Il-Trafiletto
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17/05/14

Ecco come la natura rimedia agli abbandoni dei cuccioli

Coppia di pinguini gay adotta covando un uovo abbandonato -Gli addetti al parco fauna selvatica Wingham Wildlife Park, dichiarano che sono i "migliori genitori che abbiano mai avuto" 

Due pinguini di Humboldt di sesso maschile, stanno covando dal mese di aprile un uovo abbandonato dalla madre. L'uovo è stato abbandonato da una femmina chiamata Isobel, che ha dovuto allontanarsi per alimentarsi. Ogni volta che Isobel depone un uovo, il suo compagno Hurricane si rifiuta di sostituirla. E' il secondo uovo che i due maschi adottano, il primo non sono riusciti a covarlo, ma il secondo si è schiuso rendendo i due maschi rispettivamente papà e papà del pulcino appena nato.
Il direttore del Wingham Wildlife Park ha detto che Jumbs e Kermit sono i due "migliori genitori che lo zoo abbia mai avuto" coprendo di vergogna le coppie regolari della loro specie. Il pulcino maschio è nato il 12 aprile e non ha ancora un nome.

Tradizionalmente, zoo e parchi naturali, prima di dare il nome, lasciano passare un periodo di tempo atto a garantire la sopravvivenza del nuovo nato.
Un portavoce del Wildlife Park Wingham ha comunicato che si è aperta una pagina su Facebook dove accogliere suggerimenti  per dare un nome al pinguino e stà progettando di lasciarla aperta per tutti i cuccioli che nasceranno in futuro nel parco.

Durante l'annuncio ufficiale sulla pagina Facebook del parco, un portavoce ha detto: "Kermit e Jumbs sono una coppia dello stesso sesso di pinguini che si è formata più di due anni fa. Dal momento che non sono in grado di riprodursi, abbiamo dato loro un uovo che era stato abbandonata da una delle nostre femmine. Kermit e Jumbs da allora hanno covato questo uovo, e ora stanno dimostrando ottime capacità 
genitoriali. 


Il proprietario di Wingham Wildlife Park Tony Binskin ha detto alla BBC: "Mentre in natura questo legame si traduce spesso in emarginazione di questi due animali dalla popolazione nidificante, in cattività può avere effetti molto positivi. Siamo ancora ai primi sforzi per allevare e far riprodurre in cattività questa specie di pinguini. Siamo al secondo anno ed abbiamo bisogno anche di un surrogato di genitori, è un enorme vantaggio per noi, specialmente questa coppia che si dimostra tanto efficiente nel crescere il piccolo.

10/02/14

" C'è del marcio in Danimarca"...

A nulla sono serviti gli appelli degli animalisti, la petizione online, le 27mila firme raccolte, nè l'offerta di un privato disposto ad acquistare il giraffino per 5mila euro. Marius l'esemplare di giraffa nato nello zoo di Copenhagen è stato soppresso. Succede in Danimarca,il giraffino di un anno e mezzo, è stato soppresso per motivi di sovraffollamento e per essere l'ennesimo esemplare nato da consanguinei, pratica vietata dalle norme che disciplinano i programmi di allevamento in vigore negli zoo europei. 
Come se non bastasse dopo averlo ucciso, gli addetti ai lavori hanno macellato Marius davanti agli occhi dei visitatori, bambini compresi, e dato in pasto a leoni e tigri. C'è da domandarsi perchè? Perchè sopprimere un esemplare così giovane, se proprio la cosa non poteva essere evitata (e qui sorgono seri dubbi in proposito) non si poteva sopprimere un esemplare più vecchio? E non solo. era davvero necessario proporre uno spettacolo tanto macabro ai visitatori dello zoo? Che messaggio si è mandato, così, ai bambini lì presenti? Soprattutto come si è potuto permettere loro di assistere?  
Intanto L'ENPA - Ente Nazionale Protezione Animali ha annunciato che si rivolgerà al Parlamento Europeo per denunciare "un fatto gravissimo e inaccettabile, che viola numerose normative". Ilaria Ferri- direttrice dell'Enpa- ha dichiarato: "In Italia in ragione delle norme previste dal codice penale, tutto ciò non sarebbe potuto accadere". 
Siamo nel 2014, non è più il tempo delle Grandi Esposizioni Universali, dove si mettevano in mostra esemplari mai visti, provenienti da paesi lontani per lo stupore dei visitatori o per la diffusione della "conoscenza" di mondi e culture diverse, almeno prima poteva avere un minimo di senso.

E se li lasciassimo in santa pace dove sono gli animali? Dovremmo smetterla di giocare a fare Dio con la loro vita e non solo! Lo stiamo massacrando questo pianeta invece di averne cura e sarà troppo tardi quando ce ne renderemo conto. 
Non moriamo di fame se non mangiamo proprio carne di delfino, così come non moriamo di freddo se non usiamo le pellicce... E' così difficile da capire? Così evoluti e così ottusi.
O forse sono io che sono troppo arretrata...

24/11/13

Emilia Romagna: ha deciso di vietare i circhi con animali esotici

La regione Emilia Romagna, prima in Italia, ha deciso di vietare i circhi con animali esotici, e ci auguriamo che altre regioni possano seguire questo esempio. 
Non potranno piantare più i tendoni tutte le strutture che portano con sé animali esotici. Ora la delibera dovrà diventare norma e infine dovrà essere applicata dai singoli comuni. La Lega AntiVivisezione: “Contentissimi del risultato ma se la legge verrà applicata dovremo comunque vigilare”
elefantino in cattività

I circhi sono una inutile tortura per gli animali, spesso seviziati e maltrattati nell’ambito di un addestramento finalizzato a fargli fare azioni che vanno contronatura; per non parlare delle anguste gabbie dove vengono rinchiusi (quasi sempre sotto il sole) e il fatto che vengono sottoposti a continui viaggi, che per loro costituiscono sicuramente uno stress. In attesa che siano proibiti, ci auguriamo il prima possibile, ci raccomandiamo a voi affinché boicottate in ogni caso questi “spettacoli” dove di “spettacolare” c’è ben poco… se volete far vedere gli animali ai vostri bambini portateli allo Zoo, dove sono tenuti solitamente in condizioni decenti, in spazi idonei, e sotto il controllo costante dei veterinari. Portare i bambini allo Zoo, dove spesso si possono accarezzare i cerbiatti e dare loro da mangiare è molto diverso che portarli al circo, dove gli animali sono considerati niente più che giocattoli.                                                                           fonte
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