Il-Trafiletto
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29/11/13

Nuova maggioranza di governo: serve una verifica in parlamento.

Dopo gli ultimi eventi che hanno monopolizzato la vita della politica interna degli ultimi mesi, si è di fronte ad un dato di fatto: c'è stato un'importante cambio di maggioranza, quindi serve una ulteriore verifica in parlamento. Durante l'incontro svoltosi ieri sera tra la delegazione parlamentare del redivivo partito di Forza Italia il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ha fatto chiarezza riguardo al fatto che ci sarà senza alcun dubbio un passaggio parlamentare che segni la discontinuità politica tra il governo delle larghe intese e il governo che ha ottenuto la fiducia sulle legge di stabilità
Le modalità con cui avverrà e i tempi di tale passaggio saranno motivo di una consultazione tra il presidente della Repubblica con il presidente del Consiglio Enrico Letta. Tutto ciò si apprende dall'ufficio stampa del Quirinale. Forza Italia a Napolitano: la fiducia non basta, aprire crisi di governo.
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

La delegazione di Forza Italia che è stata ricevuta al Quirinale da Napolitano ha ribadito che l'uscita di Forza Italia dalla maggioranza che aveva portato alla nascita del governo Letta comporta «la necessità di un'apertura formale della crisi di governo, con le dimissioni di Enrico Letta, per affrontare in Parlamento la nuova situazione».

Il capo dello Stato a Forza Italia: collaborazione sulle riforme.
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha lanciato un messaggio preciso ai capigruppo Paolo Romani e Renato Brunetta: il capo dello Stato, secondo quanto riferiscono fonti parlamentari, avrebbe chiesto agli esponenti di Forza Italia di essere collaborativo su due temi: le riforme istituzionali, appunto, a cominciare da quella elettorale, e l'emergenza carceri.

Letta lunedì pomeriggio al Quirinale.
Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, sarà ricevuto, si apprende dall'Ufficio stampa del Quirinale, lunedì pomeriggio dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Secondo il premier il passaggio parlamentare costituirà un'occasione per rafforzare ulteriormente il governo e la sua legittimità, peraltro ponendosi in linea con il voto, ampio, di fiducia sulla legge di stabilità. È quanto trapela da palazzo Chigi, dopo la nota del Colle.

12/11/13

Chiomonte: iniziato lo scavo per la linea TAV

I lavori per la linea TAV sono iniziati, il cantiere è operativo. La fresa gigantesca TBM (Tunnel Boring Machine) si è messa in moto. Il presidente dell'Osservatorio della Torino- Lione, Virano, afferma che tutte le persone di buon senso devono prendere atto della irreversibilità dell'opera.
La "talpa" lavorerà per circa due anni, e per celebrare l'inizio di questa fase operativa, è arrivata una delegazione di amministratori francesi, fra cui anche il sindaco di Chambery, Bernadette Laclais, la vice presidente della regione Rhone- Alpes, Eliane Giraud, il sindaco di Toeino, Piero Fassino e il presidente della Provincia Antonio Saitta.
La talpa nel tunnel
La TMB, che scaverà tra i 7 e i 10 metri al giorno, è enorme (lunga 240 metri, con un dimatro di 6,30 metri), dotata di una testa, o meglio la fresa vera e propria e dei locali di comando subito dietro, poi di un quadro tecnico, della cabina di pilotaggio e infine della struttura di servizio.
 E' alimentata da sette motori elettrici, con una potenza di 2.205 KW. La sua 'testa' è costituita da 42 'taglieni', di 19 pollici di diametro, e ha un peso complessivo di circa 380 tonnellate. La fresa è stata portata a Chiomonte per mezzo di 131 trasporti, da luglio a settembre 2013. Per celebrare l'inizio della fase operativa della 'talpa', nel cantiere è presente anche Louis Besson, presidente della delegazione francese della cig. Gli ospiti e i giornalisti accreditati hanno visitato il tunnel, che per i primi 200 metri è stato scavato con tecniche tradizionali (con l'uso di escavatori).
Ma a seguito delle molteplici proteste che questo progetto ha scatenato,  il pubblico ministero Nicoletta Quaglino, a Torino, ha richiesto  24 condanne, la più alta delle quali fino a 5 anni e 3 mesi nei confornti degli attivisti e simpatizzanti NO TAV per gli episodi del 2010. Salgono in vece a 53 gli imputati del maxi processo per gli scontri dell'estate 2011.
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