Il-Trafiletto
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20/03/14

Eccidi del 1944 nell'appennino tosco-emiliano: confermati tre ergastoli.

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso della procura generale militare confermando la condanna all'ergastolo per gli ex nazisti della divisione "Herman Goering" accusati delle stragi sull’Appennino tosco-emiliano nella primavera del 1944, dove in una delle quali, e precisamente quella del Monte Falterona, tra le province di Firenze e di Arezzo, vennero uccise 200 persone tra uomini, donne e bambini. La Prima sezione penale è intervenuta così sulla decisione della Corte militare d'appello di Roma del 26 ottobre 2012, confermando gli ergastoli per Hans Winkler, Alfred Luhmann e Wilhelm Stark. La Corte ha anche disposto un nuovo processo di appello per altri 2 militari e due eccidi rimasti senza colpevoli: Monte Morello (la più alta montagna della cosiddetta “conca” fiorentina) e Mommio di Fivizzano (in provincia di Massa Carrara). Nel frattempo uno degli imputati, Ferdinand Osterhaus, è morto. Si riapre così dopo 70 anni di distanza il capitolo giudiziario per le quattro stragi naziste. Un nuovo processo d’appello dovrà accertare le responsabilità dei cinque ex militari nazisti, tutti novantenni. Tre di questi per due degli eccidi dei resistenti (tra cui molte donne, anziani e bambini) sono già stati condannati all’ergastolo dalla corte d’appello militare di Roma, il 26 ottobre del 2012: sentenza che ieri sera (19 marzo) è diventata definitiva appunto per decisione della prima sezione penale della Suprema Corte. Il nuovo processo sarà celebrato per accertare le responsabilità per gli eccidi di Monte Morello e quello di Mommio di Fivizzano, finora rimaste senza colpevoli. Mentre per la strage di Monchio,Susano e Costrignano sull’Appenino modenese (oltre 150 morti), del 18 e 20 marzo 1944, della quale proprio in questi giorni ricorrono i 70 anni, e per l’eccidio del monte Falterona del 13 e 18 aprile, andrà valutato se ci sono ulteriori responsabilità oltre a quelle accertate. Gli imputati che dovranno tornare alla sbarra, sono l’allora capitano dell’esercito tedesco Helmut Odenwald, di 95 anni; l’ex tenente Erich Koeppe (95), assolti in appello per i quattro capi d’imputazione, e il sottotenente e medico della divisione Hans Georg Karl Winkler (92), il caporale, poi sergente, Alfred Luhmann (89) e il sergente Wilhelm Stark (93), condannati all’ergastolo. Sono venti le parti civili, tra cui la presidenza del Consiglio, le Regioni Emilia-Romagna eToscana, Anpi e i Comuni interessati.

14/01/14

L'Italia alza la voce! Ricorso alla Corte Suprema Indiana riguardo al caso dei Marò.

L'Italia alza la voce! Ricorso alla Corte Suprema Indiana riguardo al caso dei Marò. Dinanzi al rinvio del governo indiano della presentazione dei capi di accusa per i due marò, l'Italia ha deciso di presentare un ricorso alla Corte Suprema indiana. La 'petition', si è apprende, mira a «scongiurare l'uso di una legge antiterrorismo (Sua Act)».
Massimiliano Latorre e Salvatore Girone

Ieri è stato dato l'annuncio dell'iniziativa intrapresa in maniera «forte e decisa» 
L'atteggiamento alquanto stucchevole che l'India ha iniziato ad assumere nella vicenda dei marò non piace affatto all'Italia. Infatti ieri era stato dato l'annuncio che era partita per New Delhi, ad opera dell'inviato Staffan de Mistura, una «iniziativa molto forte e decisa» con lo scopo di mettere fine all'empasse che dura ormai da troppo tempo e che allunga a oltremodo la prospettiva di rientro in Italia di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, e scongiurare qualsiasi tentativo di introdurre lo spettro della pena di morte.

Barroso ha garantito il suo impegno
L'accelerazione decisa dal Governo Italiano è stata assistita anche dalle pressioni esercitate sui vertici dell'Unione europea, il presidente Josè Manuel Barroso e l'Alto Rappresentante Catherine Ashton, affinchè diano supporto alla posizione italiana. Successivamente un incontro con il vicepresidente della Commissione Ue, Antonio Tajani, Barroso ha garantito un impegno, assicurando che «siamo tutti contro la pena di morte». Missione delle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato Intanto i presidenti delle commissioni Affari esteri e Difesa di Camera e Senato hanno convenuto di promuovere una missione istituzionale attraverso l'invio di «una delegazione, rappresentativa di tutti i Gruppi parlamentari per visitare a Delhi Salvatore Girone e Massimiliano Latorre».
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