovesse essere lui il vincitore, Cuperlo ha spiegato che si dedicherà «interamente, nei prossimi anni, a questa attività» di guida dei Democratici. «Sono convinto - ha concluso - che bisogna reinvestire in questo partito perché non siamo stati all'altezza delle promesse che avevamo fatto».

Renzi: riforme, lavoro,Europa e scuola 
«Chi vota per me non vota per un candidato ambizioso ma per un paese ambizioso».
Matteo Renzi ai suoi elettori assicura che chi decide di votare per lui domenica vota per i «tagli alla politica, per la rivoluzione del lavoro, che prova a immaginare l'Italia come un contenitore attrattivo e non si discute di dove sia l'imprenditore). E ancora per un'Europa che deve ritrovare anima e speranza». E poi la scuola. «Se vinciamo - ha detto Renzi - da lunedì prossimo facciamo partire una gigantesca campagna che parta dalla scuola, dall'università, che punti sul ruolo degli insegnanti»

Cuperlo-Renzi-Civati
Civati: io sono la sinistra moderna
«Con Renzi si rinnova, ma fino ad un certo punto; con Cuperlo si sceglie una sinistra un po' burocratica; con me si rinnova, ma nel segno di una sinistra moderna», ha dichiarato il candidato alla segreteria del Pd, Pippo Civati, al Mattino Per i ministri niente primarie: e si apre il caso Meno uno alle primarie e scoppia il caso: per i ministri niente primarie.

Qualcuno arriva a parlare di lottizzazione. Mentre i candidati si preparano alla battaglia finale, infatti, una quota dell'assemblea nazionale è già prenotata sulla base di un accordo tra i rappresentanti dei candidati. La commissione per il congresso del Pd ha votato una delibera, la n. 60, che definisce i membri di diritto in assemblea: c'é il presidente del Consiglio, Enrico Letta, gli ex segretari nazionali, ma anche i ministri in carica e il sottosegretario ai servizi di sicurezza (Marco Minniti), la commissione nazionale di garanzia uscente; il segretario nazionale dei giovani democratici; il dirigente del settore organizzazione (Donato Riserbato).

Ecco chi è in assemblea senza primarie 
Dunque sono in assemblea senza passare dalle primarie i ministri renziani Dario Franceschini e Graziano Delrio, il "tecnico democratico" CarloTrigilia, il ministro per l'Intergrazione Cecile Kyenge, i cuperliani Flavio Zanonato (ministro Sviluppo economico), Andrea Orlando (ministro per l'Ambiente), Massimo Bray (ministro per i Beni culturali), e la lettiana Maria Chiara Carrozza (ministro per l'Istruzione). Poi ci sono due sottosegretari Pd alla presidenza del consiglio, quello con delega al Copasir Marco Minniti (mentre resta fuori l'altro, Giovanni Legnini).

Civati: fra qualche mese ci saranno ministri diversi in assemblea 
La norma 'salva ministri' entra in contraddizione con lo svolgimento delle primarie? Dei tre candidati alla competizione, Pippo Civati sostiene una linea contraria alla prosecuzione del governo Letta. «Ma non ne faccio un dramma - ha dichiarato Civati - significa che tra qualche mese in assemblea ci saranno ministri diversi. Quelli di un altro governo». Più dura é invece la reazione dei popolari. Luigi Madeo, membro della commissione congresso vicino a Beppe Fioroni si chiede «perché i ministri siano stati tenuti fuori dalle primarie. E perché é stato scelto un solo sottosegretario? Altro che primarie, qui siamo alla lottizzazione bella e buona, con scelte ad personam».

Due ricettine veloci


CRÈME CARAMEL AL CACAO E PERE  (dolcetto)

Scaldate 5 di di latte con 60 gr di cioccolato fondente a scaglie, 50 gr di pere pelate a pezzetti, 50 gr di zucchero, l cucchiaino di cacao amaro in polvere e 30 gr di crema di marroni. Fate sobbollire per IO minuti. Quando il composto si raffredda, unite l bustina di vanillina, l cucchiaio di Rum bianco, 2 uova e l tuorlo. Versate lo preparazione in stampini da budino da 1,2 di e cuocetela in fornoa a bagnomaria a 190 °C per l ora. Fate raffredare e servite, decorando con fettine di pera e fili di cioccolato fuso.

 

RICOTTINE ALL'UVA (antipasto)
Per 4 porzioni: pelate e togliete i semi a un grappolo d'uva bianco o nera, poi passatela in tegame con un filo d'olio, sale, pepe e un pizzico di cannella; cuocete per 7O minuti, poi schiacciate il tutto con uno forchetta. Mescolate l'uva con 300 g di ricotta romana e 30 g di formaggio parmigiano grattugiato, Passate il composto in stampini foderati con pellicola trasparente e tenete in frigorifero per almeno 2 ore. Sformate e decorate a piacere con erba cipollina, cannella e acini d'uva

Oscar Europeo per "la grande bellezza" di Sorrentino

Incetta di premi agli EFA: Toni Servillo miglior autore e oscar a Sorrentino.
Oscar Europei
Paolo Sorrentino vince l’Oscar europeo La Grande bellezza fa il pieno agli Efa: Toni Servillo è il miglior attore Paolo Sorrentino vince l’Oscar europeo
La Grande bellezza fa il pieno agli Efa: Toni Servillo è il miglior attore
Poker di premi per La grande bellezza di Paolo Sorrentino agli Efa, gli European Film Awards, considerati gli Oscar europei, assegnati ieri sera a Berlino. Oltre ai riconoscimenti per il miglior film, il miglior regista e il miglior attore (Toni Servillo), tra i premi tecnici già assegnati c’è quello per il miglior montatore, andato a Cristiano Travaglioli.
La grande bellezza è il film che l'Italia ha candidato nella corsa a un posto nella categoria Miglior film straniero per i prossimi Oscar.

Scoperta una miracolosa pillola che sconfigge l'epatiteC | Ma a che prezzo?

 Per quattro settimane di cura servono 28mila dollari, che diventano 84mila per il ciclo consigliato di 12 settimane. E si arriva a quota 168mila per le 24 che sono necessarie per battere le infezioni più resistenti.
L'Italia il Paese europeo più colpito con due milioni di contagiati. Per gli esperti: "È una rivoluzione, una grande notizia per tutti quelli che soffrono di epatite C". I medici americani non hanno dubbi: il farmaco, approvato ora dalla Food and Drug Administration, è destinato ad aprire una nuova frontiera nella lotta ad una delle malattie più pericolose e diffuse.

Epatite C
La medicina miracolosa è una pillola da prendere una sola volta al giorno, si chiama Sovaldi e il principio attivo che combatte il virus è il sofosvubir, una molecola in grado di sconfiggere anche i ceppi più resistenti. In questo modo diventano inutili le punture di interferone, sino ad oggi l'unico rimedio efficace, ma che porta con sé pesanti effetti collaterali: insonnia, nausea, depressione, sintomi influenzali. E oltre ad essere molto meno invasiva la cura promette percentuali di successo altissime: attorno all'80% secondo gli ultimi test, che però necessitano di altre conferme. "È un passo avanti eccezionale nella lotta all'epatite, riusciremo a sconfiggere con molta più facilità il virus soprattutto nei pazienti cronici": dice al New York Times, Edward Cox uno dei membri della commissione Fda. C'è però una controindicazione destinata a riaccendere le polemiche sull'accesso ai farmaci, ovvero il costo della pillola. Per quattro settimane di cura servono 28mila dollari, che diventano 84mila per il ciclo consigliato di 12 settimane. E si arriva a quota 168mila per le 24 che sono necessarie per battere le infezioni più resistenti. "È inaccettabile e vergognoso: non c'è alcuna logica che giustifichi questi prezzi. Una follia sulla pelle dei pazienti di tutto il mondo": attacca Michael Weinstein presidente di una delle maggiori organizzazioni che aiutano i malati di Aids, protagonista in passato di altri scontri durissimi con Big Pharma sul prezzo dei medicinali. La Gilead Science, la società che produce la pillola reagisce con la consueta tranquillità: "Il prezzo è in linea con il mercato, anzi se confrontato con altri concorrenti che sono meno efficaci e innovativi è persino basso. Cercheremo poi di attuare dei programmi per aiutare i malati che non hanno i mezzi". Per la società è un successo annunciato, secondo gli analisti di Wall Street, il farmaco è destinato a superare tutti i record di vendita e ricompenserà ampiamente gli 11 miliardi di dollari investiti nel progetto. La Gilead batte tutte le altre grandi compagnie farmaceutiche che stanno lavorando nella ricerca di cure simili. "Nei prossimi 18 mesi arriveranno altre medicine che semplificheranno di molto la cura dell'epatite, saranno meno invasive e soprattutto porteranno il tasso di guarigione oltre il 90%", dice ancora Cox. Novità che arriva proprio in uno dei picchi più alti di ammalati: nel mondo sono 180 milioni, quasi quattro negli Stati Uniti, quasi due in Italia, anche se sono pochissimi quelli che si curano. "Si sta manifestando il virus in quei pazienti che l'hanno contratto anche molti anni fa, quando ancora non si conoscevano tutti i pericoli di comportamenti a rischio: come i rapporti sessuali non protetti o lo scambio di siringhe", spiegano gli esperti. Numeri che adesso sembrano destinati a diminuire con le nuove cure, anche se prima di venire importate in Italia e in Europa ci vorranno ancora un paio di mesi. L'epatite C inizia a far meno paura, a patto di aver qualche migliaio di dollari in tasca.                                                                                fonte

"Bloccheremo l'Italia" lo slogan dei "forconi.

Dalle 22 dell'8 dicembre scattano manifestazioni in 96 presidi in tutta Italia. La Sicilia è già in tilt,
resse ai distributori, auto in colonnato e traffico impazzito a Catania. Il movimento "dei Forconi", formato da autotrasportatori e agricoltori, agiranno in tutta Italia, l’azione a Torino, Triveneto, Latina e la Sicilia i punti critici.
Il Viminale risponde: “Contro i blocchi pronti a usare anche gli idranti. Saranno impiegati anche gli idranti, per liberare le strade, gli svincoli autostradali, le provinciali". 
È quanto scrive il Viminale nell’ultima informativa spedita ai prefetti e questori. "Procederemo con fermezza nei confronti di soggetti o gruppi intenzionati a porre in essere azioni illegali".
"Il fronte contestativo - si legge nel documento del Viminale - non esclude il ricorso a forme eclatanti di protesta con l’attuazione di blocchi della circolazione ad oltranza, finalizzati a generare disagi agli autotrasportatori non aderenti allo sciopero e all’utenza in genere, con possibili tensioni sotto il profilo dell’ordine pubblico". È una vigilia carica di tensione.Tra gli organizzatori della protesta ci sono piccoli padroncini, allevatori, agricoltori, ma anche liberi professionisti. La sensazione a poche ore dall’inizio della protesta è che nessuno sia in grado di prevedere quanto sarà estesa e se sarà violenta.
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