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19/03/17

Carta identità 2018 per tutti: costi e modalità

Carta d'identità per tutti, questo l'imperativo che riguarderà tutti i cittadini italiani ed europei, ed il limite massimo sarà il 2018: quali saranno i costi e le modalità per sostituire la vecchia carta d'identità con quella nuova smart. 


Lentamente la carta di identità elettronica sostituirà quella cartacea, il cambiamento totale è previsto entro il 2018, ma già si possono avere le prime copie telematiche.

La nuova carta sarà una smart card al cui interno sono memorizzate tutte le informazioni personali di ogni cittadino.
Per averla basta rivolgersi al comune di residenza o dimora consegnare una fototessera, il codice fiscale e vanno versati alle casse del comune 16,76€, oltre ai diritti fissi e di segreteria, ove previsti.
Per il primo rilascio deve essere fornito un documento di identità valido.
Con il nuovo documento si procede all'acquisizione delle impronte digitali e si potrà dichiarare se si vuole, o meno, essere donatori di organi.

Completata la procedura di richiesta allo sportello, la carta verrà consegnata entro sei giorni lavorativi all'indirizzo indicato dal cittadino.

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20/04/14

La carta d’identità dirà se siamo o no donatori di organi.

Potrebbe diventare presto realtà la possibilità di indicare sul proprio documento la volontà di donare i propri organi in caso di decesso. Ad annunciarlo è il Movimento Cinque Stelle, che rende noto il recepimento, da parte del Governo, di un Ordine del Giorno, a prima firma Matteo Dall'Osso, approvato dalla Camera il 25 luglio 2013. Non ci sono scadenze previste, fa sapere il Governo, ma il decreto interministeriale prevede che il Comune invii al Sistema informativo trapianti (Sit) "l'informazione relativa al consenso o al diniego alla donazione di organi e tessuti, eventualmente espresso dal cittadino maggiorenne in sede di rilascio del documento". In realtà un decreto di questo tipo già c’era. Ripercorriamo i fatti. Il 30 dicembre 2009 il decreto legge numero 194 introduceva una bella novità: anche la carta d’identità può contenere l’indicazione del consenso ovvero del diniego a donare i propri organi in caso di morte. Peccato che quella legge non prevedeva le modalità di trasmissione dei dati (consenso o diniego) dal Comune al SIT-Sistema Informativo Trapianti: in parole povere l’ufficiale delle anagrafe che raccoglieva le volontà del cittadino, poi non era obbligato a inserire questa informazione nel SIT e quindi l’informazione restava lì, nel Comune dove era stata raccolta, risultando di fatto assolutamente inutile. Tre anni e mezzo dopo, finalmente, arriva una norma che colma quella lacunosa normativa e dice che l’inserimento della volontà sulla carta d’identità deve contestualmente essere inserita nel SIT. E dopo tre anni e mezzo solamente in tre Comuni si è attuato questo decreto: Perugia, Terni e Cesena. Ci sono poi altri 106 comuni che stanno lavorando in tal senso. Tutti i Comuni d’Italia sono circa 8mila: al ritmo di un Comune ogni 14 mesi, come è stato fin’ora, arriveremo a poter esprimere tutti la nostra volontà in Comune fra 9.333 anni.
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