Fumare marijuana: una pratica in aumento che allerta e stimola i
ricercatori a fare studi sul sui danni che creerebbe il fumo de
ll'"erba". Da sempre in contrasto le opinioni: "Fa bene o mal
e fumare uno spinello? E
fumarne tanti?" e ancora " Legalizzare l'uso della canapa per uso medicale o no"
Fumare marijuana durante
l'età adolescenziale, quando il cervello è ancora in formazione, creerebbe danni evidenti alle strutture cerebrali che regolano la memoria e la
capacità di ragionamento. Uno studio pubblicato su
l Schizophrenia Bulletin mostra - con risonanza magnetica su un
gruppo di 80 volontari di età
media 20 anni - che i cervelli dei giovani che avevano fatto forte uso di 'erba' erano alterati nelle regioni
sub-corticali: strutture che regolano i circuiti della
memoria e della
logica.

La funzionalità polmonare non è compromessa da un uso occasionale o moderato di marijuana, anche a lungo termine. A stabilirlo è stato uno studio condotto da ricercatori de
ll'Università dell
'Alabama a Birmingham, che ne riferiscono in un articolo pubblicato su
l "Journal of American Medical Association"
"Con l'uso della marijuana in aumento e un gran numero di persone che sono state e continuano ad esservi esposte, sapere se provoca danni permanenti alla funzione polmonare è importante per la salute pubblica e l'uso medico della marijuana", dice l'autore senior dello studio, Stefan Kertesz, ricordando che dal 1996 a oggi, 16 stati e Washington, DC, hanno legalizzato l'uso medico della marijuana per contribuire a una migliore gestione dei sintomi di
molte malattie, comprese cancro, AIDS e glaucoma."Ai livelli di esposizione alla marijuana comunemente osservati negli americani, l'uso occasionale è stato associato a un aumento del PEF e della capacità polmonare", spiega Kertesz. "Gli incrementi osservati non sono grandi, ma statisticamente significativi. Fino a livelli di utilizzo moderati, intorno a una
'canna' al giorno per sette anni, non ci sono prove di una diminuzione del flusso d'aria o del volume polmonare".