Il-Trafiletto
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12/02/14

Mario Bortoletto, imprenditore veneto, spiega come non farsi fregare dalle banche,

Un imprenditore è riuscito a farsi risarcire dalle 8 grandi banche italiane, mentre piccoli imprenditori si suicidano per poche migliaia di euro. Costretti a sacrifici, torchiati da tasse, piegati dai debiti mentre le banche li derubano facendogli pagare tassi di interessi da usura, applicando l'anatocismo, reato punibile penalmente.

(Un mio consiglio, guardate il video e ascoltatelo bene fino alla fine...e svegliamoci)
Banche usuraie. L'imprenditore che le ha battute spiega come sconfiggerle Ci sono modi, illeciti, con cui le banche alzano i tassi d'interesse chiesti agli imprenditori, arrivando a chiedere tassi usurai. Mario Bortoletto, in causa con 8 banche, si è già fatto dare 450 mila euro da due banche con cui era in causa. A Presa Diretta, intervistato da Riccardo Iacona, l'imprenditore spiega quali sono i meccanismi e come non farsi fregare.
La "bibbia " dei correntisti

La prima banca contro cui ha vinto in tribunale gli chiedeva 39mila euro. Alla fine è stata la banca a dargli i soldi: 90mila euro. Mario Bortoletto, imprenditore veneto, spiega come non farsi fregare dalle banche, che a volte applicano tassi ai limiti dell'usura. "Mi hanno fatto pagare degli interessi pazzeschi, ed è per questo che mi sono arrabbiato - dice l'imprenditore intervistato ieri da Roberto Iacona, nel corso di Presa Diretta -. Ho fatto causa a 8 banche nazionali. La prima l'ho già vinta con sentenza del tribunale. Qual'è la banca non glielo posso dire, ho l'obbligo della segretezza. Loro non vogliono che si sappia, perché la logica qual è? Per 2 che si svegliano ce ne sono 100mila che dormono. Quei 100mila pagano per i due che si svegliano". E per cercare di svegliare i suoi colleghi c'è il blog Delitto d'usura. 

IL MECCANISMO
Ma come funziona il meccanismo? Lo spiega Bortoletto: “La banca ti da un fido e ti chiede figurativamente il 12%. Poi la banca ti fa pagare la commissione di massimo scoperto, mediamente l'1,5% al trimestre. In un anno diventa il 6%. Poi ti chiedono la capitalizzazione degli interessi. Ma ti calcolano gli interessi sugli interessi, è questo si chiama anatocismo. La legge vieta che tu possa conteggiare interessi sugli interessi. Questo aggiunge un altro 3, 4 o 5%". Ma cos'è l'anatocismo? Lo spiega sempre l'imprenditore: "è usura: è superamento del tasso soglia". Poi c'è il gioco delle valute, "più tardi loro ti danno l'accredito, più ti fanno stare in rosso e tu paghi gli interessi". Altro giochetto non consentito dalla legge è l'aumento unilaterale dei tassi, che in tribunale viene annullato dai giudici. "Devono essere sottoscritti dal cliente. Tutti noi imprenditori abbiamo un tesoretto che non abbiamo più noi, ma hanno le banche. Le banche devono restituire il maltolto".

 L'IMPRENDITORE SUICIDA
Ad aggravare ancor di più la situazione il fatto che, per debiti o tasse che non si riescono a pagare, ci sono imprenditori che si uccidono. Oppure che si mettono in mano agli usurai veri. Che pretendono i soldi indietro con la pistola e le botte. Schiavon, un altro piccolo imprenditore del veneto, con l'azienda a 50 m da quello di Bortolotto si è suicidato, proprio a causa dell'impossibilità di pagare. Ora, con ogni probabilità, le banche gli daranno indietro 670 mila euro. "La Cassa Depositi e prestiti dovrebbe fare come in Germania: fare mutui a 40 anni, con tassi decenti. Così farebbe concorrenza alle banche"

PER UN CONSIGLIO GRATUITO SULL'USURA BANCARIA CHIAMA IL DELITTO DI USURA al 342/0504778

07/11/13

Legge di Stabilità: leggiamo la bozza.

Scorciatoie e scelte avventate non sarebbero da persone serie”. Il premier Enrico Letta non usa mezzi termini per definire il contenuto della Legge di Stabilità, la cui bozza è stata diffusa in serata. Parlando ai parlamentari del Pd, il presidente del Consiglio utilizza una metafora per far comprendere la portata del provvedimento: “L’esempio è quello di chi fa la transvolata atlantica: siamo sopra l’Atlantico, non vediamo i grattacieli, ma la direzione è giusta”. E a chi paragona la legge di Stabilità alla vecchia finanziaria, il premier risponde che il provvedimento in questione “non è l’unico veicolo in cui far viaggiare le nostre proposte per la crescita; la legge di stabilità ha un contenuto più limitato”. Ma cosa contiene la bozza? E’ presto detto. Dalla norma taglia-bollette ad un più incisivo divieto di applicare spese nel caso di trasferimento del conto corrente bancario, dall’obbligo per il governo di predisporre ogni anno, prima del 30 giugno, un programma nazionale di politica industriale al credito d’imposta per la ricerca. Sono alcune delle norme contenute nel collegato con la Legge di Stabilità che approda dal prossimo Consiglio dei Ministri. La bozza, esaminata in preconsiglio, contiene 16 articoli per un totale di circa 160 pagine ricche di norme.
legge di stabilità
- Trasferimento conti correnti senza spese
Il trasferimento di un conto corrente bancario deve avvenire “senza spese aggiuntive di qualsiasi origine e natura” a carico del cliente. Viene rafforzato il Decreto Bersani escludendo inoltre costi di produzione e invio dell’ultimo estratto conto. Nella bozza sono fissati tempi contingentati per lo scambio di informazioni fra le due banche e per l’attivazione degli ordini periodici di pagamento (come bollette, bonifici periodici etc) sul nuovo conto. Si fa inoltre “divieto assoluto di addebitare al cliente spese relative alla predisposizione, produzione, spedizione o altre spese comunque denominate relative alle comunicazioni”. Disposizioni che si applicano sia a persone fisiche che alle micro, piccole e medie imprese. Il diritto di estinzione del conto corrente bancario prevista dal testo unico bancario è inoltre esteso anche a quei conti correnti per i quelli “è stato pattuito un termine a favore della banca creditrice”.

- Ecco la norma taglia-bollette
La bozza del ddl collegato alla Legge di Stabilità contiene anche la misura taglia-bollette relativa agli incentivi sulle rinnovabili di cui si parla da tempo. Il ddl prevede che il Gse ricorra a una raccolta di risorse sul mercato finanziario che consentirebbe di ‘spalmare‘ gli incentivi che gravano in bolletta riducendone il peso nei prossimi anni e incrementandolo nel lungo termine. “Ipotizzando che si ricorra al mercato finanziario per 2 miliardi l’anno – si legge nella Relazione illustrativa – si potrebbe ottenere una riduzione del peso degli oneri sulle tariffe del 15-20% negli stessi anni”.

- Ogni anno un programma per la politica industriale
Il governo dovrà presentare ogni anno un programma nazionale di politica industriale, entro il 30 giugno. Il programma, che porterà la firma del ministro dello Sviluppo, punterà alla crescita industriale e avrà come oggetto interventi di agevolazione fiscale, di promozione di strumenti finanziari e di accesso al credito, di incentivazione alle imprese, di investimento in infrastrutture, di domanda pubblica innovativa e di natura regolamentare.

- Credito di imposta per la ricerca, 200 milioni all’anno da 2014 al 2016
Con la prossima programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali comunitari, è istituito, per gli anni 2014, 2015 e 2016, un credito di imposta a favore delle imprese che investono in attività di ricerca e sviluppo, per un valore complessivo di 200 milioni di euro per ciascuno dei periodi di imposta considerati. L’importo massimo annuale per ciascun beneficiario è di 2,5 milioni

- Voucher per digitalizzare Pmi
Per favorire la digitalizzazione dei processi aziendali e l’ammodernamento tecnologico, le micro, piccole e medie imprese possono accedere a finanziamenti a fondo perduto, tramite voucher di importo non superiore a 10mila euro. I voucher potranno anche finanziare la formazione qualificata, nel campo ICT, delle Pmi: l’ammontare dell’intervento sarà di massimi 200 milioni di euro “nell’ambito della prossima programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali”

- Rilancio delle Società di investimento immobiliare quotate
La bozza prevede il rilancio delle Siiq che, introdotte nel 2006, non hanno avuto la diffusione sperata, sia per la crisi sia per alcune rigidità normative. Sono finalizzate a raccogliere risorse per rafforzare il mercato delle grandi locazioni ad uso non abitativo, in linea con quanto previsto dalle normative di altri paesi Ue, come Francia e Germania.

- Misure per la crisi dell’editoria
Arriva un pacchetto di norme in larga misure ordinamentali, finalizzata al contrastare la grave crisi del comparto dell’editoria. Tra queste la proroga al 31 dicembre 2016 del sistema delle tariffe postali massime e l’estensione dell’aliquota Iva ridotta dl 10% per i canoni di abbonamento alle testate giornalistiche tematiche in regola con la legge sulla stampa.
                                                                                                                                                        fonte
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