Notoriamente noi italiani trattiamo bene i nostri
animali, na non altrettanto le nostre città. Dal terzo "
Rapporto animali in città" firmato d
a Legambiente, dedicato a mappare i
servizi dislocati sul territorio nazionali pe
r Fido e compagni, è emerso che non abbiamo sufficienti strutture per accogliere i nostri animali. Dal documento infatti emerge come gli amici a
quattro zampe siano benvoluti dagli italiani, ma come le città siano trascurate negli spazi aperti a loro dedicati, aree costiere attrezzate comprese.
L'indagine ha coinvolto 81
capoluoghi di provincia, divisi in grandi, medie e piccole città, che hanno contribuito rispondendo a un
questionario. Emerge dai dati come a livello
amministrativo i nostri
capoluoghi siano abbastanza preparati ad affrontare le problematiche
animali: circa
l'86% dei
comuni ha infatti un assessorato o un ufficio dedicato (percentuale che arriva al
100% per le
grandi città), mentre decisamente più basse sono le percentuali (dal
48% delle piccole città al
72% delle medie) riguardo i censimenti delle strutture e dei luoghi dedicati ai
servizi agli animali d’affezione (come
canili, colonie feline, pensioni per
cani e gatti, campi di
educazione e
addestramento cani, allevamenti,
aree urbane per cani presenti sul
territorio comunale).
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Teniamo pulite le città |
Proprio riguardo le
aree destinate agli amici a quattro zampe per il rapporto sono ancora poche quelle all'aperto dove portare a passeggio gli
animali: mediamente, nei comuni interessati dall'indagine, è presente uno spazio dedicato
ogni 28.837 cittadini. Ma anche al chiuso sono poche le amministrazioni che hanno adottato regolamenti per l'accesso di cani e gatti in uffici o locali aperti a
l pubblico (il 47%), e ancor
meno (il 34%) quelli che lo hanno fatto per l'accesso a laghi e mare. Nel complesso le città che offrono i servizi migliori per gli animali domestici sono
Padova, Prato e Pordenone, rispettivamente per i
grandi, medi e
piccoli centri (qui la classifica completa).
Ma non ci sono solo
cani e gatti, anche se una
mappatura degli animali selvatici (utile per esempio per stimare e prevenire danni risultanti, come gli i
ncidenti stradali) è presente in media
solo nel 26% de
i comuni, e
appena il 15% delle amministrazioni ha a disposizione i contatti per per rivolgersi ad un centro di
recupero di
animali selvatici.