Il-Trafiletto
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09/12/13

Perchè si dice "dare a Cesare quel che è di Cesare"?

Questo adagio lo conosciamo tutti, e lo si usa spesso, o se non altro lo abbiamo sentito dire da qualcuno. Sono sicura che, intuitivamente sappiamo tutti cosa significhi. Ma a me piace comunque indagare ed esser sicura quando parlo o quando faccio citazioni di esser capace di spiegare il perchè l'ho usata e da cosa deriva.
Dare a Cesare
 Dare a Cesare quel che è di Cesare, dare a ciascuno il suo, quel che gli spetta o s'è guadagnato. Ma anche non dare più di questo, non quello che spetta agli altri. La frase è tolta dal Vangelo, Luca 20,20: Essi (gli Scribi e i Capi dei Sacerdoti) non lo perdettero di vista e mandarono insidiatori, i quali si fingessero giusti per sorprenderlo in fallo durante i discorsi, e poterlo dare in mano alle autorità e in balia del governatore. Costoro lo interrogarono: "Maestro, sappiamo che tu parli e insegni rettamente, e non guardi in faccia nessuno, ma insegni la via di Dio con verità. E' lecito a noi pagare il tributo a Cesare o no?". Egli, conoscendo la loro astuzia, rispose loro: " Perchè mi tentate? Mostratemi un denaro. Di chi è l'immagine e l'iscrizione?" Gli risposero: "Di Cesare". "Rendete dunque" soggiunse loro "a Cesare quel che è di Cesare, e a Dio quel che è di Dio".

21/11/13

Perchè si dice: "essere povero in canna"?

Ovviamente credo che per tutti voi il significato di questo adagio sia lampante. Ma c'è sempre da imparare quando ci poniamo delle domande sull'origine non credete?
Povero in canna
Essere povero in canna, essere in miseria, non avere neanche di che vivere. La locuzione, molto usata nella nostra lingua, ha origine incerta. Secondo quanto si legge nel "Vocabolario della lingua italiana" del Manuzzi, pare che si alludesse all'interno si una canna, completamente vuoto, per dire che non si possiede proprio niente.

Dal dizionario Rezasco, invece, si apprende che le dame e i cavalieri antichi portavano in mano un piccolo globo e una canna, che poi collocavano sulla torre più alta di un castello, per manifestare tutto il proprio dolore in seguito a un triste avvenimento. La canna, comunque, nella simbologia di tutti i tempi, è sempre associata all'idea della privazione, del dolore. Anche nel Vangelo (Matteo XXVII, 28-30) si legge che Cristo venne spogliato, poi coperto con un manto scarlatto. Quindi gli calcarono una corona di spine in testa e nella mano destra gli misero una canna che di tanto in tanto gli toglievano e che usavano per picchiarlo.


11/11/13

Perchè si dice "il busillis"?

busillis
Busillis
Stamani prima che Zeus pluvio rovesciasse la sua ira sopra la mia testa, sono uscita a fare la mia solita camminata lungomare. Il cielo era già minaccioso, e l'aria odorava di pioggia. Perciò mi sono data una mossa, dato che anche Eolo pareva essersi indispettito non poco. Al mio ritorno a casa, i miei stavano questionando: se mettere la pancetta nel sugo o no. Così mi sono ricordata (come al solito, direte voi) di un adagio che ben si adattava alla situazione.

Il busillis o anche ecco il busillis, qui sta il busillis, questo è il busillis, si dice per indicare il nodo di una questione, la difficoltà, l'inciampo.

Si racconta che uno scolaro (o forse fu un chierico, o un prete, o non lo so), doveva tradurre il principio d'un brano del Vangelo, e arrivando alla fine d'un rigo, divise così le parole in diebus illis (in quei giorni): in die-busillis. Quando poi tradusse, rese senza esitare: nel giorno del busillis. Da allora il termine busillis restò a indicare un ostacolo non facilmente superabile.
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