In Italia ci sono molti cardiopatici circa 700 mila che si aiutano portando un pacemaker, e ogni anno se ne impiantano altri 60 mila. I pacemaker sono oggetti medicali in titanio dai quali partono piccoli impulsi elettrici per far funzionare meglio un cuore malato.
Un apparecchio che si impianta nel torace e dal quale dipende un buon battito del cuore e al quale si affida la vita di un paziente. Ma chi controlla il buon funzionamento di pacemaker, neuro stimolatori o defibrillatori impiantati, chi certifica che siano sicuri? Che siano resistenti agli urti o non condizionabili dai campi elettromagnetici? E quali sono gli enti e le istituzioni che rilasciano il marchio di conformità CE, che ci da la tranquillità?
"L'istituto Superiore di Sanità è uno degli organismi europei notificati a certificare i dispositivi che vengono impiantati nel nostro corpo, e l'unico in Italia per pacemaker e neuro stimolatori e defibrillatori impiantabili. La certificazione può essere emessa solo dopo che i dispositivi medicali superano severi test di laboratorio".
Ma come funzionano questi laboratori dell'istituto Superiore della Sanità, e sopratutto funzionano?
Report è entrato per la prima volta nei laboratori dell’Istituto Superiore di Sanità e incredibile cos'ha scoperto. Il tutto lo ha documentato con un video In onda a Report domenica 5 ottobre alle 21.45 su Rai3. Secondo quanto è emerso dall'indagine di Report, il laboratorio sembra che non funzioni dal 2010 quando fu nominato un ingegnere al fine di migliorare i controlli sulla sicurezza dei pacemaker. L'ingegnere ringraziando declinò l'incarico con la motivazione di impossibilità a svolgere l'attività in quanto il laboratorio è "fuori uso e praticamente inesistente".
Alla richiesta di chiarimenti sull’effettivo funzionamento del suo laboratorio, l’Istituto Superiore di Sanità Certificazione pacemaker, nella persona del suo commissario Walter Ricciardi, scrive alla redazione di Report di non poter né confermare, né smentire.