16/04/14

Primo giorno verso la libertà

SMETTO DI FUMARE IN CINQUE MOSSE: PRIMO GIORNO  

Parte psicologica. Lo psicologo parla della volontà mettendo in guardia dal grande rischio psicologico della «promessa» di smettere di fumare; non occorre promettere, ma «decidere». 


Prendere la decisione è un atto della volontà che attraverso una scelta traduce il desiderio in azione; la decisione alla quale non fa seguito nessuna azione in realtà è ancora desiderio. Quindi, quando si decide, occorre «agire». Ma cosa fare? Spesso non basta buttare via sigarette e accendino. Il fumatore incallito ha ormai sviluppato un rituale che si è integrato nella sua personalità; riuscire a diventare ex fumatore è difficile. Occorre un piano ben definito; la sua validità riveste un'importanza pari a quella che può avere la decisione di smettere di fumare. Il non riuscire, quindi, non dipende necessariamente da un difetto di volontà (il solito alibi dei fumatori), ma dalla mancanza di un buon metodo, individuale o di gruppo, da seguire tramite l'adozione di una serie di piccole decisioni, che fortificano la decisione di fondo di smettere di fumare.

 Le prime sono quelle di consegnare tutte le sigarette, di mettere nel portafoglio o in borsetta un tesserino con su scritta la frase trionfo, di attaccare autoadesivi con la stessa scritta in casa, in auto o in ufficio, di comunicare a più persone possibili la propria decisione di smettere di fumare e di ripetere ad alta voce, molte volte nella giornata, la frase trionfo «Ho deciso di smettere di fumare». Parte medica. La volontà ha la sua sede anatomica nel sistema nervoso centrale; a questo livello agisce la nicotina, interferendo con le capacità decisionali del fumatore. Essa agisce sulle cellule nervose direttamente, con un'azione bifasica di eccitazione prima e di depressione più intensa poi, e indirettamente, riducendo l'apporto ematico con un' azione vasocostrittrice. Per rafforzare la volontà occorre quindi disintossicarsi dalla nicotina, sfruttando il suo tallone d'Achille: la idrosolubilità. Di qui la prescrizione (salvo controindicazioni) di bere forti quantità d'acqua al giorno (almeno due litri) oltre che rimanere senza fumo. Con una dieta prevalentemente idrica si riesce in cinque giorni a smaltire circa il 90 per cento di nicotina, che rimarrà in tracce fino al 15° giorno; normalmente, con dieta libera, il tempo richiesto è di circa tre mesi. La mancanza di nicotina potrà in parte essere surrogata da dosi aggiuntive di vitamina C (meglio quella naturale), che è cronicamente deficitaria nel fumatore; essa favorisce la disintossicazione e stimola il tono del sistema nervoso centrale. Per rafforzare ulteriormente la volontà si insegnano tecniche di respirazione ritmica e profonda, perché questa assicura una migliore ossigenazione del cervello e un effetto distensivo, particolarmente gradito durante i primi giorni di astinenza. La dieta di sola frutta ha la funzione di assicurare apporti abbondanti di vitamina C e di acqua; inoltre fa emergere un bisogno «naturale» (mangiare) che si contrappone favorevolmente all' altro bisogno «artificiale» (fumare).
 INTRODUZIONE
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