Il-Trafiletto
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15/11/13

La Groenlandia apre le porte all'estrazione di uranio e terre rare, multinazionali estrattive all'attacco

Fino ad ora in Groenlandia era vietata l'estrazione di minerali radioattivi, come l'uranio. Era la "tolleranza zero", una politica che dava continuità a quella della Danimarca, poichè anche la Groenlandia fa parte di questo Regno.
La decisione è passata con 15 voti contro 14 ed è stata promossa da un Governo, affidato dal marzo scorso alla socialdemocratica Aleqa Hammond, che ha vinto le elezioni promettendo una maggiore attenzione all'ambiente. Ma in questa nazione di 57mila abitanti, il premier deve fare anche i conti con le difficoltà dell'economia: «Non possiamo accettare che disoccupazione e costo della vita aumentino - ha detto la signora Hammond durante il dibattito in Parlamento - mentre l'economia è bloccata. È dunque necessario che superiamo la "tolleranza zero" verso l'uranio». Così il Parlamento di Nuuk ha fatto la sua scelta.
Paessaggio groenlandese

La Groenlandia apre dunque agli investitori stranieri lo sfruttamento dei suoi depositi di uranio e delle terre rare, metalli utilizzati nei cellulari, nei monitor e nelle tecnologie per l'energia pulita di cui finora la Cina detiene un controllo quasi totale (il 90%) sulla produzione mondiale. Ed è proprio la Cina uno dei Paesi più interessati a una regione strategica per le risorse minerarie ma anche per l'apertura di nuove rotte commerciali. Non a caso, nelle stesse ore in cui il Parlamento votava a Nuuk, il ministro dell'Industria Jens-Erik Kirkegaard affidava alla britannica London Mining quello che ha definito il più grosso progetto commerciale avviato in Groenlandia, l'investimento in un gigantesco deposito di minerali di ferro a 150 km da Nuuk, nel quale la compagnia britannica intende coinvolgere altri partner stranieri, probabilmente proprio cinesi.
Il progetto Isua, scrive London Mining nel proprio sito, è destinato «a produrre ogni anno 15 milioni di tonnellate di concentrato di minerale di ferro di altissima qualità per l'industria siderurgica». «Questo è davvero un momento storico per la Groenlandia», ha detto Kirkegaard. Malgrado le perplessità degli ambientalisti e l'attesa di 3.000 lavoratori stranieri: «Spero davvero che il Governo si sia venduto a caro prezzo, in modo che London Mining rispetti requisiti più severi di quanto avesse intenzione di fare», è stato il commento di Gitte Seeberg, segretario generale di Wwf Danimarca.

11/11/13

Perchè si dice "il busillis"?

busillis
Busillis
Stamani prima che Zeus pluvio rovesciasse la sua ira sopra la mia testa, sono uscita a fare la mia solita camminata lungomare. Il cielo era già minaccioso, e l'aria odorava di pioggia. Perciò mi sono data una mossa, dato che anche Eolo pareva essersi indispettito non poco. Al mio ritorno a casa, i miei stavano questionando: se mettere la pancetta nel sugo o no. Così mi sono ricordata (come al solito, direte voi) di un adagio che ben si adattava alla situazione.

Il busillis o anche ecco il busillis, qui sta il busillis, questo è il busillis, si dice per indicare il nodo di una questione, la difficoltà, l'inciampo.

Si racconta che uno scolaro (o forse fu un chierico, o un prete, o non lo so), doveva tradurre il principio d'un brano del Vangelo, e arrivando alla fine d'un rigo, divise così le parole in diebus illis (in quei giorni): in die-busillis. Quando poi tradusse, rese senza esitare: nel giorno del busillis. Da allora il termine busillis restò a indicare un ostacolo non facilmente superabile.
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