Il-Trafiletto
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17/12/13

Uno spinello al giono: toglie o mette il medico di torno?

Fumare marijuana: una pratica in aumento che allerta e stimola i ricercatori a fare studi sul sui danni che creerebbe il fumo dell'"erba". Da sempre in contrasto le opinioni: "Fa bene o male fumare uno spinello? E fumarne tanti?" e ancora " Legalizzare l'uso della canapa per uso medicale o no"

Fumare marijuana durante l'età adolescenziale, quando il cervello è ancora in formazione, creerebbe danni evidenti alle strutture cerebrali che regolano la memoria e la capacità di ragionamento. Uno studio pubblicato sul Schizophrenia Bulletin mostra - con risonanza magnetica su un gruppo di 80 volontari di età media 20 anni - che i cervelli dei giovani che avevano fatto forte uso di 'erba' erano alterati nelle regioni sub-corticali: strutture che regolano i circuiti della memoria e della logica.
La funzionalità polmonare non è compromessa da un uso occasionale o moderato di marijuana, anche a lungo termine. A stabilirlo è stato uno studio condotto da ricercatori dell'Università dell'Alabama a Birmingham, che ne riferiscono in un articolo pubblicato sul "Journal of American Medical Association" "Con l'uso della marijuana in aumento e un gran numero di persone che sono state e continuano ad esservi esposte, sapere se provoca danni permanenti alla funzione polmonare è importante per la salute pubblica e l'uso medico della marijuana", dice l'autore senior dello studio, Stefan Kertesz, ricordando che dal 1996 a oggi, 16 stati e Washington, DC, hanno legalizzato l'uso medico della marijuana per contribuire a una migliore gestione dei sintomi di molte malattie, comprese cancro, AIDS e glaucoma."Ai livelli di esposizione alla marijuana comunemente osservati negli americani, l'uso occasionale è stato associato a un aumento del PEF e della capacità polmonare", spiega Kertesz. "Gli incrementi osservati non sono grandi, ma statisticamente significativi. Fino a livelli di utilizzo moderati, intorno a una 'canna' al giorno per sette anni, non ci sono prove di una diminuzione del flusso d'aria o del volume polmonare".

21/11/13

Perchè si dice: "essere povero in canna"?

Ovviamente credo che per tutti voi il significato di questo adagio sia lampante. Ma c'è sempre da imparare quando ci poniamo delle domande sull'origine non credete?
Povero in canna
Essere povero in canna, essere in miseria, non avere neanche di che vivere. La locuzione, molto usata nella nostra lingua, ha origine incerta. Secondo quanto si legge nel "Vocabolario della lingua italiana" del Manuzzi, pare che si alludesse all'interno si una canna, completamente vuoto, per dire che non si possiede proprio niente.

Dal dizionario Rezasco, invece, si apprende che le dame e i cavalieri antichi portavano in mano un piccolo globo e una canna, che poi collocavano sulla torre più alta di un castello, per manifestare tutto il proprio dolore in seguito a un triste avvenimento. La canna, comunque, nella simbologia di tutti i tempi, è sempre associata all'idea della privazione, del dolore. Anche nel Vangelo (Matteo XXVII, 28-30) si legge che Cristo venne spogliato, poi coperto con un manto scarlatto. Quindi gli calcarono una corona di spine in testa e nella mano destra gli misero una canna che di tanto in tanto gli toglievano e che usavano per picchiarlo.


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