Saranno i primi due
droni General Atomics Predator B a dovere
sorvegliare i movimenti dei
miliziani di
Al-Qaeda! I due
droni, meglio conosciuti come
MQ-9 Reaper, sono stati messi a disposizione dell'
aeronautica francese nel mese di dicembre e verranno impiegati entro gennaio in
Sahel con l’unico scopo di
sorvegliare i
movimenti dei
miliziani di
Al-Qaeda e di altri
movimenti insurrezionalisti nel territorio del
Maghreb islamico. Lo ha comunicato il
Ministero della Difesa francese in occasione della visita in
Niger,
Ciad e
Malì del
ministro Jean Yves Le Drian.
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Droni Reaper |
I due
velivoli sono stati ordinati con
procedura d'urgenza già nella primavera scorsa e la loro messa in vendita è stata autorizzata da
Washington in agosto in quanto facente parte di un
programma che prevede la consegna di 12
velivoli e quattro
stazioni di guida per un totale di 874 milioni di euro coperti dal
bilancio approvato con la "
Loi de programmation militaire" (
LPM) 2014-2019. Tenendo presente che gli
equipaggiamenti, i pezzi di ricambio, i 48
motori Honeywell TPE331-10T turboprop, l'addestramento del personale, la
strumentazione imbarcata (40
radar Lynx per seguire i movimenti dei bersagli a terra, altrettanti
sistemi di comunicazione, terminali per i dati trasmessi e e sistemi di acquisizione dei bersagli) e la possibile opzione per altri
4 Reaper il Congresso Americano autorizzò nel luglio scorso la vendita a governo di Parigi di
16 Reaper per 1,5 miliardi di dollari.
Gli
MQ-9 verranno schierati a
Niamey, capitale del
Niger, da dove verranno impiegati per sorvegliare il
Sud della
Libia, il
Nord del
Niger e del
Mali dove sono ancora schierati 2.500 militari francesi impegnati nell'
Operazione Serval a fare fronte all’azione dei
miliziani qaedisti e dove stanno riorganizzandosi le
milizie tuareg. Lo schieramento dei due
droni e della stazione di guida a
Niamey consentirà di utilizzare i
sistemi ottici e il
radar di
sorveglianza imbarcati per mantenere una buona copertura sulle aree di maggiore presenza delle
forze di al-Qaeda nel Maghreb Islamico coprendo una falla che finora i francesi avevano dovuto compensare chiedendo il
supporto informativo agli
Stati Uniti che schierano in
Burkina Faso alcuni
droni e
velivoli guidati gestiti da
contractors assoldati dal
Pentagono e dalla
CIA. I
Reaper, protagonisti della guerra segreta contro
leader e
miliziani di
Al-Qaeda in
Afghanistan, Pakistan, Yemen e Somalia, dispongono della
strumentazione necessaria a individuare e seguire bersagli "illuminandoli" con puntatori laser per colpirli con
armi di precisione.
Pur potendo imbarcare fino a 1.700 chili di
bombe e
missili, i
Reaper sono stati però acquisiti disarmati dai francesi, forse per evitare eventuali veti del
Congresso o del
Pentagono alla cessione delle
armi e dei
kit speciali necessari ad
armare questi
droni concessi finora solo alla
Gran Bretagna. Difficoltà che sta sperimentando da oltre tre anni
l'Aeronautica Militare italiana che ha ordinato ma mai ricevuto i
kit d'armamento per i suoi 6
Reaper che costituiscono la metà della
flotta di
droni assegnata al 32°
Stormo di Amendola composta anche da 6 più piccoli
Predator.
Nei ranghi dell'
Armèe de
l'Air i Reaper affiancheranno e rimpiazzeranno i
4 droni Heron israeliani, ribattezzati
Harfang (civetta) in Francia dove vennero costruiti da
Eads e in servizio dal 2008.
Velivoli appartenenti allo stesso segmento dei
Reaper a media altitudine e lunga autonomia (
MALE) ma più piccoli e meno prestanti rispetto ai
velivoli statunitensi in termini di
autonomia e carico bellico. In
Europa i
Reaper sono stati venduti o ordinati in 32 esemplari inclusi i 4 commissionati recentemente dall'Olanda e i 10 in servizio in due squadroni della
Royal Air Force britannica: un numero sufficiente a restringere sensibilmente il mercato a un futuro
velivolo teleguidato europeo con caratteristiche similari.