Il-Trafiletto
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14/10/14

Fanno un dolce da sballo e finisco al pronto soccorso

Una festicciola tra ragazzi stava per finire in tragedia dopo aver servito un dolce "speciale" fatto con una sostanza comprata online


Avevano appena mangiato il dolce come fine cena, quando si sono sentiti male in nove. E' accaduto sabato sera a Cassino ( Roma ). Era un dolce tipo muffin con un ingrediente anomalo: marijuana comprata online. Avevano appena mangiato il dolce, preparato in casa per l'evento, che ci sono stati i primi malori. I nove ragazzi ( fra i 20 e 40 anni) sono finiti in ospedale con gli stessi sintomi.
I carabinieri coordinati dal capitano Silvio De Luca, hanno constatato che la sostanza era stata acquistata da un sito online non europeo, hanno aperto un'inchiesta.

Al pronto soccorso del nosocomio di Cassino gli accertamenti medici hanno dato un riscontro sorprendente: positivi al test per i "cannabinoidi". Le conseguenze peggiori le hanno subite due ragazze di 25 anni, ricoverate nel presidio sanitario. Gli altri sette intossicati, invece, sono tornati a casa con una prognosi di quattro giorni. Una serata tra amici sicuramente indimenticabile.

Inevitabile in conclusione che scattasse una segnalazione alla Prefettura come consumatori di sostanze stupefacenti. Come di prassi i carabinieri di Cassino hanno avviato un'indagine per verificare eventuali responsabilità penali ed individuare il cuoco che ha preparato la cena. Gli uomini del capitano De Luca stanno cercando anche di risalire ai gestori del sito Internet dove è stata acquistata la sostanza "intossicante", che ha fatto concludere la festicciola al pronto soccorso.

14/02/14

San Valentino chi?

S.Valentino ormai ha un carattere esclusivamente sentimentale e consumistico. Ma il suo significato originale, si è perso nel tempo. Definita “la festa degli innamorati”, con relativo bombardamento pubblicitario, viene da molti considerata una banalità dedicare un giorno all'amore. Ma io che sono una romantica, voglio credere che S.Valentino sia un'entità fatta di energia amorevole con grandi ali rosa ricoperte di piume dorate, con le quali abbracci e protegga tutti gli innamorati dal cuore puro.


San Valentino
Ma la Chiesa Cattolica ha tolto dal suo calendario San Valentino, ritenendolo non essenziale ai fini religiosi. Il vero San Valentino, era vescovo e patrono della città di Terni, e fu decapitato nel 273 a Roma, all’epoca della persecuzione dell’imperatore Aureliano. Su di lui abbiamo informazioni molto scarse; sembra, secondo alcuni antichi documenti, ma di dubbia attendibilità, che fosse conosciuto come taumaturgo. Per questo venne chiamato a Roma dal filosofo Cratone per far guarire il figlio affetto pare da una malattia che ne limitava notevolmente la mobilità. Il santo promise la guarigione se tutta la famiglia si fosse convertita. Ambedue le cose si verificarono puntualmente e la sua fama crebbe tanto che il santo fu imprigionato e torturato nel tentativo di fargli abiurare la sua fede. Dopo la decapitazione, alcuni allievi di Cratone, anch’essi convertiti, portarono il corpo del santo a Terni, e li lo seppellirono. Col tempo si creò confusione e a questa data si cominciò a commemorare anche un altro Valentino, che però non era mai stato canonizzato, ma era solo un benefattore, vissuto anche lui nel III secolo, e venne confuso col vero santo. Come si può notare, in questa leggenda non c’è alcunchè che riguardi gli innamorati. L’associazione del santo agli innamorati si deve semplicemente al fatto che quando venne diffuso il suo culto, in quella data era molto vicino l’inizio della primavera nel calendario giuliano in uso all’epoca; si sa infatti che la primavera è la stagione del risveglio dell’attività amorosa negli animali. Fiorirono così ulteriori leggende che posero una sorta di stigma sul santo come protettore degli innamorati. Tante sono le varianti del significato e le origini di questa festa: una leggenda, ad esempio, narra che il santo era solito offrire un fiore colto dal suo giardino alle giovani coppie che vi transitavano davanti e un giorno una coppia volle sposarsi con la benedizione di Valentino. Da allora molte altre coppie fecero altrettanto innalzando, nel corso dei secoli, San Valentino come patrono di tutti gli innamorati.



Due le leggende fecero di lui il santo degli innamorati: quella della Rosa della riconciliazione e quella legata all'unione tra la giovane cristiana Serapia e al centurione romano Sabino.


1-Si racconta che un giorno Valentino, sentendo discutere due fidanzati che stavano passando appena fuori del suo giardino, uscì loro incontro portando in dono una rosa rossa, e invitandoli a fare la pace. Le parole del santo ebbero la forza di rasserenare la coppia e, trascorso del tempo, i fidanzati tornarono da Valentino chiedendo la benedizione per le nozze e promettendosi amore eterno. Quando la popolazione venne a conoscenza del fatto, ebbe inizio l'usanza di donarsi rose tra innamorati e di recarsi al cospetto di Valentino per invocarne protezione.


2-A Terni si narra, infine, la storia d'amore di una fanciulla cristiana di nome Serapia nei confronti del centurione pagano Sabino. Quando i due riuscirono finalmente a vincere le resistenze dei genitori di lei grazie al battesimo di Sabino e alla fede della ragazza, questa si era già ammalata di tisi. Le rimaneva ancora poco tempo da vivere, e Valentino decise di recarsi al capezzale della giovane. Serapia aveva accanto a sé Sabino, desideroso di poter restare per sempre con lei. Quella incrollabile volontà fu esaudita e, con l'intercessione del santo, i due innamorati, abbracciati tra loro, caddero in un sonno che li congiunse per l'eternità

12/01/14

La ragazza gli lascia una foto e gli lancia una sfida: !Trovami!" | Dopo ad un anno di ricerca lui la ritrova

Si incontrano per caso ad  Hong Kong, lui soccorre lei , ritrova il gruppo di cui aveva perso i contatti e lo saluta lanciano una sfida: Trovami!

Il venticinquenne neozelandese Reese McKee è finalmente giunto alla fine della ricerca che lo ha tenuto impegnato per un anno: riuscendo a ritrovare la ragazza che aveva incontrato al capodanno del 2013. Reese aveva incontrato la ragazza ad Hong Kong: lei stava piangendo al lato della strada perché si era persa e non riusciva più a trovare i suoi amici. “L’ho tirata su. Ho questo cattivo senso dell’umorismo che fa ridere tutti”, racconta il ragazzo. I due hanno festeggiato assieme tutta la serata, finché lei non ha ritrovato i suoi amici ed è tornata con loro. Prima di salutarlo, si è fatta fare una foto dicendole di chiamarsi Katie e di essere di Washington DC, aggiungendo “trovami”.


Reese ha preso sul serio le parole della ragazza, ed ha attivato i suoi contatti di Facebook per riuscire a ritrovarla. Grazie all’interessamento di amici ma anche di sconosciuti che hanno preso a cuore la storia, è partita una massiccia campagna per ritrovare Katie, una campagna in cui però non è andato tutto per il verso giusto, anche perché la storia ha avuto risalto sulla cronaca e “si è trasformata in ‘facciamo stalking a tutte le Katie nell’area di Washington DC’. Ho cercato di fare smettere questa cosa, ma con più di 2.000 persone che mandavano messaggi.. è sfuggito di mano”. Per questo Non è mancato neppure chi ha criticato il giovane, accusandolo di fare stalking mascherato da gesto romantico dato che, a parere di chi lo accusa, la ragazza non ci teneva così tanto ad essere ritrovata altrimenti gli avrebbe lasciato i suoi contatti. Sembrerebbe che la “vera” Katie, dopo il clamore sulla storia, abbia tolto tutti i suoi profili pubblici dai social network in cerca di un po’ di privacy, e anche Reese ha fatto altrettanto sperando di mettere fine al clamore che la storia aveva generato. La storia sembra comunque avere un lieto fine: Reese è riuscito a ritrovare la ragazza, anche se al momento non l’avrebbe ancora contattata, preferendo aspettare che cessi il clamore mediatico sulla sua storia.

10/12/13

Perchè si dice " essere come la moglie di Cesare"?

Quando si dice le donne. Un punto a nostro favore nella storia della nostra ghettizzazione....
Cesare
Essere come la moglie di Cesare, essere al di sopra di ogni sospetto. Attingiamo ancora una volta da Plutarco, Vita di Giulio Cesare, cap. 10. In occasione di una festa dedicata alla dea Bona (mi permetto di affermare, un nome un programma), cui potevano partecipare soltanto le donne, Pompea, moglie di Cesare, accolse nella sua abitazione, dove si teneva appunto la festa, un suo spasimante, Publio Clodio, travestito da suonatrice. 
 Ma l'inganno venne scoperto e Clodio scacciato via, poi trascinato in tribunale. Cesare, in quella occasione, venne citato come testimone, anche perchè aveva ripudiato Pompea. Alla domanda del pubblico ministero, rispose che non conosceva personalmente Clodio e che non sapeva nulla delle sue malefatte. Il magistrato non sembrò convinto di quella risposta e pregò il dittatore di essere più chiaro. Al che, l'illustre testimone rispose: "La moglie di Cesare deve essere al di sopra di ogni sospetto". Ma, in effetti, non voleva pronunciarsi su Clodio per motivi prettamente politici.

28/11/13

Arsenico e vecchi merletti, altro che Pizzi & merletti

Arsenico e vecchi merletti..! "Pizzi & merletti" nel Jet set non mancano mai, anzi come diceva Travaglio: "Nel Jet set non mancavano mai il politico, la prostituta, il cardinale"
In tempi di crisi la ricchezza fa sfoggio di se stessa, esultando ed esaltando la loro "appartenenza".
"E io pago!" direbbe Toto.
Mega festa di Megalò

La festa è in onore di un vecchia gloria del tennis, Adriano Panatta. Il tutto organizzato all’esclusivo Circolo Canottieri Aniene di Roma. Club presieduto dal Presidente del Coni Giovanni Malagò. Panatta ha colto l’occasione per presentare l”Adriano Panatta Tennis Invitational‘, il torneo di tennis Vip organizzato dal vincitore del Roland Garros col figlio Alessandro. Una cena esclusiva con attori, registi, politici giornalisti, imprenditori, vecchi playboy, ex campioni dello sport. La Roma pariolina e quella dei figli di papà. Tra i famosi: Paolo Villaggio, Nicola Pietrangeli, Paolo Rossi, Andrea Lucchetta. E ancora, il senatore Pdl Riccardo Villari, Paola Concia (Pd), l’ex ministro Dc Paolo Cirino Pomicino con la moglie Lucia, Sandra Carraro con la bella figlia Albertina e tanti altri. Umberto Pizzi era lì ad immortalarli con il suo obiettivo per il suo ‘Pizzi & merletti’ editor Paolo Dimalio
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