Il-Trafiletto
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09/10/14

Due stelle Michelin ad un ristorante danese | il formichiere approva

Si parla tanto di alimentazione genuina, semplice e casereccia, ma qui in questo ristorante hanno preso alla lettera la "genuinità" facendo pietanze con prodotti della "terra", anzi con abitanti della "terra", che fanno rimpiangere gli hamburger di MecDonald's.


Si chiama Noma ed è un ristorante danese, si dice che sia uno dei migliori al mondo, almeno stando alla classifica del British Restaurant Magazine e alle due stelle Michelin che gli sono state assegnate ( ma chi gliele ha date il formichiere?). Ma oltre che a vantare titoli ricevuti, questo ristorante vanta anche originalità e stravaganza delle portate: si va dalla crostata di fiori ai funghi ricoperti di cioccolato, dai cetrioli arrostiti con formiche nere alla polpa di riccio con nocciole. Accostamenti piuttosto arditi e piatti decisamente non convenzionali che il rapper Action Bronson ha deciso di immortalare e pubblicare sul suo profilo Instagram dopo essere stato ospite del locale. Ecco alcune portate da indigestione, a cominciare dal cetriolo con le formiche.

Mini-cetriolo arrostito con formiche
e scaloppina caramellata

Ciambelle danesi salate con
verdure amare e cavalletta
Tartare di manzo danese
con sedano e formiche nere


crostata di fiori


10/02/14

" C'è del marcio in Danimarca"...

A nulla sono serviti gli appelli degli animalisti, la petizione online, le 27mila firme raccolte, nè l'offerta di un privato disposto ad acquistare il giraffino per 5mila euro. Marius l'esemplare di giraffa nato nello zoo di Copenhagen è stato soppresso. Succede in Danimarca,il giraffino di un anno e mezzo, è stato soppresso per motivi di sovraffollamento e per essere l'ennesimo esemplare nato da consanguinei, pratica vietata dalle norme che disciplinano i programmi di allevamento in vigore negli zoo europei. 
Come se non bastasse dopo averlo ucciso, gli addetti ai lavori hanno macellato Marius davanti agli occhi dei visitatori, bambini compresi, e dato in pasto a leoni e tigri. C'è da domandarsi perchè? Perchè sopprimere un esemplare così giovane, se proprio la cosa non poteva essere evitata (e qui sorgono seri dubbi in proposito) non si poteva sopprimere un esemplare più vecchio? E non solo. era davvero necessario proporre uno spettacolo tanto macabro ai visitatori dello zoo? Che messaggio si è mandato, così, ai bambini lì presenti? Soprattutto come si è potuto permettere loro di assistere?  
Intanto L'ENPA - Ente Nazionale Protezione Animali ha annunciato che si rivolgerà al Parlamento Europeo per denunciare "un fatto gravissimo e inaccettabile, che viola numerose normative". Ilaria Ferri- direttrice dell'Enpa- ha dichiarato: "In Italia in ragione delle norme previste dal codice penale, tutto ciò non sarebbe potuto accadere". 
Siamo nel 2014, non è più il tempo delle Grandi Esposizioni Universali, dove si mettevano in mostra esemplari mai visti, provenienti da paesi lontani per lo stupore dei visitatori o per la diffusione della "conoscenza" di mondi e culture diverse, almeno prima poteva avere un minimo di senso.

E se li lasciassimo in santa pace dove sono gli animali? Dovremmo smetterla di giocare a fare Dio con la loro vita e non solo! Lo stiamo massacrando questo pianeta invece di averne cura e sarà troppo tardi quando ce ne renderemo conto. 
Non moriamo di fame se non mangiamo proprio carne di delfino, così come non moriamo di freddo se non usiamo le pellicce... E' così difficile da capire? Così evoluti e così ottusi.
O forse sono io che sono troppo arretrata...

15/11/13

La Groenlandia apre le porte all'estrazione di uranio e terre rare, multinazionali estrattive all'attacco

Fino ad ora in Groenlandia era vietata l'estrazione di minerali radioattivi, come l'uranio. Era la "tolleranza zero", una politica che dava continuità a quella della Danimarca, poichè anche la Groenlandia fa parte di questo Regno.
La decisione è passata con 15 voti contro 14 ed è stata promossa da un Governo, affidato dal marzo scorso alla socialdemocratica Aleqa Hammond, che ha vinto le elezioni promettendo una maggiore attenzione all'ambiente. Ma in questa nazione di 57mila abitanti, il premier deve fare anche i conti con le difficoltà dell'economia: «Non possiamo accettare che disoccupazione e costo della vita aumentino - ha detto la signora Hammond durante il dibattito in Parlamento - mentre l'economia è bloccata. È dunque necessario che superiamo la "tolleranza zero" verso l'uranio». Così il Parlamento di Nuuk ha fatto la sua scelta.
Paessaggio groenlandese

La Groenlandia apre dunque agli investitori stranieri lo sfruttamento dei suoi depositi di uranio e delle terre rare, metalli utilizzati nei cellulari, nei monitor e nelle tecnologie per l'energia pulita di cui finora la Cina detiene un controllo quasi totale (il 90%) sulla produzione mondiale. Ed è proprio la Cina uno dei Paesi più interessati a una regione strategica per le risorse minerarie ma anche per l'apertura di nuove rotte commerciali. Non a caso, nelle stesse ore in cui il Parlamento votava a Nuuk, il ministro dell'Industria Jens-Erik Kirkegaard affidava alla britannica London Mining quello che ha definito il più grosso progetto commerciale avviato in Groenlandia, l'investimento in un gigantesco deposito di minerali di ferro a 150 km da Nuuk, nel quale la compagnia britannica intende coinvolgere altri partner stranieri, probabilmente proprio cinesi.
Il progetto Isua, scrive London Mining nel proprio sito, è destinato «a produrre ogni anno 15 milioni di tonnellate di concentrato di minerale di ferro di altissima qualità per l'industria siderurgica». «Questo è davvero un momento storico per la Groenlandia», ha detto Kirkegaard. Malgrado le perplessità degli ambientalisti e l'attesa di 3.000 lavoratori stranieri: «Spero davvero che il Governo si sia venduto a caro prezzo, in modo che London Mining rispetti requisiti più severi di quanto avesse intenzione di fare», è stato il commento di Gitte Seeberg, segretario generale di Wwf Danimarca.
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