Adelmo Fornaciari, in arte Zucchero, in un’intervista di qualche mese fa, ha rivelato un particolare molto triste e buio della sua vita, che ha scioccato non poco i suoi fans. Il noto cantante ha confessato di aver vissuto quattro anni, a cavallo fra gli anni ’80 e ’90, in balia della
depressione e della disperazione più profonda, e di esserne uscito grazie ai
farmaci e ad un
luminare della Psichiatria. Rivela Zucchero:<< Tra il 1989 e il 1993, che è anche il periodo in cui ho scritto
l’album Miserere, ero conciato piuttosto male. Venivo da una
separazione,
problemi personali non mi mancavano, non avevo punti di riferimento.
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Zucchero Fornacciari |
Col passare dei giorni mi isolavo sempre di più. Mi
ritirai a vivere in una casetta sul mare, lontano da tutto e da tutti, non avevo più interesse per niente e per nessuno, addirittura
non volevo più suonare. Alcuni amici mi sono stati sempre vicini, mi invogliavano ad uscire, ma io non ne volevo sapere, neanche solo per attraversare la strada e prendere un gelato. >> Il recupero è avvenuto piano piano e con molta fatica,
grazie anche ad una donna che lo ha sostenuto nei momenti cruciali. << Devo molto a una donna, - continua Zucchero –
Laura, un angelo caduto in terra. Si occupava di me, tutte le sere mi preparava il bicchier d’acqua con la
pasticca antidepressiva perché non riuscivo più a dormire. Non sono uscito di casa per sei mesi tanto stavo male. Era una bella donna, ma non ero in grado di innamorarmi, l’ho fatta molto soffrire.>> L’artista toscano però, nonostante i problemi che lo affliggevano, non ha mai voluto cancellare i suoi impegni professionali e per fare ciò si rivolse ad un luminare della Psichiatria: << Sono andato dal
Prof. Cassano a Pisa. Lui si è preso cura di me e un giorno mi ha detto: Zucchero, se
non vai in tournée ti devi
ricoverare al reparto psichiatrico e dimostrare ai periti che non puoi muoverti da qui. Se mi fossi rotto una gamba sarebbe stato facile, ma con la depressione? >> Zucchero non nasconde il ruolo importante avuto dai farmaci nel suo recupero: << Per me i
farmaci sono stati
provvidenziali per ristabilire gli equilibri chimici nel mio cervello. Ho preso il
Prozac per più di un anno. >> La sua depressione però ha giovato al suo talento, infatti in quel periodo ha scritto le sue canzoni più belle:
“senza una donna”, “diavolo”, “per colpa di chi”.