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Sappiamo farlo noi e anche gli altri animali: questo permette di trasmettere il proprio patrimonio genetico alle generazioni successive e di evitare di sprecare energia entrando in competizione con chi è sangue del nostro sangue. E le piante?
I vegetali sanno individuare i propri fratelli? Si. E' stato scoperto per la prima volta nel 2007 da Susan Dudley e Amanda File, due ricercatrici dell'Università McMaster in Ontario, Canada. Le scienziate hanno seminato, in un vaso, alcuni semi di Cakile edentula prodotti dalla stessa pianta madre e in un altro contenitore semi nati invece da piante della stessa specie ma di "genitrici" diverse. Le pianticelle strettamente imparentate sono cresciute rigogliose mentre quelle lontane geneticamente hanno prodotto un numero di radici molto più elevato.
Insomma, ogni pianta figlia di madri diverse ha cercato di occupare più spazio possibile competendo per le risorse idriche e nutritive a discapito di chi stava accanto. Se nel mondo animale si individuano i propri parenti attraverso il senso della vista e dell'olfatto, in quello vegetale i meccanismi non sono ancora chiari anche se si ipotizza che il riconoscimento dei parenti avvenga tramite il rilascio di messaggeri chimici.(science)