Questa è proprio una
Juve sette bellezze! Ieri sera espugna il
Dall’Ara di
Bologna con
Chiellini e il fresco di rinnovo contratto
Vidal e si porta a +9 dal
Napoli. Ma ritorniamo indietro di qualche mese esattamente quando subì una sonora
sconfitta a
Firenze. La
Juventus cede
4-2 ad un superbo
Giuseppe Rossi, scatenando
l’opinione pubblica! Ormai le
critiche non si contano più: “
giocatori troppo appagati”, ed ancora “
Conte ha perso smalto”, “
Llorente è un fallimento”, “
Marchisio? Meglio rottamarlo”! Queste sono solo alcune delle critiche levate alla
Juventus, reduce dall’aver vinto ben due
campionati con autorità tipica del suo blasone, dopo due settimi posti da far inorridire anche i più
accaniti sostenitori bianconeri.
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Antonio Conte all. Juventus |
Quel giorno dopo quella sconfitta, scattava qualcosa di imponderabile nella testa dei
giocatori e nella mente del loro
tecnico! Da grande
squadra qual’è dimostra di essere non una squadra grande ma una GRANDE SQUADRA! La
Juventus si rimette in piedi, ricomincia a camminare con sicurezza, e quindi riprende a correre. Da allora, la squadra di
Conte non si è più fermata. Ad oggi sono ben sette le
vittorie di fila in
campionato, con 15 goal fatti e 0 subìti. Una
striscia record che ha permesso a
Buffon di migliorare il suo
primato di
imbattibilità in un’unica
stagione e di portarlo a
640’ (nell’arco di due
campionati differenti,
SuperGigi era arrivato a
761’).
Tredici vittorie, un
pareggio e una
sconfitta: per un totale di
40 punti su
45 a disposizione. Mai la
Juventus di
Conte era partita così forte. Da quando ci sono i tre punti, poi, i
bianconeri hanno fatto meglio solo in un’altra occasione: stagione 2005-2006, la
Juventus-
corazzata di Capello arrivò addirittura a
42. Erano gli anni di
Calciopoli, ma quella
squadra era davvero piena di
fuoriclasse. La
Juventus vista contro il
Bologna non ha nemmeno
faticato.
Vidal nel
primo tempo, che festeggia con l’11o centro stagionale una settimana impreziosita dal
rinnovo di contratto, e
Chiellini nel finale:
vittoria con il minimo sforzo, facendo tra l’altro risposare cinque (
Bonucci, Lichtsteiner, Asamoah, Tevez, Llorente) degli undici
giocatori che molto probabilmente saranno
titolari nell’inferno di
Istanbul.
In
campionato,
Conte guarda tutti dall’alto verso il basso: la
Roma ora è a +6 punti, ma deve ancora giocare, e come lei anche il
Napoli, che guarda la
Vecchia Signora a 9 lunghezze più in basso. Il tentativo di fuga c’è, ora tocca alle
avversarie rispondere. La
Juve, nel frattempo, sposta l’attenzione verso la
Turchia: c’è da domare l’urto del
Galatasary di
Drogba,
Mancini e
Sneijder.
Vincere questa volta non sarà necessario, basterà
pareggiare. Ma fare troppi calcoli conviene poco e serve a niente.