Per quattro settimane di cura servono
28mila dollari, che diventan
o
84mila per il ciclo consigliato di 12 settimane. E si arriva a quot
a
168mila per le 24 che sono necessarie per battere le infezioni più
resistenti.
L'Italia il Paese europeo più colpito con due milioni di contagiati. Per gli
esperti: "È una rivoluzione, una grande notizia per tutti quelli che soffrono d
i epatite C". I medici americani non hanno dubbi: il farmaco, approvato ora dalla
Food and Drug Administration, è destinato ad aprire una nuova frontiera nella lotta ad una delle malattie più pericolose e diffuse.
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Epatite C |
La
medicina miracolosa è una pillola da prendere una sola volta al giorno, si chiama Sovaldi e il principio attivo che combatte il virus è il sofosvubir, una molecola in grado di sconfiggere anche i ceppi più resistenti. In questo modo diventano inutili le punture di interferone, sino ad oggi l'unico rimedio efficace, ma che porta con sé pesanti effetti collaterali: insonnia, nausea, depressione,
sintomi influenzali. E oltre ad essere molto meno invasiva la cura promette percentuali di successo altissime: attorno all'80% secondo gli ultimi test, che però necessitano di altre conferme. "È un passo avanti eccezionale nella lotta all'epatite, riusciremo a sconfiggere con molta più facilità il virus soprattutto nei
pazienti cronici": dice al
New York Times, Edward Cox uno dei membri della commissione Fda. C'è però una controindicazione destinata a riaccendere le polemiche sull'accesso ai farmaci, ovvero il costo della pillola. Per quattro settimane di cura servono 28mila dollari, che d
iventano 84mila per il ciclo consigliato di 12 settimane. E si arriva a quota 1
68mila per le 24 che sono necessarie per battere le infezioni più resistenti. "È inaccettabile e vergognoso: non c'è alcuna logica che giustifichi questi prezzi. Una follia sulla pelle dei pazienti di tutto il mondo": attacca
Michael Weinstein presidente di una delle maggiori organizzazioni che aiutano i malati di
Aids, protagonista in passato di altri scontri durissimi con
Big Pharma sul prezzo dei medicinali. La
Gilead Science, la società che produce la pillola reagisce con la consueta tranquillità: "Il prezzo è in linea con il mercato, anzi se confrontato con altri concorrenti che sono meno efficaci e innovativi è persino basso. Cercheremo poi di attuare dei programmi per aiutare i malati che non hanno i mezzi". Per la società è un successo annunciato, secondo gli analisti di
Wall Street, il farmaco è destinato a superare tutti i record di vendita e ricompenserà ampiamente gli 11 miliardi di dollari investiti nel progett
o. La Gilead batte tutte le altre grandi compagnie farmaceutiche che stanno lavorando nella ricerca di cure simili. "Nei prossimi 18 mesi arriveranno altre medicine che semplificheranno di molto la cura dell'epatite, saranno meno invasive e soprattutto porteranno il tasso di guarigione oltre il 90%",
dice ancora Cox. Novità che arriva proprio in uno dei picchi più alti di ammalati: nel mondo sono 180 milioni, quasi quattro negli Stati Uniti, quasi due in Italia, anche se sono pochissimi quelli che si curano. "Si sta manifestando il virus in quei pazienti che l'hanno contratto anche molti anni fa, quando ancora non si conoscevano tutti i pericoli di comportamenti a rischio: come i rapporti sessuali non protetti o lo scambio di siringhe", spiegano gli esperti. Numeri che adesso sembrano destinati a diminuire con le nuove cure, anche se prima di venire importate in Italia e in Europa ci vorranno ancora un paio di mesi.
L'epatite C inizia a far meno paura, a patto di aver qualche migliaio di dollari in tasca.
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