Il-Trafiletto
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02/02/14

La posta elettronica di Yahoo | A forte rischio la sicurezza di migliaia di account!

La posta elettronica di Yahoo violata! A forte rischio la sicurezza di migliaia di account!
Se possedete un account di posta elettronica Yahoo sarà il caso che lo teniate sotto stretto controllo e che provvediate a modificare la password in maniera quanto più complicata sia possibile, in quanto che nelle ultime ore i vostri dati potrebbero essere stati violati e finiti in mani di qualche criminale informatico pronto a barattarli a chissà quale organizzazione criminale!

La notizia viene data direttamente dal provider Yahoo, che attarverso una nota annuncia l'attacco e al tempo stesso cerca, comunque sia in maniera goffa ed irresponsabile di sminuire il problema. Quello che è certo, è che il colosso californiano è stato vittima di un attacco informatico davvero potente con pochi precedenti e che milioni di account email potrebbero essere finiti nelle mani sbagliate.

Il numero di username e password violati non è stato precisato. Ma basta dire che Yahoo è il secondo più grande network di posta elettronica al mondo, dopo Gmail di Google, per capire la portata del rischio. Sono ben 273.000.000 gli utenti di Yahoo mail. Ognuno di questi è una potenziale vittima dell'attacco di queste ore.
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Account Yahoo violati!
Da parte sua, Yahoo - che ha assicurato l'immediato intervento dei suoi tecnici - ha dichiarato che username e password non sono stati rubati direttamente dai suoi sistemi informatici ma dal database di un'altra azienda.

Da qui, sempre secondo il colosso californiano, i pirati informatici si sarebbero impossessati degli account email, sfruttando la scarsa abilità degli utenti che si ostinano a usare le stesse password per i vari profili online. Un disegno che non regge granché.
C'è da aggiungere che solo due mesi fa, sempre Yahoo finì nell'occhio del ciclone per un altro attacco informatico che bloccò milioni di account mail per alcuni giorni. Era dicembre, e l'amministratore delegato Marissa Meyer fu costretta a scusarsi pubblicamente per l'accaduto.
L'attacco odierno è un altro schiaffo violento. Un gran giorno per gli hacker che lo hanno progettato. Nella tremenda corsa ai furti di identità digitale, bucare Yahoo Mail è un colpo grosso.


25/01/14

Facebook | Una "malattia infettiva" da cui presto guariremo!

Facebook! Una "malattia infettiva" da cui presto guariremo. Ormai siamo dinanzi all'inevitabile: presto o tardi tutti, dai più ligi ai più restii, si piegano e offrono la propria dipendenza ai social network, come fossimo quasi inevitabilmente infettati da una malattia contagiosa! Ma come per ogni infezione si trova l'antitodo da contrapporre, anche per questa pare che ci sia una speranza: due dottorandi dell'Università di Princeton hanno interpretato sul serio questa metafora, cercando di verificare se la diffusione di Facebook e soci...al, possano ritenersi un'epidemia.

Per eseguire la loro ricerca, John Cannarella e Joshua Spechler hanno usufruito del cosiddetto modello SIR, uno dei più semplici utilizzati in epidemiologia. Il modello, il più semplice del suo genere, ordina in se le persone in 3 gruppi distinti (dalle cui iniziali deriva il nome): i Suscettibili, che devono ancora ammalarsi; gli Infetti, già ammalati, e i Rimossi, ovvero sia quelli che sono stati guariti dall'infezione. Le proporzioni dei 3 gruppi cambiano con il progredire dell'epidemia. Ad esempio: dato che il fatto di essere infettati dipende dall'incontrare una persona ammalata, il numero di Suscettibili che si trasformano in Infetti nell'unità di tempo sarà proporzionale al prodotto del numero dei Suscettibili per quello degli Infetti.
Facebook e la società

Applicando il modello SIR ai "malati" di social network, Cannarella e Spechler hanno fatto una variazione: mentre in epidemiologia la guarigione avviene in modo spontaneo, i due hanno ritenuto che chi abbandona un social network segua l'esempio di qualcun altro, e hanno modificato di conseguenza le regole, facendo sì che il numero dei Rimossi aumentasse in modo proporzionale al prodotto tra gli Infetti e i Rimossi stessi.
I due ricercatori, non disponendo di dati sull'andamento delle iscrizioni ai social network, li hanno stimati a partire dalle variazioni del numero di ricerche sull'argomento richieste a Google.

Hanno preso come esempio Facebook e MySpace, e hanno verificato che il modello SIR rispecchia le variazioni del numero dei membri di ambedue. La cosa interessante è che il modello prevede anche che Facebook, già in lieve calo di iscritti, entro il 2017 avrà perso l'80% dei suoi utenti, finalmente "guariti".

Dobbiamo dunque attenderci il rapido crollo del più diffuso social network?
Anche se i dati mostrano che Facebook ha scarsa presa sulle nuovissime generazioni, questo tipo di previsione va preso con cautela. C'è chi fa notare che il modello SIR implica sempre e comunque un termine per l'epidemia, e non si applica alle malattie che rimangono endemiche. Sarebbe interessante vedere se esistono modelli epidemiologici più complessi che rispecchino l'andamento dei social network. Ma il risultato ottenuto è comunque promettente, e apre la strada a nuovi metodi di analisi.
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