Il-Trafiletto
Visualizzazione post con etichetta tabagismo. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta tabagismo. Mostra tutti i post

23/04/14

Quinto giomo verso la libertà | Testimonianza di ex tabagista

SMETTO DI FUMARE IN CINQUE MOSSE QUINTO GIORNO

Parte psicologica. Si esaminano le motivazioni inconsce del fumo. Il fumo sarebbe una forma di compenso inconscio (fase orale), a problemi di insicurezza, di solitudine, di insoddisfazione; la sigaretta non risolve problemi ma li copre soltanto. Il piano dei cinque giorni è la dimostrazione che insieme, nella solidarietà, i problemi si possono affrontare e risolvere serenamente, per scoprire le gioie legate alla crescita delle proprie conoscenze e del proprio grado di maturità. Smettere di fumare può anche significare smettere di nascondersi, per affrontare decisamente la vita con i suoi problemi, ma anche con le soddisfazioni che si provano una volta che si riesce a superarli.
Liberi dal fumo

Parte medica. Il problema più grande del dopo fumo può essere la tendenza ad aumentare di peso: se ne esaminano le cause (diminuzione del metabolismo basale, aumento dell'appetito, riscoperta dei gusti di una volta, ecc.) e di rimedi: la dieta, il controllo dell'appetito e l'attività fisica. La dieta deve essere equilibrata, con meno sale e zucchero, con meno formaggi, uova e carne; con più legumi, frutta e verdura. Sarebbe bene evitare insaccati e carni grasse. Seguono consigli per aiutare a controllare l'appetito e utilizzare 1'attività fisica. In conclusione, ulteriori approfondimenti vengono rimandati ai Gruppi di fumatori in trattamento che, una volta conclusosi il corso, saranno frequentati da ex fumatori o da coloro che ancora non hanno eliminato le sigarette residue. Sono otto incontri, una volta alla settimana. L'obiettivo principale è quello di creare una solidarietà tra ex fumatori per superare le difficoltà immediatamente successive al periodo di disassuefazione.

Per informazioni: Associazione di volontariato Lega Vita e Salute, Info: 055/2326289
info@vitaesalute.net

Premetto che non esiste un metodo sicuro che fa smettere di fumare, ma ognuno di noi ha bisogno del proprio metodo per smettere. Una cosa però accomuna tutti noi tabagisti, la paura. La paura dell'astinenza da fumo, la stessa che ha un drogato senza la sua dose.
Per smettere di fumare, io incallita tabagista da 35 anni con dita gialle e denti in pendant, ho dovuto capire di essere una tossicomane: una drogata. Come ogni drogato, il rimanere senza la mia "droga" mi accendeva una crisi di panico. Dopo aver preso la decisione di voler provare e sottolineo PROVARE a smettere di fumare (le sigarette sono rimaste sul tavolo per un mese) ho dovuto debellare la paura dell'astinenza. Il metodo adatto a me, fu quello che mi rassicurò che non sarei stata male, non avrei dovuto lottare contro la volontà di fumare, avrei dovuto solo aspettare che passasse la voglia di fumare. Senza sentire nessun dolore, nessuna agitazione, nessuna crisi, solo aspettare che passi la voglia di fumare. Così facendo, la voglia di fumare passava e poi tornava, all'inizio ogni pochi minuti, poi il lasso di tempo si dilatava sempre di più finchè mi sono scordata della voglia di fumare.  Basta aspettare e la voglia di fumare passa. A me è passata nel giro di 15 giorni al massimo. Non abbiate paura di smettere di fumare, non vi succede nulla....scorderete la voglia di fumare tutto qui---Galadriel


22/04/14

Quarto giorno verso la libertà

SMETTO DI FUMARE IN CINQUE MOSSE QUARTO GIORNO

Parte psicologica. Lo psicologo ricerca soprattutto il dialogo con e tra i partecipanti. Quindi si esaminano le motivazioni per smettere, soprattutto quelle che riguardano la salute e il possibile guadagno economico, del singolo come della collettività; e di falsi motivi per continuare a fumare (il male che faccio lo faccio a me stesso, tanto prima o poi si deve morire ... ). Infine si fanno considerazioni in ordine al valore della vita e della salute, beni da rispettare, valorizzare e potenziare. E sopratutto si analizza la parte infantile, la crescita, la fantasia, il gioco, l'entusiasmo e il tutto senza fumare. Quindi si può stare bene anche senza fumo.
 
Parte medica. Apparato respiratorio: si ricordano succintamente i dati sulla responsabilità del fumo nella patogenesi della bronchite cronica, dell'enfisema e del cancro al polmone. Vengono anche precisate le ragioni della dieta disintossicante priva di carne: le purine prodotte dal metabolismo della carne hanno un'azione eccitante sul sistema nervoso costituendo uno stimolo capace di innescare il riflesso condizionato di fumare.

INTRODUZIONE
PRIMO GIORNO VERSO LA LIBERTA'
SECONDO GIORNO VERSO LA LIBERTA' 
TERZO GIORNO VERSO LA LIBERTA'

18/04/14

Terzo giorno verso la libertà

SMETTO DI FUMARE IN CINQUE MOSSE. TERZO GIORNO

Parte psicologica. Il corpo influenza la mente. L'alimentazione eccessiva, la carenza di sonno, il troppo lavoro, l'uso di sostanze tossiche minano la lucidità della nostra mente e della nostra volontà e per questo vanno accuratamente evitati. In caso di tentazione irresistibile mettere in pratica la regola delle tre R (Risoluzione: Ripetere la decisione di non fumare; Regime idrico: bere a piccoli sorsi due bicchieri d'acqua; Respirazione). Se non bastasse si può provare la tecnica dell' orologio: prima di prendere una sigaretta aspettare un minuto, poi ancora un altro e un altro ancora. Dopo tre minuti il desiderio non sarà più così irresistibile. È importante rimanere in contatto con il compagno di corso.

Parte medica. Il fumo è in parte responsabile di tutte le patologie cardiovascolari e delle arteriopatie. Si possono verificare:
• Il danno endoteliale, di cui è responsabile la nicotina e il CO.
• L'aumentata aggregazione piastrinica.
• L'incremento della colesterolemia e degli acidi grassi.
Viene poi proposta l'assunzione di vitamina B1, che assieme ad altre vitamine del gruppo B agisce sul sistema nervoso e aiuta a superare gli stati d'ansia e di nervosismo. Per la dieta, aggiungere pasta e uova.
Una mia personale opinione da ex tabagista, da vincere è la paura, che sviluppa ansia che fa aumentare i battiti cardiaci e l'iperventilazione che a sua volta fa avvertire capogiri e formicolii alle estremità e alle labbra e favorisce l'insorgere del panico. Aiuta tantissimo la respirazione. Ricordate che la crisi di astinenza non porta alla morte; così come arriva se ne andrà e sarà sempre più lungo il tempo trascorso fra una crisi di astinenza e l'altra. Poi si dimenticherà...la sigaretta è da dimenticare.
INTRODUZIONE
PRIMO GIORNO VERSO LA LIBERTA'
SECONDO GIORNO VERSO LA LIBERTA'

17/04/14

Secondo giorno verso la libertà

SMETTO DI FUMARE IN CINQUE MOSSE: SECONDO GIORNO

Parte psicologica. La mente ha un'influenza sul nostro corpo. Pensare positivo, in termini propositivi e ottimistici. La volontà ha nell' affettività il suo motore propulsore; sono i sentimenti che motivano o demotivano i vari comportamenti. Con un corretto coinvolgimento del nostro mondo affettivo possiamo ulteriormente rafforzare la decisione di smettere di fumare. L'amore per il coniuge, per i figli, l'amor proprio, la gioia di essere liberi, il rispetto per gli altri sono potenti leve sulle quali poter agire per rafforzare ancora di più il desiderio e la decisione di smettere. L'ambiente può favorire o sfavorire la decisione; quindi è bene evitare ambienti frequentati da fumatori, rimanere a contatto con amici non fumatori e in particolare con un compagno di corso.  


Parte medica. Oltre alla nicotina, un altro nemico della salute è il monossido di carbonio (CO), che legandosi all'emoglobina forma la carbossiemoglobina, incapace di trasportare l'ossigeno; si è calcolato che fino al 15 per cento di emoglobina circolante può essere messo fuori uso, così da ridurre l'apporto di ossigeno ai tessuti e in modo particolare a quello nervoso, che ha un fabbisogno 4 volte maggiore rispetto agli altri. Inoltre il CO provoca delle alterazioni a livello dell'endotelio vasale, favorendo i processi aterosclerotici. Per combattere i suoi effetti tossici occorrono dunque l'astensione dal fumo e gli esercizi respiratori. La nicotina si inserisce nel processo biochimico delle cellule nervose del sistema nervoso al punto che stabilisce un nuovo equilibrio «patologico» (dipendenza fisica) che richiede continue e periodiche assunzioni della molecola attraverso il fumo di sigaretta. La nicotina diviene così necessaria ad assicurare l'equilibrio delle cellule nervose. Quando i livelli di nicotina tendono a decrescere, l'equilibrio si altera e compare così tensione, nervosismo, stanchezza, che spingono all'assunzione di altra nicotina. Si crea in questo modo un circolo vizioso, o meglio un riflesso condizionato, per cui qualsiasi situazione che produce eccitazione nervosa (stimolo) richiama la stessa risposta: fumare una sigaretta. Esempi di alimenti che possono produrre eccitazione del sistema nervoso sono: caffè, alcol, spezie e carne,che quindi vengono sconsigliati durante i cinque giorni. Per combattere la sonnolenza e la spossatezza da astinenza ed evitare il ricorso al caffè, viene proposta l'idroterapia soprattutto sotto forma di ginnastica vascolare: frizioni energiche con spugnature fredde della cute e delle braccia, inizialmente, poi anche del tronco e degli arti inferiori. Le frizioni stimolano il sistema nervoso centrale e i vasi superficiali, le cui pareti tendono a rilasciarsi per l'assenza dell' azione vasocostrittiva della nicotina. La dieta si arricchisce di ortaggi, verdure, legumi e pane integrale.
INTRODUZIONE
PRIMO GIORNO VERSO LA LIBERTA'

16/04/14

Primo giorno verso la libertà

SMETTO DI FUMARE IN CINQUE MOSSE: PRIMO GIORNO  

Parte psicologica. Lo psicologo parla della volontà mettendo in guardia dal grande rischio psicologico della «promessa» di smettere di fumare; non occorre promettere, ma «decidere». 


Prendere la decisione è un atto della volontà che attraverso una scelta traduce il desiderio in azione; la decisione alla quale non fa seguito nessuna azione in realtà è ancora desiderio. Quindi, quando si decide, occorre «agire». Ma cosa fare? Spesso non basta buttare via sigarette e accendino. Il fumatore incallito ha ormai sviluppato un rituale che si è integrato nella sua personalità; riuscire a diventare ex fumatore è difficile. Occorre un piano ben definito; la sua validità riveste un'importanza pari a quella che può avere la decisione di smettere di fumare. Il non riuscire, quindi, non dipende necessariamente da un difetto di volontà (il solito alibi dei fumatori), ma dalla mancanza di un buon metodo, individuale o di gruppo, da seguire tramite l'adozione di una serie di piccole decisioni, che fortificano la decisione di fondo di smettere di fumare.

 Le prime sono quelle di consegnare tutte le sigarette, di mettere nel portafoglio o in borsetta un tesserino con su scritta la frase trionfo, di attaccare autoadesivi con la stessa scritta in casa, in auto o in ufficio, di comunicare a più persone possibili la propria decisione di smettere di fumare e di ripetere ad alta voce, molte volte nella giornata, la frase trionfo «Ho deciso di smettere di fumare». Parte medica. La volontà ha la sua sede anatomica nel sistema nervoso centrale; a questo livello agisce la nicotina, interferendo con le capacità decisionali del fumatore. Essa agisce sulle cellule nervose direttamente, con un'azione bifasica di eccitazione prima e di depressione più intensa poi, e indirettamente, riducendo l'apporto ematico con un' azione vasocostrittrice. Per rafforzare la volontà occorre quindi disintossicarsi dalla nicotina, sfruttando il suo tallone d'Achille: la idrosolubilità. Di qui la prescrizione (salvo controindicazioni) di bere forti quantità d'acqua al giorno (almeno due litri) oltre che rimanere senza fumo. Con una dieta prevalentemente idrica si riesce in cinque giorni a smaltire circa il 90 per cento di nicotina, che rimarrà in tracce fino al 15° giorno; normalmente, con dieta libera, il tempo richiesto è di circa tre mesi. La mancanza di nicotina potrà in parte essere surrogata da dosi aggiuntive di vitamina C (meglio quella naturale), che è cronicamente deficitaria nel fumatore; essa favorisce la disintossicazione e stimola il tono del sistema nervoso centrale. Per rafforzare ulteriormente la volontà si insegnano tecniche di respirazione ritmica e profonda, perché questa assicura una migliore ossigenazione del cervello e un effetto distensivo, particolarmente gradito durante i primi giorni di astinenza. La dieta di sola frutta ha la funzione di assicurare apporti abbondanti di vitamina C e di acqua; inoltre fa emergere un bisogno «naturale» (mangiare) che si contrappone favorevolmente all' altro bisogno «artificiale» (fumare).
 INTRODUZIONE

15/04/14

Smetto di fumare in cinque mosse

ADDIO ALLA SIGARETTA IN CINQUE GIORNI UN METODO CHE FUNZIONA

Smettere di fumare è l'aspirazione di tutti i tabagisti, ma avere la voglia e la convinzione di voler smettere appartiene solo a quelli che riescono a vincere questa dipendenza.


"Non possiamo più stare a guardare mentre avanza un' epidemia che già ora uccide quattro milioni di persone all'anno e che arriverà a ucciderne 10 milioni entro il 2030". La dichiarazione non è di quelle che lasciano il tempo che trovano. In Italia, quelli che non sono «rimasti a guardare» sono stati migliaia di operatori e volontari; tra questi ci sono alcuni che, fin dal 1973, hanno avviato una battaglia determinata, ma civile, contro il fumo. Sono i volontari della Lega Vita e Salute che proprio all'inizio degli anni Settanta hanno inaugurato la stagione del Piano dei cinque giorni per smettere di fumare, il metodo che utilizza come strumenti la dinamica di gruppo e consigli legati all'alimentazione e allo stile di vita. È una sfida combattuta non con grandi mezzi ma sostenuta dalla passione di chi ha voluto fare promozione della salute partendo proprio da questo grave problema. Il piano dei cinque giorni ha conosciuto alcuni aggiornamenti e di recente viene riproposto con il titolo di «Respira libero» che contiene importanti novità soprattutto per quanto riguarda l'approccio olistico verso la salute. Il Piano dei cinque giorni «Respira libero» è studiato da circa quarant'anni, sperimentato, migliorato e diffuso prima negli Stati Uniti, poi in Europa.

L'originalità ed efficacia del piano risiedono nello scopo per il quale esso è stato creato: «informare, dimostrare e soccorrere». «Respira libero » è una terapia per smettere di fumare condotta per cinque giorni da due specialisti, in genere un medico e uno psicologo. La profonda esperienza «sul campo» ha dimostrato che questa durata è necessaria e sufficiente per ottenere benefici dai consigli di igiene fisica e mentale. il metodo permette una rapida disintossicazione e una buona fiducia tra corsisti e terapeuti. Il piano si rivolge ai fumatori che desiderano smettere di fumare; non vuole convincere chi non ne ha intenzione. E si basa prima di tutto su un' accurata informazione. Durante il corso, con l'ausilio di supporti didattici (lavagna luminosa, film, diapositive, ecc.), vengono forniti dati scientifici, statistiche sui danni del fumo. In ogni caso, questi interventi rappresentano la parte meno importante del piano; l'elemento più efficace è la terapia di gruppo che si impernia su due elementi: fisiologico e psicologico. Il medico, o animatore preparato, fornisce ogni giorno consigli dietetici, esercizi fisici di respirazione e di idroterapia. Tutto questo per raggiungere due obiettivi:
1. Permettere una disintossicazione controllata, graduale ma abbastanza rapida per consentire all'ex fumatore di smettere di colpo con la sua abitudine e ridurre il più possibile la tentazione a riprendere a fumare.
2. Indicare degli strumenti fisici per vincere questa abitudine.
Lo psicologo ha a sua volta un triplice scopo:
1. Rafforzare la fiducia dell'uditorio precisando la natura, i limiti e il buon uso della volontà.
2. Mostrare l'importanza delle reazioni psicosomatiche e indicare le tecniche psicologiche più valide per lottare contro l'abitudine, evitando le situazioni tranello.
3. Stabilire, attraverso tecniche di dinamica di gruppo, relazioni che permettano al corsista di esprimersi e di condividere con gli altri le proprie lotte e le proprie vittorie.
Lo psicologo mette particolarmente in evidenza l'importanza dei fattori familiari, sociali, ideologici o spirituali, e l'aiuto che essi possono dare. A ogni partecipante viene inoltre consegnato un libretto che diventa il libro di bordo per la durata dei cinque giorni. In esso il fumatore trova riportati i consigli principali appresi durante il piano. Vi annota i sintomi che avverte e le decisioni che prende. Serve anche da mini rubrica per annotare eventuali numeri telefonici di altri corsisti con cui condividere il percorso di allontanamento dal fumo.
Domani inizieremo dal 1^ giorno.
Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.