Il-Trafiletto

04/12/13

Seduzioni a tavola: Bocconcini di pollo alla filippina

Seduzioni a tavola
 Miei affezionati seduttori, vi propongo oggi un orientale secondo piatto, che vi farà volare verso l'Estremo Oriente solamente con il suo profumo. E se siete amanti di questi esotici sapori, saprete far apprezzare questo piatto anche alla persona da voi amata.

Ingredienti
2 petti di pollo interi
1 peperone giallo
1 peperone rosso
1 carota
1 cipolla
1 costa di sedano
4-5 cucchiai di ketchup
1 dado da brodo
sale
olio extravergine d'oliva
vino rosè Doc
Bocconcini di pollo

Tagliate a pezzetti i petti di pollo e fateli colorire un poco nell'olio, successivamente unite nella pentola gli odori tritati, salate, abbassate la fiamma. Dopo 10 minuti bagnate con un po' di vino rosè e fate evaporare. Tagliate a listarelle i peperoni, frullatene la metà con un po' d'acqua, e uniteli tutti al pollo insieme al ketchup. Mescolate bene per amalgamare la salsa agrodolce, sbriciolatevi il dado e, se necesario, aggiungete un po' d'acqua. Se dovete surgelare lo spezzatino tenete il sugo un po' più lento, altrimenti dopo una trentina di minuti spegnete il fuoco: la salsa dovrà risultare giustamente cremosa. Vi garantisco che questi bocconcini sono divini. Provateli e fatemi sapere.

Perchè si dice: "menare il can per l'aia"?

Anche questo adagio, miei cari amanti delle citazioni e della loro origine storico- letteraria, si usa ancora oggi, e per fortuna, perchè mi accorgo che nel dialogare, oggi come oggi, si tende ad essere sempre più stringati, concisi, ermetici e oltremodo tecnici. Abbiamo introdotto una gran quantità di parole anglosassoni, tralasciando la splendida varietà di forbite parole di cui è ricca la nostra lingua.
Menare il can per l'aia
 Menare il can per l'aia, portare le cose per le lunghe, senza concluderle. Il modo di dire deriva probabilmente da un vecchio proverbio italiano: L'aia non è luogo per cani da caccia. I segugi, infatti, abituati a correre e a cercare la selvaggina in mezzo ai boschi, ai cespugli, e comunque nei grandi spazi, perderebbero il loro tempo, in uno spazio ristretto come un'aia, dove, peraltro, non ci sono nascondigli ma tutto è chiaramente visibile. Ora, la similitudine è evidente: chi conduce un cane da caccia per l'aia, ovviamente non può aspettarsi di trovare selvaggina. Quindi il detto è passato a significare che "mena il cane per l'aia" chi si perde in lunghe discussioni senza concludere niente, o promette qualcosa, senza poi alla fine mantenere.

SPIRALI DI MELE AL COGNAC

Questi friabili dolcetti a base di mela, sono facili e veloci da preparare nei giorni festivi oppure per un brunch domenicale. Le calorie non le ho contate, meglio restare tranquilli la domenica.

Ingredienti per 8 porzioni • 4 mele golden • 5-6 cucchiai di cognac • 30 gr di burro • 40 gr di zucchero • l rotolo di pasta sfoglia fresca • 1 tuorlo

PELATE le mele, privatele del torsolo e tagliatele a fettine sottili. Nel frattempo sciogliete il burro in una padella antiaderente e rosolate le mele a fiamma vivace. Bagnatele con il Cognac e, una volta evaporato, spolverizzate il tutto con lo zucchero. Lasciate cuocere per altri 5 minuti circa, finché le mele saranno ben dorate.

Spirali di mele



SROTOLATE la pasta sfoglia e stendetela leggermente con l'ausilio di un matterello, bucherellatela con una forchetta, ricopritela con le mele e arrotolatela bene.

TAGliATE il rotolo a fette spesse circa 2,5 cm e disponetele in una teglia dai bordi bassi foderata con carta da forno, distanziandole di circa 2 cm l'una dall'altra. Spennellatele poi con il tuorlo sbattuto.  

CUOCETE le sfoglie in forno caldo a 180°C per 20 minuti circa, disponetele su un piatto da portata e servilele a piacere tiepide o fredde

VARIANTI APPETITOSE
l• Per rendere la ricetta ancora più golosa, potete servire le sfoglie in piattini da porzione su uno specchio di crema al cioccolato.
2• Per cambiare, potete sfumare le vostre  mele con qualche cucchiaio di Rum.


"Natale con il marchio":agricoltori e allevatori in difesa della qualità

Bloccano il Brennero:  decine di pullman hanno portato allevatori e agricoltori in difesa del made in Italy. La coldiretti promuove la campagna: "battaglia di Natale: scegli l'Italia" per difendere il settore dalle importazioni di bassa qualità. La concorrenza sleale ha già causato la chiusura di 140mila aziende italiane dal 2007"
 E così nell'area di parcheggio "Brennero" primo chilomentro dell'autostrada in direzione sud, verso l'Italia, ci sono trattori e decine di pullman che nella notte hanno portato al valico gli imprenditori agricoli provenienti da tutta Italia. Gli allevatori si sono schierati attorno al tracciato stradale e hanno iniziato a fermare i camion per sapere quale merce arriva e dove va a finire, mentre sono sollevati cartelli, indirizzati agli automobilisti in transito, per chiedere di sostenere la proposta di etichettatura obbligatoria per tutti i prodotti alimentari. 

Battaglia di Natale della coldiretti
Gli striscioni sono piuttosto espliciti: "615mila maiali in meno in Italia grazie alle importazioni alla diossina dalla Germania", "1 mozzarella su 4 è senza latte", "Il falso prosciutto italiano ha fatto perdere il 10% dei posti di lavoro", "Fuori i nomi di chi fa i formaggi con caseine e cagliate". Gli agricoltori hanno anche attrezzato una tenda per la distribuzione di pasti e bevande calde made in Italy. A lanciare la protesta è la Coldiretti: "Solo nell'ultimo anno sono scomparse 32.500 stalle ed aziende agricole e persi 36mila occupati nelle campagne. Stiamo svendendo un patrimonio del nostro Paese sul quale costruire una ripresa economica sostenibile e duratura che fa bene all'economia all'ambiente e alla salute", afferma il presidente Roberto Moncalvo. Secondo l'associazione degli agricoltori, l'Italia produce il 70 per cento dei prodotti alimentari che consuma ed importa il 40 per cento del latte e carne, il 50 per cento del grano tenero destinato al pane, il 40 per cento del grano duro destinato alla pasta, il 20 per cento del mais e l'80 per cento della soia. Dall'inizio della crisi ad oggi le importazioni di prodotti agroalimentari dall'estero sono aumentate in valore del 22 per cento. Gli arrivi di carne di maiale sono cresciuti del 16 per cento, mentre le importazioni di cereali, "pronti a diventare pasta e riso spacciati per italiani", hanno segnato un boom (+45 per cento), con un +24 per cento per il grano e un +49 per cento per il riso. Aumenta anche l'import di latte, +26 per cento, "anch'esso destinato a diventare magicamente made in Italy". Netta pure la crescita delle importazioni di frutta e verdura, +33 per cento, con il pomodoro fresco che sovrasta tutti (+59 per cento).         fonte

Toilet Benessere: la posizione ideale per defecare| Un video ci insegna

Una sfida lanciata dalla Dyno-Rod, società per interventi su scarichi fognari bloccati e gestione delle acque e controllo di flusso, per ridisegnare e aggiornare il modello di gabinetto. Il water come lo conosciamo risale al 1883. Pierre Papet, Victor Johansson e Samuel Sheard, sono i tre designer industriali che lo hanno progettato. Il progetto vincitore è stato rivelato in concomitanza con la Giornata Mondiale dei Servizi Igienici del 19 novembre 2013. Di questo progetto si è detto che potrebbe ridurre il cancro intestinale e problemi di emorroidi perchè permette di stare nella
Toilet Benessere
posizione ideale per defecare. Contrariamente a quello che molti possono pensare, la posizione accovacciata è, infatti, la migliore sul water (il sistema digestivo umano è progettato per stare accovacciati), potenzialmente potrebbe ridurre il cancro intestinale e problemi di emorroidi, promuovendo una migliore pulizia del colon e l’eliminazione veloce. Il gabinetto ridisegnato vincente, denominato “Toilet Benessere”, considerando quanto sopra detto, è una scelta sana perché consente agli utenti di stare nella giusta posizione accovacciata invece di sedersi.


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