Il-Trafiletto
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31/08/14

La musica parla al cuore

Sara Frau è un'artista labronica che ha scritto parecchie canzoni e ama esibirsi nei vari teatri o piazze e lo fa sempre con grande vivacità e passione.


A volte si parla di musica, ma la si confonde con il rumore.
La musica sa toccare il cuore, sa farlo vibrare e rempire di emozioni che durano anche tutta la vita, la vera musica non conosce il tempo, ma sa bene adeguarsi e parlare a tutti.
Personalmente adoro ascoltare la musica e mi piace seguire il testo e vedere come gli artisti interpretano in modo personale quelle note e pause che diventano canzone e musica.
Adoro una canzone: “TATI” di Sara Frau, un’artista labronica, che l’ha scritta alla morte del papà, il testo ti porta a volare nel cielo della musica e a coccolarti, tra le braccia di questa persona scomparsa, quasi fosse un amico, ancora presente e che ti conosce bene.
Ora vi basta trovare qualcuno che ve la legga con calma e voi chiudete gli occhi e sintonizzatevi con il cuore, sono sicuro che proverete le stesse emozioni che vi ho scritto.

“Io nascosta in una nuvola, sono sola e penso a te. Il dolore mi uccide l’anima, guardo verso il paradiso, sento ancora il tuo profumo, il vento mi porta il tuo calore . Padre se invece di morire tu fossi stato qua, vicino a me, vicino a me. Potrei dirti che, ma quanto ti somiglio, orgogliosa come te, dura come te, pazza come te. Mi hai insegnato tante cose, le piu belle sono chiuse dentro al cuore, ma non posso gridarle al mondo, gridarle al mondo. Non sai quanto mi manchi, vorrei stringerti le mani, vorrei stringerti. E gridare al mondo intero e gridare, gridare. Padre se invece di morire, tu fossi stato qua vicino a me, vicino a me. Vorrei dirti che, ma quanto ti somiglio, orgogliosa come te, buona come te, pazza come te, mi hai insegnato tante cose le piu belle sono chiuse dentro il cuore, ma non posso gridarle al mondo, gridarle al mondo; nel dolore e nell’amore e grido ancora, ancora. Padre mi manchi, perché il tuo silenzio, la comprensione; era solo Amore, nella notte il tuo abbraccio, lo sento, lo vivo. Mi Manchi TATI”.
Sara Frau dedica una canzone a TATI


03/08/14

Questione di naso | Legame profondo tra odori ed emozioni

Perché alcuni profumi riescono a evocare i nostri ricordi di infanzia? Dallas Campbell ci dice tutto sul percorso privilegiato che dagli odori porta alle emozioni.

Alzi la mano chi non è mai stato travolto da un profumo particolare e proiettato magicamente in un altro luogo e in un altro tempo, distantissimo dalla situazione che sta vivendo. Una fragranza può diventare, infatti, un ponte incredibile verso il passato. Come può avvenire tutto ciò?

ISTINTI ANIMALI
Va detto che la nostra sensibilità olfattiva non è neppure lontanamente paragonabile a quella di altri mammiferi. "Un naso umano medio ha circa cinque milioni di recettori olfattivi per narice", dice Tìm Jacob dell'Università di Cardiff, in Gran Bretagna. "Non pochi, ma un'inezia rispetto ai cani: i segugi 'vincono' con quasi 250 milioni di queste cellule sensoriali". Nel mondo animale, l'odorato è essenziale per procurarsi il cibo, difendersi dai pericoli e riprodursi (in altre parole, "Dove trovo il pranzo?", "Sto per diventare il pranzo di qualcuno?", "Posso invitarti a pranzo?"). Particolarmente interessante, però, per noi e soprattutto per chi agisce spinto da motivazioni commerciali, è la capacità del nostro apparato olfattivo di teletrasportarci nel tempo con profondi effetti sulla nostra sfera psicologica. Tutti abbiamo vissuto un'esperienza simile: un sentore appena accennato, ma molto specifico, ci ha improvvisamente ricordato un periodo, una persona, un luogo, un evento.
Legame tra odore e emozioni

Che succede in tal caso? Prima di tutto, il bulbo olfattivo (la parte del cervello incaricata di elaborare gli odori) è direttamente collegato al sistema limbico, l'area cerebrale "primitiva" che comanda stati d'animo, emozioni e soprattutto, i nostri ricordi involontari, quelli cioè che emergono spontaneamente senza doverli attivamente richiamare. Il legame tra odori e emozioni è molto profondo. "Dal punto di vista evolutivo, l'area cerebrale che è oggi suddivisa nelle varie componenti del sistema limbico era, un tempo, tutta corteccia olfattiva", dice Rachel Herz, che ha condotto ampie ricerche sull'impatto psicologico degli odori presso la Brown University, negli USA. "Con l'evoluzione, si sono poi differenziate le varie strutture. Quindi, potremmo non essere in grado di sperimentare le emozioni se non avessimo il senso dell'odorato. Le informazioni trasmesse dai profumi e dalle emozioni sono fondamentalmente le stesse: entrambe ci spingono ad avvicinare oppure a evitare qualcosa".

MESSAGGI OLFATTIVI
Esistono, dunque, legami tra odori specifici e le nostre emozioni. Ma si tratta di processi innati, oppure acquisiti? "Assolutamente acquisiti", conferma Herz, autrice di The Scent of Desire. "Non esistono effetti psicotropi innati riferibili agli odori: è tutto frutto del nostro vissuto o del nostro retroterra culturale". Questo porta ad alcuni effetti interessanti. "La fragranza di Gaultheria è poco apprezzata in Europa settentrionale e amatissima negli Stati Uniti", racconta Herz. "Negli USA, infatti, è impiegata per aromatizzare mentine o gomme da masticare, mentre in Europa del Nord oggi viene utilizzata per profumare un detergente per W.C. e, in passato, era un medicamento e un analgesico. Ciò che ricolleghiamo a un odore determina la nostra risposta nei suoi confronti". Queste associazioni mentali non sempre sono individuali: a volte, formiamo collegamenti collettivi. "In Nord America e nell'Europa occidentale, la lavanda ha connotazioni altamente evocative di uno stato di rilassamento", dice ancora Herz.

"Tali messaggi determinano il contesto di interpretazione di questo odore ogni volta che lo incontriamo. Se, però, qualcuno ha avuto un'esperienza negativa la prima volta che ha annusato la lavanda, quella persona non la giudicherà una fragranza rilassante". Una volta stabilita un'associazione con un odore, gli effetti possono essere ad ampio raggio. Il Gottfried Laboratory della Northwestern University, negli USA, studia l'impatto olfattivo sulla nostra mente. In uno studio, in particolare, un gruppo di volontari è stato esposto a un odore piacevole e un altro gruppo a uno spiacevole (entrambi gli odori erano proposti in concentrazioni talmente basse da risultare scarsamente percepibili); poi, è stato chiesto ai partecipanti di assegnare punteggi a volti umani visualizzati su uno schermo. "Dopo l'esposizione a un odore subliminale piacevole, i volti sono stati più spesso giudicati simpatici, e viceversa", dice Jay Gottfried.

"Gli effetti, dunque, possono andare oltre la sfera cosciente". Il legame tra odori ed emozioni funziona anche nella direzione opposta: presso lo stesso laboratorio Gottfried, alcuni volontari sono stati esposti a una leggera scossa elettrica, durante la quale hanno percepito un determinato odore. In seguito, sono riusciti a cogliere la differenza tra quel profumo e un altro, mentre in precedenza, li avevano giudicati indistinguibili. Le nostre conoscenze relative alle implicazioni psicologiche degli odori risultano sempre più sfruttabili a livello commerciale.(science)


09/05/14

Sciogliete la vostra rabbia con un esercizio

RILASSARSI: parola d'ordine dopo aver affrontato la quotidiana schizofrenia, degli impegni di lavoro e i doveri vesrso i figli e la fretta per riuscire ad organizzare le due cose.

E che RABBIA quando il traffico vi blocca in macchina ad aspettare, le nostre mani strette al volante, dentri stretti e mandibole contratte con tutti i muscoli pronti a scattare, mentre il vostro importante appuntamento salta. E' importante fare qualcosa per scaricare lo stress accumulato durante la giornata, per esempio distendere i muscoli per allontanare emozioni negative come Rabbia e ANSIA.

Questi nodi che vi portate dietro fino alla fine della giornata si ripercuotono sulla mente e sul corpo, ma in parte si possono sciogliere con un programma di esercizi che contribuiscono a distendere i muscoli contratti. Potrete così aiutarvi a scacciare via le emozioni negative e raggiungere un benefico stato di RILASSAMENTO.

1. Stando supini, piegate le ginocchia, appoggiando la pianta dei piedi sul pavimento. Allungate le mani dietro la testa e afferrate le gambe della sedia. Estendete i talloni, spingendo nello stesso tempo la sedia lontano da voi. Respirate profondamente e lentamente, poi lasciate andare la sedia e riposatevi uno o due secondi. Ripetete 2 volte.
2. Allontanate la sedia. Abbassate le braccia lungo i fianchi e piegate le ginocchia spingendo con il bacino contro il pavimento. Senza inarcare la schiena, sollevate le gambe sopra la vita ed estendetele in alto. Mantenete la posizione alcuni secondi, poi riabbassate le gambe sul pavimento.
3 A questo punto riabbassate le gambe e giratevi sul fianco sinistro. Allungate il braccio sinistro ed estendete tutta la parte sinistra del corpo, dal tallone alla punta delle dita della mano.
4. Reggete la testa con la mano sinistra, fate passare una cintura attorno al piede destro e tenetevi ad essa con il ginocchio destro piegato. Poi raddrizzate il ginocchio e sollevate la gamba. Mantenete la gamba in estensione alcuni secondi, poi riabbassatela di nuovo. Se non riuscite a tenere il corpo dritto, eseguite l'esercizio contro una parete. 
Giratevi e ripetete i punti 3 e 4 dall'altro lato. 

31/01/14

Emozioni e sentimenti della lettura digitale | Al Mit nasce una nuova era per la lettura che passa oltre gli ebook!

Emozioni e sentimenti della lettura digitale. Al Mit nasce una nuova era per la lettura che si evolve passando oltre agli ebook.

A tal proposito al Massachusetts Institute of Technology è stato messo a punto un Sensory Fiction, il libro corredato da una specie di giubbotto da indossare, in grado di trasmettere al lettore le emozioni e i sentimenti ispirati dalle parole oggetto della sua lettura.
La copertina dei libri è composta da 150 LED che mutano di intensità e colore alfine di adeguarsi all'umore e alle sensazioni di chi sta leggendo. La componente indossabile modifica invece la temperatura della pelle e, attraverso vibrazioni, influenzando perfino la frequenza cardiaca. Anche la suspense viene enfatizzata, con un sistema di compressione che si irrigidisce in risposta a determinate emozioni. 
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Sensor Fiction

L'esperienza della lettura risponde quindi allo stato fisico ed emozionale, entrando in perfetta simbiosi con il lettore anche se, per il momento, c'è un solo libro a disposizione e il MIT non ha voluto sviluppare un prodotto ma un nuovo modo di penetrare nella fiction, creando presupposti per il confronto e la discussione.

Nel 2011 il MIT aveva presentato un altro tipo di libro interattivo, in grado di rappresentare in 3D alcune parti del testo.

22/12/13

La felicità esiste | Uomo colpito da ictus ha perso la capacità di essere triste

Spesso gli ictus cerebrali hanno conseguenze molto gravi, ma a volte possono cambiare la vita in meglio. E' il caso di Malcon Myatt, che ne ha avuto uno nel 2004. Dopo aver passato ben 5 mesi in ospedale, i medici gli hanno spiegato che l'ictus aveva colpito il lobo frontale del suo cervello. L'uomo ha perso sensibilità nel lato sinistro del corpo ed ha iniziato a riscontrare problemi con la memoria a breve termine. Tuttavia Malcom è felice perché, tra le conseguenze dell'ictus, ha perso la capacità di essere triste. Secondo gli specialisti si sarebbe danneggiata la parte del cervello che controlla le emozioni.  Potrebbe essere il motivo di studiare il perchè di depressioni emotive che spesso portano a conseguenze drastiche. Non più tardi di qualche giorno fa, si è suicidato lo scrittore seneggiatore americano Ned Vizzini: era l'autore di "Datti una mossa"storia di un adolescente problematico, timido che scopre una pillola che lo fa diventare figo. Aveva 32 anni, e combatteva da tutta la vita con la depressione. Aveva avuto un ricovero in una struttura psichiatrica, in seguito ad un tentato suicidio. Fu in seguito a questo ricovero che scrisse il suo famoso libro "Mi ammazzo, per il resto tutto ok". Se scoprissero perchè il signor Malcon Myatt, ha perso la capacità di essere triste e depresso, potremmo salvare ragazzi problematici e di solito geni artistici proprio per la loro sensibilità.
Secondo la dottoressa Clare Walton, della Stroke Association inglese, «quando l’ictus colpisce il cervello c’è un arresto dell’afflusso di sangue. A questo punto le cellule cerebrali muoiono e possono verificarsi dei danni permanenti. Ma ogni evento è diverso e in base alla zona del cervello colpita si determinerà il danno del paziente». Il danno di Mr. Myatt è di quelli che ti cambiano la vita, ma forse in meglio. «Malcolm adesso è molto infantile – dice la moglie Kath – e il suo modo di essere è contagioso. Quando comincia a ridere tutti i presenti fanno lo stesso, tira su il morale ovunque vada. Tutti sentono la sua mancanza quando non è presente». E questo è Mr. Happy, l’uomo che grazie a un danno al cervello regala felicità. "Non sono mai depresso e, comunque, essere triste non sarebbe di nessun aiuto" racconta ai giornalisti. Secondo i medici il suo caso è insolito ma non inspiegabile. Il danno fisico al cervello, infatti, può influire sulla risposta emozionale. Certe persone possono quindi diventare meno emotive. Che sia una fortuna in certi casi?


22/10/13

Il caso di Chase, bambino nato senza cervelletto, dato per spacciato e invece.......

New York - Stati Uniti
Un bambino americano è nato senza il cervelletto e senza altre parti del cervello fondamentali per attività vitali come il dormire e il respirare.
Ma la cosa più misteriosa, e che i medici non sanno interpretare in nessun modo, è che il piccolo riesce a fare cose che secondo la scienza sono inspiegabili. Chase Britton, tre anni, figlio di Heather e David, è un bambino occhialuto e sorridente che vive nella sua casa di New York. "Lui è felice. Lo chiamiamo Piccolo Folletto. Ama fare gli scherzi alle persone. Gli piace cantare. Il suo scopo nella vita è fare sorridere la gente", ha raccontato la madre Heather. Nel 2008 un altro figlio, Trey, è nato prematuro di 11 settimane e ci si aspettava che morisse da un giorno all'altro. Il giorno stesso in cui è nato, è stato subito messo in lista d'attesa per un trapianto di fegato. Prima di spegnersi è sopravvissuto sei settimane. Anche Chase è nato prematuro e secondo i medici doveva essere cieco. Quando aveva un anno i dottori gli hanno fatto una risonanza magnetica, e hanno scoperto che gli mancava il cervelletto, cioè la parte del cervello che controlla la capacità motoria, l'equilibrio e le emozioni.
"Il medico ci ha chiamato e non sapeva che cosa dire - ha rivelato Britton -. Nessuno aveva mai visto un caso simile prima di allora. Siamo quindi andati dai neurologi che ci hanno detto: "Non è possibile". "Ha la stessa risonanza magnetica di un vegetale", ci ha confessato uno dei medici". Ma Chase non è un vegetale, e questo ha lasciato gli esperti sconcertati costringendoli a ripensare tutto quello che credevano di sapere sul cervello umano. Al bambino manca anche il ponte di Varolio, la parte della base del cervello che controlla funzioni vitali come il dormire e il respirare. Nel punto in cui dovrebbe avere cervelletto e ponte di Varolio c'è soltanto un liquido.
Ma il mistero si approfondisce, quando la madre rivela di avere dettagliate immagini agli ultrasuoni del cervello di Chase durante le diverse fasi del suo sviluppo fetale. E le scansioni mostrano chiaramente che inizialmente aveva il cervelletto. Il caso di Chase, ha spiegato l'esperto Adre du Plessis, sfida "i principi fondamentali" della medicina. Heather conclude: "Non credete a tutte le cose che vi dicono i medici: a volte possono sbagliarsi. Chase è estremamente sveglio. La gente potrebbe vederla come una storia tragica. Ma dipende da come guardi la vita. Puoi essere arrabbiato o puoi apprezzare quello che ti è stato donato. Chase era destinato a restare con noi".
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