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Il fagiolo di Lima (Phaseolus lunatus) |
E quale metodo migliore se non chiamare in aiuto i predatori dei propri predatori: il fagiolo di Lima (Phaseolus lunatus), legume tipico del Perù e coltivato per i suoi semi, quando viene attaccato da un acaro fitofago, Tetranychus urticae, rilascia una complessa miscela di composti volatili che attira Phytoseiulus persimilis, altro acaro ma in questo caso carnivoro che libera la pianta mangiandosi il suo nemico erbivoro.
Questa interazione viene detta tritrofica perché mette in relazione tre organismi e il loro nutrimento. Nel corso dell'evoluzione, i vegetali hanno sviluppato moltissime interazioni di difesa di questo tipo ma quando l'uomo ci mette lo zampino spesso questi equilibri si spezzano; è il caso del mais selezionato per produrre di più, che ha perso la sua capacità di reclutare alleati. Quando viene infestato dalle larve di Diabrotica virgifera, il mais selvatico o quello di varietà più antiche è in grado, producendo cariofillina, di richiamare dei nematodi ghiotti delle larve di diabrotica e di sopravvivere. Ebbene, il mais "moderno" non riesce più a farlo, Per ripristinare questa caratteristica gli scienziati dell'Università di Neuchàtel hanno inserito nel Dna del mais un gene preso in prestito dall'origano. I risultati della ricerca, pubblicati nel 2009 su Pnas, si sono rivelati incoraggianti: le piante modificate hanno attirato più insetti amici.(science)