07/07/14

Un rimedio asiatico nella cura preventiva del diabete

Il  Panax ginseng asiatico il cui nome etimologico greco, Panax ricorda Panacea, figlia di Esculapio e di Epione, capace di guarire tutti i mali. Il Panax Ginseng è una specie originaria dell’Asia orientale è alta sino a 80 cm, con fusto eretto, foglie verticillate palmato composte, fiori rosa raggruppati in ombrella e frutti rappresentati da bacche rosse. Il Ginseng bianco è costituito dalla radice essiccata, il rosso dalla radice trattata con il vapore.
Alcuni ricercatori hanno esaminato gli effetti dell'azione delle bacche di Panax ginseng nella cura preventiva del diabete e dell'obesità. L'esperimento è stato eseguito su topi adulti colpiti da diabete. Agli animali sono stati somministrati 150 mg di Panax ginseng per chilo di peso corporeo, lungo un periodo di 12 giorni.
Dopo soli cinque giorni i livelli di glucosio nel sangue delle cavie si erano già significativamente abbassati, arrivando al dodicesimo giorno a essere praticamente nella norma, fu oltre la curva di glucosio nel sangue era scesa del 53,4 per cento e le cavie erano diminuite di peso. Questi dati suggeriscono l'idea che l'estratto delle bacche di ginseng possono avere un valore terapeutico nella cura di pazienti diabetici e obesi.

IL PARERE DELL'ESPERTO 
È una scoperta molto interessante. È da notare che non sono state le radici di ginseng a essere utilizzate ma le bacche. Sembrerebbe infatti che queste posseggano un'alta concentrazione di :un composto chimico particolare. Si calcola che nel 2025 ci saranno al mondo 300 milioni di diabetici con tutte le conseguenze che questa malattia comporta (problemi cardiovascolari, disordini epatici, problemi neurologici e disturbi alta vista).

ginseng
Il diabete ha un alto costo sociale e danneggia la qualità della vita, per cui è importante scoprire qualsiasi cosa che possa ripristinare nel paziente un tasso normale di glucosio. Sempre su questo versante, è stato riscontrato che il cardo mariano (Silybum marianum) riduce tutti i vari fattori negativi del diabete, inclusi il tasso di insulina nel sangue, la glicosuria e l'emoglobina glicosilata. Sono risultati ottenuti somministrando per un anno 800 mg giornalieri di un normale estratto di cardo mariano. Dopo circa 60 giorni si sono avuti i primi effetti benefici e nel corso di un anno tutti i livelli diabetici sono migliorati.

Con tutta probabilità possono ridurre le dosi combinando il preparato con altre sostanze. Insieme ad altri integratori una dose di 200-400 mg giornaliera di estratto di silimarina (contenuta nel cardo mariano) dovrebbe aiutare a normalizzare i livelli di glucosio, Nella nostra clinica normalmente usiamo dosi di cromo (1000mcg di cromo picolinato o Gtf) unite alla dieta terapeutica (riduzione di grassi e zuccheri) e a un programma fisico giornaliero (camminare, nuotare, ecc.). Spesso riusciamo in breve tempo a ridurre le medicine (orali e insuliniche).

Comunque si raccomanda sempre al paziente di lavorare a stretto contatto con il proprio medico curante per evitare qualsiasi sgradevole reazione nel caso in cui i tassi di glucosio subiscano un'improvvisa impennata come conseguenza della dieta e della cura. Il medico saprà intervenire.
Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.