Il-Trafiletto
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18/11/14

Qual è la misteriosa scatola nera di Nokia?

A partire da questo trimestre il nuovo proprietario di Nokia Microsoft, ha deciso di abbandonare il brand Nokia. Con questo accordo Nokia non può utilizzare il marchio su smartphone fino al 2016.

Ma potrebbe essere usato per vari dispositivi, tra cui telecamere. L'annuncio di Microsoft ha posto fine a 30 anni di cellulari Nokia, tuttavia la tecnologia dell'azienda finlandese vive separata da Nokia che come marchio non è finito.


L'azienda oggi ha diffuso sul web l'accenno di un nuovo prodotto differente da un cellulare. Speculazioni su che prodotto possa essere variano da una TV set-top box, a un piccolo computer. Non sarà un cellulare visto gli accordi presi con Microsoft, tuttavia il marchio Nokia sarà ancora utilizzato per licenze, competenze e tecnologia per altre produzioni, a partire da questo trimestre.
Inoltre ha recentemente avviato una partnership con gli esperti di fotografia C&A Marketing, che possiede Ritz Camera store e Calumet Photografy di marca Polaroid, fotocamere e accessori.
Il Presidente di Nokia tecnologie, Ramzi Haidamus. Ha detto: "È  nostro obiettivo iniziare con il nostro marchio Nokia, in settori diversi da queste aree con restrizioni di licenza, a partire da questo trimestre il marchio sarà usato in altri settori".

Qual è la misteriosa scatola nera di Nokia?
IL SUCCESSO DI NOKIA NELL'INCREMENTARE LA DURATA DELLA BATTERIA 
Nokia Networks ha recentemente fatto un significativo passo avanti nell'incrementare la durata della batteria sui telefoni, aumentando la capacità di fino a 49 per cento.
L'azienda finlandese ha visto i risultati durante la prima prova diretta di un software conosciuto come alta velocità Cell FACH on a 3G network.
Nokia Networks ha terminato i test dal vivo prima della tecnologia ad alta velocità Cell FACH, con il supporto del produttore di chip Qualcomm.
Quando si utilizzano app, l'apparecchio invia e riceve piccole quantità di dati e la tecnologia di Nokia è progettata per gestire questi cosiddetti "pacchetti" di dati in modo più efficiente.
Questo aumenta la velocità di navigazione, risparmi energetici e tempi di risposta
Quando si eseguono applicazioni come WhatsApp, Facebook e Twitter, così come la navigazione web, l'invio di email e l'utilizzao di servizi come FaceTime, i cellulari, inviano e ricevono piccole quantità di dati a pochi centinaia di byte o qualche Kbyte.
L'alta velocità Cell FACH è progettata per gestire questi piccoli pacchetti di dati in modo più efficiente rispetto agli altri software. Questo rende le apps più veloci e ciò significa anche che usano meno energia nel corso di un giornata.
La tecnologia permette inoltre agli operatori di aumentare la velocità e la qualità dei loro servizi e supportare un numero maggiore di telefoni sulle loro reti.
Secondo i recenti test di Nokia, il 3G software aumenta la velocità e tempi di risposta di rete fino al 65 per cento, e aumenta, fino al 20 per cento la velocità di navigazione.
Si è visto anche un risparmio di energia di fino al 49 per cento, ciò significa  che la durata della batteria è durata quasi il doppio. Questo però a secondo di quali applicazioni si utilizzano,comunque il risparmio più basso che si è registrato è stato del 9 per cento, comunque un risparmio con una velocità tripla.
Barry French, executive vice president di affari marketing aziendali di Nokia ha detto:
" La Nokia di oggi è finanziariamente solida e ha sostituito la debolezza con la forza. Abbiamo una delle migliori aziende di infrastruttura e telecomunicazioni del mondo, un leader globale nel business mapping e localizzazione, un portafoglio di proprietà intellettuale stellare e alcune delle funzionalità più belle di innovazione di qualsiasi azienda ovunque nel mondo" .Ha continuato: "non possiamo essere la stessa Nokia di parecchi anni fa, ma noi siamo qui, siamo forti e il nostro marchio è ancora vivissimo".

30/10/14

Roma | Tassista fugge con le valigie della cliente e viene denunciato

Due turiste tedesche, madre e figlia 20enne non dimenticheranno facilmente la loro breve vacanza romana. Un tassista disonesto fugge con i loro bagagli appena giunte in albergo.

 Sono atterrate domenica sera all’aeroporto romano di Fiumicino intorno alle 21.00 provenienti da Francoforte per trascorrere alcuni giorni di vacanza nella “città eterna”. Le due donne, dopo aver ritirato le loro valigie dal nastro trasportatore, sono uscite dal terminal degli arrivi dirigendosi verso la postazione dei taxi dove, salendo su uno di questi, hanno chiesto di essere accompagnate in un hotel di Via Veneto dove avevano prenotato una camera.

Una volta raggiunto l’hotel, il tassista aveva effettuato una strana manovra per accostarsi nelle vicinanze del marciapiede dell'albergo evitando di entrare nella corsia riservata ai taxi dei clienti adiacente l'androne di ingresso. Al momento del pagamento della tariffa, forfettaria di 48 euro e indicata da cartelli all’interno del taxi per una corsa dall’aeroporto a Roma città, il tassista ha preteso un pagamento di 60 euro riferendo alle due turiste una differenza per i bagagli. Le due donne pagano con una banconota da 100 euro e si vedono negare il resto dal disonesto autista. Non solo, ma dopo aver scaricato una sola delle due valigie, l’uomo è salito velocemente in macchina fuggendo a forte velocità verso via Bissolati e non fermandosi al semaforo che in quel momento segnalava il  rosso.

Dopo un primo momento di smarrimento le due donne denunciano l’accaduto al Commissariato Trevi, dove le indagini vengono dirette dal dottor Bruno Failla, prima presso il luogo dell’accaduto, dove le telecamere purtroppo non hanno aiutato gli agenti, poi presso l’aeroporto di Fiumicino. Qui le immagini delle telecamere in prossimità del terminal arrivi hanno confermato che le due donne erano salite sul taxi alle 21.34.

 E’ stato così possibile rintracciare il tassista disonesto. L’uomo, un 44enne di Ostia, è stato convocato  negli uffici del commissariato e, messo alle strette, ha ammesso di essere fuggito col bagaglio delle due donne, il quale conteneva capi di abbigliamento firmati ed un orologio del valore di 5000 euro circa. Ha riferito inoltre di custodire la stessa valigia presso l'abitazione di suo padre. Recatisi al domicilio dl genitore, gli agenti hanno recuperato la valigia restituendola alle proprietarie che sono così ripartite con i loro effetti personali. L’uomo è stato denunciato per il furto della valigia, per la truffa commessa ai danni delle due turiste per il pagamento maggiorato della corsa in taxi e la mancata restituzione del resto.

21/10/14

Alunni delle elementari scioccati per un tema assegnato loro:“Chi uccideresti, per primo, tra tuo padre, tua madre e tuo fratello?”.

Imbarazzante argomento di un tema assegnato in una scuola elementare in Provincia di Ivrea: Chi uccideresti, per primo, tra tuo padre, tua madre e tuo fratello?”. Le due maestre si facevano anche massaggiare il collo dagli alunni e proponevano agli stessi frequenti riferimenti a sfondo sessuale. 


Che la scuola oggi sia molto cambiata rispetto a molti anni fa è agli occhi di tutti, il dubbio è se sia cambiata in meglio o in peggio, ma da episodi come quello accaduto in una scuola elementare piemontese il dubbio può essere tranquillamente fugato. In una scuola elementare di un paesino della provincia di Ivrea, gli alunni si sono visti assegnare dalle loro due maestre un tema dall’argomento quantomeno imbarazzante: “Chi uccideresti, per primo, tra tuo padre, tua madre e tuo fratello?”. Dai genitori è partita immediatamente una denuncia alla Procura della Repubblica, evidenziando inoltre i frequenti riferimenti a sfondo sessuale durante le lezioni da parte delle due insegnanti.

 Il tutto inizia ad aprile di quest’anno, quando i genitori degli alunni si presentano dai carabinieri denunciando che i loro figli non vogliono più andare a scuola e che sono abbastanza sconvolti per quello che succede in classe. Immediatamente partono le indagini con la sistemazione anonima di telecamere nella scuola, che filmano immagini inconfondibili.

 Massaggi e prostitute - Dai filmati registrati si vede  una delle due maestre che si fa massaggiare il collo dai bambini, dando un cambio di turno ogni dieci minuti. E in riferimento al sesso le due maestre, ormai avanti negli anni e alla soglia della pensione, lo spiegavano facendo domande sui genitori che ricorrevano al sesso a pagamento con le prostitute.

 Purtroppo per gli inquirenti non ci sono elementi sufficienti per chiedere il rinvio a giudizio delle insegnanti, perciò per la Procura, il caso è da archiviare. Il Pubblico Ministero, Chiara Molinari, spiegando i motivi dell’archiviazione, ha sostenuto che non si «ravvisano atti penalmente rilevanti» ma che, piuttosto, il linguaggio e i metodi di insegnamento delle due maestre, definiti dal magistrato «inopportuni», abbiano soltanto effetti di carattere disciplinare, da qui la richiesta di archiviazione. I genitori non ci stanno: "Quelle due maestre andavano cacciate all’istante", hanno dichiarato. Ma sarà il gip che dovrà decidere se accogliere o respingere la richiesta della Procura, mentre all’ufficio scolastico regionale spetta l'eventuale sanzione disciplinare

21/09/14

Le telecamere di sicurezza delle nostre case, possono essere messe in onda su internet

Dalla Gran Bretagna arriva un campanellino d’allarme al mondo intero, le telecamere che vengono montate nelle case per essere al sicuro, vengono intercettate e trasmesse in diretta su internet, all'insaputa dei proprietari.

Gli hacker hanno colpito ancora e adesso lo possono fare anche spiandototi dalle tue telecamere di sicurezza: settimana scorsa per un periodo di due ore, abbiamo visto su un sito internet, disponibile a chiunque nel mondo, la vita di diverse famiglie in Gran Bretagna, quasi fossero nel talk show del Grande Fratello.

Ieri sera il liberal-democratico MP Julian Huppert, che siede nel comitato influente degli affari interni e monitora la criminalità su internet, ha detto che i produttori devono fare di più per proteggere i clienti ed è assolutamente sconvolgente questa cosa e le aziende che vendono questi prodotti dovrebbero informare gli acquirenti di cambiare subito i codici di accesso di default.

350.000 persone e imprese che acquistano tali telecamere ogni anno nel Regno Unito e molti non riescono a cambiare la password di default e questo lascia il mondo intero esposto alla pirateria informatica.

Un gran numero di acquirenti utilizza anche questi dispositivi semplicemente per monitorare i propri neonati o bambini piccoli e devono essere inorriditi nell'apprendere che chiunque può accedere alle loro telecamere e trasmettere al mondo intero le immagini personali e famigliari.

La cosa spaventosa è che la gente compra queste telecamere per la propria sicurezza, ma non hanno idea che migliaia di persone potrebbero spiarli in qualsiasi momento e potrebbero carpire anche qualsiasi informazioni finanziaria e personale;

Le telecamere sono state progettate per proteggere, ma sta facendo il contrario.
Telecamere di sicurezza con immagini messe su internet 

10/05/14

Il cantante Renato Zero aggredito da falsi "sorcini". Rubato il suo prezioso orologio.

Venerdì scorso a Roma, in via della Camilluccia a Monte Mario, proprio sotto la sua abitazione, il più famoso dei "sorcini" Renato Zero è stato vittima di una aggressione e derubato del suo orologio d'oro.

 Non è stata dunque una bella giornata per il noto cantautore, che verso le 17 sotto la sua casa, è stato avvicinato da due giovani che con la scusa di farsi fare un autografo lo hanno costretto a sporsi dal finestrino della sua Porsche, per poi colpirlo alla testa con un pugno e sfilargli l'orologio d'oro che portava al polso, un Audemars Piguet Black Hawk, del valore di circa quarantacinquemila euro. I

mmediatamente il custode dello stabile, spettatore involontario della scena, ha avvisato il 113, ma quando sono arrivati gli agenti del Commissariato di Ponte Milvio hanno potuto far poco dal momento che gli aggressori avevano fatto perdere le loro tracce.

Non si sa nulla circa la loro nazionalità, si spera che le telecamere di sorveglianza del comprensorio abbiano ripreso qualche scena dell'accaduto utile alle indagini. Circa un anno fa episodio analogo sempre a Roma, questa volta a Piazza Bologna, ai danni del noto attore Lino banfi. Anche lui fu rapinato del suo orologio,un Rolex, proprio come Renato Zero.

11/03/14

Avatar: nasce una nuova era di comunicazione! Fin'ora fermi davanti al PC domani percorreremo migliaia di km.

Avatar: nasce una nuova era di comunicazione! Fin'ora fermi davanti al PC domani percorreremo migliaia di km.
C'è chi l'ha rinominata «economia degli avatar»: perché se fino aal giorno d'oggi la telepresenza era consentita grazie all'utilizzo di software tipo Skype o Cisco Systems con cui potersi vedere e parlare anche a distanza di migliaia di chilometri grazie alla trasmissione di pacchetti dati sulla rete, rimenendo seduti o in piedi fate un pò voi, dinanzi ad un grande schermo, che poi sia un pc o un iPad non importa, il futuro ci riserva la grande meraviglia di poterci muoverci virtualmente in un luogo lontano anche migliaia di chilometri da dove in realtà stiamo seduti!

Potremmo definirla l'incarnazione del hi-tech, resa possibile grazie all'incrocio tra robotica e telecomunicazioni, su cui puntano ora svariate aziende della Silicon Valley. Durante lo scorso Ces di Las Vegas la Suitable Technologies di Palo Alto è stato presentato Beam Pro, il modello pensato per il mercato business: un display da 17 pollici è posizionato a 160 centimetri d'altezza su due staffe collegate a una base dotata di tre ruote, che consente a chi ne ha i comandi da una postazione remota di orientarlo in qualsiasi direzione, alfine di stabilire un contatto faccia a faccia con l'interlocutore in carne e ossa.
"economia" degli Avatar

L'utente scruta l'ambiente attraverso due telecamere grandangolari poste sulla sommità della cornice del display e ascolta grazie a sei microfoni in grado di ridurre il rumore di fondo, mentre un altoparlante ne diffonde la voce. Sia chiaro che può spostarsi in qualsiasi direzione, con un'autonomia di 8 ore e una velocità di 3 km/h, comandando il proprio alter ego a distanza grazie al software che funziona su pc e Mac con mouse, tastiera e addirittura un controller per i videogiochi di Xbox. L'effetto per chi incontra uno di questi marchingegni all'inizio è straniante, ma una volta stabilito il contatto con gli occhi dell'interlocutore si comincia a parlare come si è abituati a fare su Skype.

Il vantaggio ovvio è di potersi spostare ovunque in un ufficio o in casa, "incontrando" altre persone in carne e ossa oppure incarnate in altri Beam, ma anche all'aperto, tanto che Suitable Technologies ha dato una dimostrazione sulla Strip di Las Vegas, chiacchierando con pedoni sbigottiti.
«L'unico problema è che Beam non ha le braccia e quando un lavoratore in remoto arriva davanti alla porta del mio ufficio per parlarmi gliela devo aprire», scherza il Ceo Scott Hassan, che prima di gettarsi in questa impresa aveva collaborato con Brin e Page alla creazione di Google e ha quindi goduto i vantaggi di essere tra i primi azionisti.

Il settore su cui si erano concentrate finora le aziende che offrono sistemi robotici di telepresenza è soprattutto quello della sanità: ad esempio iRobot, l'azienda divenuta famosa per gli automi che aspirano e lavano i pavimenti di casa, ha in carniere Rp-Vita, un robot con cui i primari possono girare in corsia "visitando" virtualmente il paziente e parlando con l'infermiere sul posto e mediante il quale i parenti possono visitare gli anziani nelle case di riposo o tenere sotto controllo i nonni che vivono a casa da soli.

Allo stesso modo Vgo Communications propone soluzioni simili, affiancando anche altre idee come lo studio in remoto, che consente agli alunni con una gamba rotta, disabilità o malattie più gravi di frequentare comunque la scuola e i compagni senza perdere lezioni e non isolandosi. Intanto anche l'Unione europea sta sperimentando questo tipo di soluzione, con il progetto GiraffPlus, in cui un robot monitora e accudisce sei anziani in Italia. L'economia della telepresenza, in cui le persone possono lavorare da luoghi lontani, era stata teorizzata in un articolo nel 1980 dal professore del Mit Marvin Minsky, che la proponeva come soluzione per il nuovo millennio non solo per contesti professionali comuni, ma addirittura come strumento necessario per preservare vite in alcune situazioni particolari, come nel caso delle centrali nucleari, forse anche perché scosso dall'incidente di Three Miles Island risalente all'anno prima.

Oggi però la minaccia nucleare non è più la preoccupazione principale, quanto lo è invece la necessità di sviluppare il telelavoro per abbassare i costi finanziari e per l'ambiente che lo spostamento e i viaggi di impiegati e manager comportano ogni giorno: il risparmio è così alto che nessuno è in grado esattamente di valutarlo, perché oltre alle ricadute dirette sul costo dei trasporti, ci sono anche quelle indirette sulla sanità, la qualità della vita e il traffico. Il costante miglioramento tecnologico e l'abbassamento dei prezzi degli assistenti robotici dovrebbero dare un ulteriore impulso alla loro diffusione: basti pensare che il nuovo modello di Beam costa 995 dollari contro i 16mila di quello precedente, e che a fronte di robot da 35mila dollari al pezzo ci sono proposte low cost, come il Double, venduto sull'Apple Store a 2.500 dollari e in grado di portare a spasso un iPad con la nostra faccia. Ecco perché i dati dicono che il mercato globale della telepresenza e videoconferenza che l'anno scorso valeva 2,26 miliardi dovrebbe superare i 5 miliardi alla fine del 2015 (secondo Infonetics Research).

Le società che vogliono spartirsi questa torta sono tante: oltre alle già citate iRobot, Vgo, Double Robotics e Suitable Technologies, in campo ci sono anche MantaroBot, Anybots, oltre ad aziende come Cisco e Polycom. E molte altre società, come Microsoft, Mars, Evernote, stanno acquistando i primi modelli per una sperimentazione cui potrebbe seguire l'adozione della tecnologia in massa. Qualche problema esiste ancora, perché i robot non possono ancora muoversi da un piano all'altro se una persona non li accompagna in ascensore, né stringere la mano o impugnare oggetti, ma nell'epoca della virtualizzazione di documenti e processi, la maggior parte è comunque in grado di aiutare.

07/03/14

Maestra arrestata nel viterbese. Malmenava bimbi di tre anni a scuola.

I carabinieri della compagnia di Ronciglione hanno arrestato una maestra con l'accusa di maltrattamenti aggravati: la donna avrebbe percosso, insultato e minacciato gli alunni di appena tre anni. Il fatto è avvenuto alla scuola materna di Monterosi, in provincia di Viterbo. Ad inchiodarla, oltre ai racconti dei bimbi, sarebbero state le immagini delle telecamere installate dagli investigatori. I militari dell’arma le hanno notificato l'ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice del Tribunale di Viterbo su richiesta della Procura. La donna, C. D., 53 anni, è ora agli arresti domiciliari. Ancora una storia d'abusi e ancora in una scuola, il luogo dove i bambini dovrebbero trovarsi più al sicuro al di fuori della famiglia. Le indagini, coordinate dal PM Fabrizio Tucci, sono partite circa sette mesi fa, dopo che i genitori di uno dei bambini hanno notato strani segni sul corpo del figlio, piccoli graffi e lividi e si sono rivolti ai militari, denunciando anche quanto il bimbo aveva raccontato a casa. Sembra che i maltrattamenti andavano avanti da tempo, sebbene la prima segnalazione sia scattata solo qualche settimana fa. I genitori si sono così allarmati e hanno raccontato i loro timori ai carabinieri. D’accordo con la Procura, i militari si sono attivati, ascoltando altri genitori e, con il sostegno degli assistenti, anche gli altri bambini che frequentano la scuola materna di Monterosi. Dopo le prime conferme sono state piazzate delle telecamere all’interno della struttura scolastica. Le immagini registrate mostrerebbero la maestra - originaria di Ronciglione - colpire e insultare i bimbi che a volte venivano anche trascinati quando non volevano sedersi al loro posto. La Procura ha così deciso di agire. I carabinieri hanno atteso la fine delle lezioni e l'uscita delle altre maestre e dei circa 30 alunni che frequentano la scuola materna e hanno arrestato la donna.
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